EDILIZIA CAR FREE OGGI

Stephan von Pohl
Car Busters Magazine n. 18 - Inverno 2003-04

NB: molti dei link in questa pagina sono in lingua tedesca. Per ottenere una traduzione (rozzissima) delle informazioni fornite potete provare a cliccare qui


Edimburgo, Slateford Green

La maggior parte degli edifici costruiti prima del 1920 non prevedevano la presenza di automobili. Se decidevate di comperarne una, dovevate parcheggiarla in strada, soluzione sempre piu’ difficile mano a mano che la motorizzazione privata di massa cresceva. Oggi, e’ la regola che i nuovi progetti di edilizia abitativa in Europa e Nordamerica prevedano la presenza di garage e parcheggi, in modo da evitare tutte le preoccupazioni che conseguono dal dover parcheggiare la macchina sulla strada, come trovare un posto, spostare la vettura nei giorni di pulizia, esporsi alla possibilita’ di furti etc.
Molte citta’ richiedono la presenza di almeno un garage o posto auto per unita’ abitativa. Questi regolamenti sono il fumo negli occhi degli attivisti carfree. Sono stati posti in essere come risposta alla mancanza di disponibilita’ di parcheggi che affliggeva i quartieri urbani, ma l’effetto finale e’ stato quello di incoraggiare l’utilizzo dell’auto, perche’ si finisce per pagare per un posto auto anche se non lo si utilizza.
Piu’ facile e’ fare una cosa, piu’ gente vorra’ farla. Il problema e’ che possiamo costruire tutti i garages che vogliamo, ma una volta che le automobili sono sulla strada, non faranno altro che creare ingorghi, rumore e inquinamento. Specialmente nelle citta’ piu’ vecchie, incoraggiare l’utilizzo dell’auto non ha senso. Cosi’ e’ tornato il tempo di costruire abitazioni che non prevedano la presenza di automobili. Lentamente, alcune citta’ stanno cominciando a rendersi conto di avere questa necessita’.

Realizzati

Edimburgo
Slateford Green e' stato inaugurato nel giugno 2000 su di un precedente sito industriale di 3.5 ettari. Il progetto, portato avanti da privati, comprende 120 abitazioni per gruppi di reddito diversi Non ci sono limiti all'utilizzo dell'auto, tranne che non ci sono parcheggi. Non ci sono restrizioni al parcheggio sulle strade adiacenti, ma l'utilizzo dell'auto e' comparabile a quello di altri progetti carlite.

Camden, London
Dal 1997 questo distretto del nord di Londra ha approvato la costruzione di 2000 appartamenti in 175 progetti all'interno di un accordo che impegna i costruttori a fornire servizi di car sharing, mentre gli acquirenti non ricevono ne' posti auto di proprieta' ne' permessi per parcheggiare in strada. Il denaro in questo modo risparmiato aiuta a ridurre i prezzi di affitto e di acquisto e viene destinato a migliorie infrastrutturali.

Cosa significa “carfree”?

