IL CUCULO

"L'essenza" (se mi si passa il termine) del predatore, nei percorsi evolutivi, e' in continua competizione con "l'essenza" della preda: questa sviluppa muscoli, scatto, sensi, strategie per sfuggirgli e quello altrettanto per pigliarla in una continua escalation, una continua corsa agli armamenti... infatti, ogni mattina, nella savana... vabbe' :)

Quel che e' certo e' che se tutte le volpi sono sopravvissute alla mancata cattura di un coniglio (oddio, sempre che non diventi   un'abitudine :) ), nessun coniglio ha lasciato successive tracce di se (leggasi discendenza) dopo esser stato predato dalla volpe. La volpe corre per la pagnotta, il coniglio per la vita e soprattutto per la discendenza.. ed e' molto diverso ;)

Inoltre, se un evento in natura e' abbastanza   raro, le vittime non hanno il "tempo" evolutivo per adattarsi a questa eventualita' ma soprattutto e' dispendioso ed inutile farlo.

C'e' un pesce che vive nei fondali, la rana pescatrice, che usa un bizzarro metodo per procurarsi il cibo. E' dotato sulla testa di un'appendice filiforme che termina con una specie di esca. Si acquatta ben mimetizzato con l'ambiente circostante e fa muovere appetitosamente la "lenza". Il pescetto ignaro che per caso passa di li' pensa ad una facile preda e si affretta a gettarvisi sopra... cosi' facendo ha una gran brutta sorpresa: passa all'improvviso da predatore a preda :(

Questo fa parte della sfiga che esiste sempre in natura: sarebbe un inutile spreco di energia sviluppare una qualche "furbizia" nelle vittime della rana pescatrice perche' comprendano che quella in realta' non e' una facile preda ma un diabolico trucco. Di rane pescatrici ce ne sono relativamente poche e finire nelle sue fauci e' un evento abbastanza raro.

Per la stessa ragione e' un eventualita' abbastanza rara che una coppia di tranquilli uccellini abbiano la sfiga di trovarsi un uovo di cuculo proprio nel loro nido. Ma, soprattutto, tutti gli uccelli che sono stati parassitati da un cuculo sono sopravvissuti e hanno prolificato la stagione seguente (perdere una covata e' sempre un danno, pero' non irreparabile), ma mai NESSUN cuculo che ha fallito nell'ingannare i suoi genitori adottivi e' MAI sopravvissuto abbastanza per prolificare e perpetuare cosi' la sua mancata abilita'.

Questo e' il punto: TUTTI i cuculi oggi esistenti hanno avuto antenati che non hanno MAI fallito nell'impresa di farsi allevare a sbafo.

Per noi mammiferi la differenza tra un maschio e una femmina e' data dal cromosoma Y (che in realta' non serve a nulla, e' solo un "marcatore".. anzi no...  per gli umani ha la funzione di far crescere i peli nelle orecchie ai maschi in eta' matura.. hihihi, fateci caso) mentre per gli uccelli il cromosoma Y denota la femmina. Ci sono varie "razze" di cuculo femmina, a seconda del tipo di cromosoma Y posseduto. Ogni tipo di Y fa produrre alla femmina che lo possiede una perfetta copia dell'uovo dell'uccello che parassitera'. Il cuculo maschio non ha voce in capitolo.

Mi immagino i cuculi maschi in irc: da dove digiti? Quanti anni hai? Che tipo di Y hai? :))

Primo punto di forza: una copia il piu' possibile perfetta dell'uovo dell'uccello "scelto" (metto sempre le virgolette anche se mi pare chiaro che in natura, in realta', nessuno "sceglie" niente.  Le mutazioni che fanno fare certe "scelte" anziche' delle altre sono certamente casuali, ma non lo e', altrettanto certamente, il successo o la sconfitta riproduttiva che ne deriva).

Il piccolo cuculo e' particolarmente precoce nella schiusa (altro adattamento) e appena uscito dall'uovo, la prima cosa che fa e' buttare di sotto i suoi fratellastri, quasi sempre ancor uova.

Il cuculo e' molto vorace e sottopone i suoi genitori adottivi a veri e propri tour de force per sfamarlo. Certo che son ridicoli... ad un certo punto vedi questi scricciolini di genitori che fanno la spola per arrampicarsi   sul loro esigente figliolone ed ingozzarlo a piu' non posso. Uno non puo' far a meno di chiedersi: ma possibile che non si rendano conto di essere presi cosi' per il naso, anzi, per il becco? Non vedono che non puo' essere figlio loro?

Gia', sono presi proprio per il becco. Sara' un'idea mia ma in fondo lo sanno che non puo' essere figlio loro. Quello che pero' li fa schiavi e' un altro importante asso nella manica del cuculo: un grande becco aperto, a richiedere cibo, di un'attrattiva tale da far perdere la testa a qualsiasi genitore di pulcini inetti. Grande, rosso, profondo... come si puo' solo tentare di resistere all'impulso che ti spinge a sfamarlo in continuazione? Quest'istinto parentale, essenziale per l'esistenza dei pulcini inetti, e' sfruttato dal cuculo a tal punto da farlo diventare quasi una caricatura di se' stesso: ci sono addirittura uccelli che si trovano a passare per caso nelle vicinanze del nido del cuculo, magari portando nel becco il cibo per la propria covata, che appena vedono quel bel becco proteso, rosso, invitante, non resistono, si precipitano a riempirlo e si dimenticano dei propri pulcini! E' come uno che vede una foto porno, si rende perfettamente conto che sono solo un insieme di puntini di stampa a formare un'immagine, ma...

Ma perche' i cuculi si son dati tanta pena per non allevare i figli da se'? Boh... :)

 

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