REALIZZAZIONE DEL BOW-WINDOW

 

 

Negli impalcati di piano dove si effettuano gli arretramenti delle travate di bordo, rispetto alla muratura di tamponamento, facendo portare quest’ultima da uno sbalzo di solaio (bow-window), occorre prevedere delle peculiarità di progettazione e direzione lavori.

 

Progettazione:

Se lo sbalzo di bow-window supera un metro di luce occorre realizzare dei collegamenti verticali delle solette con pilastrini in c.a. (15x15 cm, 20x20 cm …) aventi un funzionamento a tirante-puntone, per evitare che la deformazione differenziata, anche se di pochi millimetri, delle solette causi fessurazioni nella muratura di tamponatura (essendo questa molto rigida).

 

Direzione Lavori:

Ove le luci degli sbalzi siano dell’ordine di un metro e non si effettuino i collegamenti verticali degli stessi, bisogna procedere dall’alto verso il basso nella realizzazione della muratura di tompagno; in fase di realizzazione di dette pareti, dato che non proseguono fino a terra, se si procede iniziando dal basso lo sbalzo del primo solaio si può caricare in modo eccessivo in quanto, per il modo stesso con cui si procede alla esecuzione, l’inflessione degli sbalzi superiori comporta necessariamente anche quella degli sbalzi dei piani inferiori. In casi simili, quindi, se gli sbalzi non sono fra loro solidali mediante aste di collegamento, conviene iniziare la costruzione delle pareti dall’ultimo piano (analoga osservazione vale anche per le murature interne).

 

Qualora l’edificio si trovasse in zona sismica sarebbe sempre opportuno realizzare i collegamenti verticali delle solette a sbalzo di bow-window, anche per luci dell’ordine del metro, a causa delle azioni verticali ed orizzontali che il sisma comporta per il fabbricato.

I pilastrini di collegamento possono avere sezioni da 10x10 cm, 15x15 cm o più, armati mediamente con 4Ø10, 4Ø12, 4Ø14 e staffe Ø810-15 cm; essi possono funzionare sia come puntoni che come tiranti, a secondo delle condizioni di carico, in specie anche di quelle sismiche, degli sbalzi, e pertanto occorre che le loro armature abbiano un abbondante ricoprimento nelle giunzioni per assicurare la trasmissione dello sforzo nel caso che si tratti di una trazione.

Esempio di calcolo in zona sismica:

L=155 cm; 155/7 = 22,14 < 25,00 cm

Azione sismica Qs=Kv·Wi, con Kv=± 0,40 e Wi=P+s·Pa;

Wi=800+0,33×200=866 kg/m˛; Qs=0,40×866=346 kg/m˛

Q=1000+346=1346 kg/m˛

Peso muratura di tompagno con fodera in laterizio s=30 cm e mattone facciavista s=10 cm, per uno spessore complessivo s=40 cm:

(0,30×1100 + 0,10×1800)×3,0 = 1530

Carico concentrato già sismico P=1530×1,4=2142 kg/ml (muratura)

M = Q·L˛/2 + P·L = 1346×1,55˛/2 + 2142×1,55 = 4937 kg·m/ml

T = Q·L + p = 1346×1,55 + 2142 = 4228 kg/ml

t = 4228/(50×0,9×23) = 4,09 < 6,00 kg/cm.

Af = A’f = 493700/(0,9×23×2200) = 10,84 cm˛/ml --> 6+6Ø16/ml

Sono necessari nr.6 staffoni Ø16 al metro lineare, quindi una barra Ø16 ogni 16 cm al momento negativo, disposta superiormente nella sezione della soletta.

A riguardo del tipo di sbalzo realizzato, con carico portato dalla trave a spessore perimetrale di sezione 100x25, è sempre consigliabile effettuare anche una verifica a torsione di detta trave, pur portando, dall’altra parte opposta allo sbalzo, il solaio di impalcato e, quindi, i travetti in c.a.p. del solaio.

Dalla verifica a torsione per trave rettangolare stretta si ha:

Mmax(sbalzo)=4937kg·m/ml;Mmax(solaio)=q·l˛/12=700×4,5˛/12=1181 kg·m/ml

D M=4937-1181=3756 kg·m/ml

t max=D M/(k2·b·a˛): dove b è il lato maggiore della sezione rettangolare e a è quello minore; il coefficiente k2 dipende dal rapporto b/a: 100/25=4 da cui k2=0,282 (Manuale dell’ingegnere –Colombo), per cui si ha:

t max=375600/(0,282×100×25˛)= 21,31 kg/cm˛ > 6 kg/cm˛ per cui occorre anche un’armatura a torsione per la trave 100x25 cm, oltre a quella necessaria per il taglio, ed in corrispondenza del bow-window; detta armatura può essere realizzata o con un raffittimento del passo delle staffe e/o con l’inserimento di ferri di parete nell’altezza di 25 cm della sezione della trave.

Inoltre si deve verificare che la tensione tangenziale totale dovuta a taglio e torsione non deve superare il limite ammissibile imposto dalle norme che per il calcestruzzo di classe Rbk300 è: t cam=18,29x1,1=20,12kg/cm˛; il fattore 1,1 tiene conto dell’aumento del 10% consentito dalle norme in caso di azione combinata di taglio e torsione; quindi, considerando la tensione di taglio scaturente dal calcolo del telaio strutturale per la trave 1-6 del telaio 6Y al piano secondo, che è mediamente di 7,00 kg/cm˛ si ha:

t tot.=21,31+7,00=28,31 > 20,12 : si riscontra quindi un superamento di detta tensione tangenziale massima e bisogna riprogettare la sezione e/o lo sbalzo.

Per i pilastrini si possono realizzare con sezione 15x15 cm armati con 4Ø14 e staffe Ø8/10 al passo di 4,0 m ed in corrispondenza delle travi di campata uscenti a sbalzo; la verifica delle sollecitazioni, scaturente anche dalla verifica delle deformazioni delle solette la si può ……………………………………………