Prima di parlare dei diversi progetti di ediliza carfree portati avanti al giorno d’oggi, dovremmo chiarire meglio il termine “carfree”. Sebbene a prima vista potrebbe sembrare un problema di facile soluzione, ci sono delle definizioni in competizione tra loro. Gli attivisti duri e puri(tani?) sostengono che carfree voglia semplicemente dire assenza totale di automobili. La realta’ e’, ovviamente, sempre differente dalla teoria. Se si vuole costruire qualcosa che anche solo voglia assomigliare ad un’edilizia carfree bisogna fare dei compromessi. Markus Heller, un architetto che cura il sito web Autofrei-Wohnen.de e sta attualmente sviluppando un progetto nel centro di Berlino, divide l’edilizia carfree in tre categorie. La prima comprende progetti che semplicemente spostano i parcheggi al confine dell’area edificata. Mentre questa tecnicamente si puo’ definire carfree (“visivamente carfree” come sottolinea Heller), non la si puo’ definire tale nel vero senso del termine.
Nella seconda categoria Heller include l’edilizia “car-lite” che prevede un miscuglio di abitazioni carfree e non carfree, ma che danno agli occupanti delle prime tutti i vantaggi economici derivanti dal non possedere un’automobile – affitti e prezzi di acquisto piu’ bassi non dovendo contribuire alla costruzione di garage e posti auto. Queste soluzioni sono di solito il risultato di un compromesso, dato che gli amministratori cittadini sono spesso dubbiosi nell’approvare un nuovo progetto abitativo che non preveda nessun posto auto.
Nell’ultima categoria Heller include l’edilizia carfree vera e propria. Anche in questo caso, comunque spesso e’ consentita la presenza di alcune automobili – veicoli in car sharing, visitatori, veicoli di emergenza e fornitori. Questi compromessi sembrano quasi inevitabili per riuscire ad ottenere l’approvazione del progetto da parte delle autorita’ preposte.
IG Seebucht, una ONG che sta lavorando al progetto di una zona residenziale carfree nella citta' svizzera di Nidau, utilizza le seguenti definizioni: Carfree (da 0.1 a 0.2 posti auto per abitazione, divieto di accesso alle auto nell'area abitativa, solo emergenze e veicoli commerciali per consegne), Car-lite (fino a 0.5 posti auto per abitazione, permesso di circolazione sulle strade solo per raggiungere il parcheggio), e traffic-calming (numero standard di posti auto, circolazione teoricamente libera, ma accesso limitato).
I posti auto fuori dalla sede stradale possono costare fino a 30mila $ per unita' abitativa, con i quali ci si potrebbe permettere un'infinita' di viaggi in autobus (o di noleggi di autovetture, se pensate di averne davvero bisogno per una fuga nei week-end). Cosi', gran parte del dibattito a proposito dell'edilizia senz'auto si focalizza sul problema dei posti auto, specialmente quando si tratta di completare nuovi lotti residenziali nei quali la nuova edilizia si affianca a quella piu' vecchia (gia' carfree). Gli attivisti anti-sprawl degli USA hanno cominciato a sostenere che lotti con determinate caratteristiche (ad esempio vicino alle fermate del trasporto pubblico) dovrebbero venire esentati dall'obbligo di un numero minimo di posti auto per abitazione. Questa misura presenterbbe il beneficio aggiuntivo di rendere le abitazioni alla portata delle famiglie della classe lavoratrice che non potrebbero comunque permettersi un'automobile.

Realizzati

Freiburg, Germania
L'ambizioso progetto di Vauban dovrebbe venire terminato entro il 2006. Nel 1996 venne deciso che il nuovo quartiere avrebbe dovuto avere le caratteristiche di un distretto urbano sostenibile, e il progetto venne presentato tra le "best practices" alla Conferenza Internazionale Habitat II. Gia' oggi Vauban conta 3000 abitanti e piu' bambini di qualsiasi altro quartiere della citta'; il 25% della popolazione e' sotto i 18 anni.

Hamburg
In questa citta' la cooperativa Autofreies Wohnen lavora dal 1992 per promuovere uno stile di vita carfree. Un progetto di edilizia abitativa e' gia' in costruzione. Su un area di 3.5 ettari complessivi, due terzi saranno destinati ad abitazioni e un terzo ad uffici. Ci sono solo 0.15 posti auto per unita' abitativa, che verranno utilizzati dal car sharing, come parcheggi per disabili e dai fornitori. Il primo lotto di 120 appartamenti e' gia' stato terminato; ne devono venire costruiti altri 90. In progetto anche un porticciolo (il complesso si trova lungo un canale) e un caffe'.

La Gran Bretagna

Alcune amministrazioni cittadine del Regno Unito hanno deciso che non e' nel loro interesse incoraggiare ulteriori aumenti nell'utilizzo dell'autovettura privata. Attraverso incentivi economici e provvedimenti legislativi ad hoc, stanno provando a incoraggiare il capitale privato ad investire nell'edilizia car-free.
Uno degli esempi piu' caratteristici di questo tipo di politica in GB (e uno dei primi in Europa) e' il quartiere Slateford Green di Edimburgo. Terminato nel 2000, Slateford Green e' stato costruito da un impresa privata e dispone di 120 unita' abitative, sia in affitto che di proprieta', su di un'area precedentemente occupata dalla ferrovia. Non ci sono posti auto nell'area, ma non ci sono limitazioni al possesso di automobili ed abbondanza di garage e parcheggi fuori dalla sede stradale nei quartieri circostanti.
Slateford Green si adatta bene all'edilizia preesistente, presenta una facile accessibilita' ai servizi di trasporto pubblico, non e' troppo lontano (circa 3.5 km) dal centro citta', le scuole, sia dell'obbligo che superiori, sono raggiungibili tranquillamente a piedi. Questi sono tutti fattori indispensabili per incoraggiare gli spostamenti senz'auto.
Uno studio condotto tra il settembre e l'ottobre del 2000 da Jan Scheurer dell'Universita' australiana di Murdoch rivelo' che quasi tre quarti dei residenti non possedeva nessun tipo di mezzo di trasporto motorizzato, anche se la maggior parte tendeva a fare cosi' per un senso di convenienza o per necessita', non perche' credessero in scelte di vita car free. Per di piu' il tasso di automobili per abitante e' ulteriormente sceso nel tempo, dato che alcuni residenti che erano abituati a parcheggiare nelle aree circostanti ad un certo punto realizzarono che dopo tutto non avevano bisogno di un'automobile. Alcuni limiti di questo progetto sono dati dal fatto che ai residenti non viene richiesto di impegnarsi a vivere senza automobile. Benche' le automobili non sono ammesse all'interno dell'area interessata, questo in realta' significa che al di fuori del cortile creato dalla struttura a ferro di cavallo del progetto edilizio non c'e' limitazione alla circolazione di automobili. Le vie circostanti continuano ad essere di dominio della motorizzazione privata di massa. Inoltre, le aree esterne comuni, benche' utilizzate dai bambini, non erano molto frequentate dagli adulti residenti, e il senso generale di comunita', secondo questo studio, risultava piuttosto basso.
Comunque Slateford Green rappresenta un primo esempio di come la gente scelga di vivere car free se le si presenta l'occasione, e di come certi progetti possano venire realizzati dall'imprenditoria privata. Un altro progetto piu' visionario e' in via di realizzazione nel distretto londinese di Camden, anche questo sponosorizzato dal governo locale. Dal 1997 Camden ha incoraggiato gli impresari a sviluppare progetti di edilizia abitativa senza parcheggi, eccetto quelli per disabili. In particolare, tali progetti vengono agevolati in aree con una buona accessibilita' al trasporto pubblico, con negozi ed altri servizi raggiungibili a piedi e con parcheggio regolamentato (viene richiesto un permesso per parcheggiare in strada). I residenti non hanno diritto a parcheggiare in strada, il che vuol dire che chi sceglie di vivere li' o abbandona consapevolmente l'idea di possedere un'automobile o incorrera' in seri inconvenienti. Fino ad ora sono stati approvati 175 progetti per un totale di 2mila unita' abitative. Questo progetto di edilizia abitativa, come quello di Edimburgo, vede la presenza massiccia di impresari privati, con qualche spintarella da parte dell'amministrazione locale. Analogalmente a quanto riscontrato nello studio di Scheurer, ci sono dati empirici che inducono a ritenere che i residenti non siano portatori di una "mentalita' carfree", ma che facciano certe scelte per bisogno o per motivi di convenienza.
Un altro modello di edilizia Carfree, nel quale il governo riveste un ruolo importante ma dove un gruppo di individui ha dato vita ad un progetto sulla base di motivazioni ideali, puo' essere trovato in Germania. Qui troviamo anche il piu' amibizioso progetto di edilizia car free ancora da realizzare.

Costruire una vita Carfree

Mentre Slateford Green e Camden provano che gli imprenditori privati possono investire con profitto nell'edilizia abitativa carfree, bisogna guardare al mondo di lingua tedesca per trovare un approccio piu' "olistico". Qui la tendenza e' quella di incoraggiare la gente interessata in una vita carfree a formare cooperative che progettino, costruiscano e facciano funzionare delle zone residenziali senz'auto. Chi partecipa a questi progetti spesso crede in uno stile di vita carfree e cerca di mettere in pratica i propri ideali. L'obiettivo non e' solo quello di risparmiare sui costi di un'automobile, ma di costruire un senso di comunita' e di attenzione per l'ambiente.

Da realizzare

Berna
Un gruppo di cittadini ha proposto la costruzione di 600-1000 appartamenti al confine della citta' su un terreno di circa 13 ettari. Si tratta di edilizia sia carfree (0.1-0.15 posti auto per unita' abitativa) che carlite (0.3 posti auto). Autofreies Vierefeld, la ONG interessata che conta 300 aderenti, sta lottando per evitare che uno degli ultimi lotti liberi con un buon accesso al centro diventi un ennesimo caso di speculazione. Se dovessero avere successo, il loro potrebbe essere il primo caso di edilizia carfree in Svizzera

Biel Nidau, Svizzera
Questo progetto dovrebbe vedere la luce nell'area di Swiss Expo 02, nei pressi del lago locale. E' proposto da IG Seebucht, un gruppo di cittadini, con la sponsorizzazione dell'Associazione Svizzera per il Trasporto. Circa 500 residenti potrebbero vivere carfree o carlite vicino al centro di Biel, 30 km a nordovest di Berna.

Monaco di Baviera

Il primo passo coinvolge la struttura di una ONG nel raccogliere persone interessate al progetto. A Monaco il gruppo "Whonen Ohne Auto" (Vivere senz'Auto) venne formato per esercitare pressioni sulle amministrazioni locali affinche' includessero dei progetti di edilizia residenziale carfree all'interno di un progetto piu' vasto che avrebbe trasformato quello che era in precedenza un aereoporto in un nuovo quartiere. Il progetto, conosciuto come "Messenstadt Riem", prevede la costruzione di un'intera nuova citta' di 16mila abitanti situata sui terreni dell'aeroporto dismesso di Riem.
I sostenitori del progetto avevano sperato di spingere la citta' a destinare gran parte del nuovo distretto urbano ad un'edilizia carfree. Alla fine, riuscirono ad ottenere il permesso per realizzare il loro progetto di edilizia carfree all'interno dell'area in questione, anche se le parecchie decine di unita' abitative carfree rappresentano solo una piccola frazione del totale. Una volta decollato il progetto, per realizzarlo concretamente venne istituita una cooperativa edile.
Uno degli ovvi vantaggi di questo tipo di organizzazione e' quello che un gruppo di persone coinvolte in un progetto di questa portata, anche se non si conoscono tra loro, creano immediatamente una comunita'. Ma questo approccio non e' senza problemi. Secondo Maria Ernst di Wohnen Ohne Auto, il gruppo incontro' degli ostacoli quando alcuni membri si ritirarono per ragioni finanziarie o perche' il progetto non stava procedendo abbastanza rapidamente. La cooperativa ebbe anche difficolta' ad ottenere dei crediti dalle banche.
La cooperativa edile WEG completo' un progetto (Autofrei Wohnen 1, 14 alloggi) nel settembre 1999. La fase 2 (Autofrei Wohnen 2) e' attualmente nella fase di progettazione, e verra' realizzata da un'associazione di 10 famiglie. Un'altra cooperativa edilizia, WOGENO, ha ottenuto il permesso per la costruzione di 28 alloggi, che sono stati completati alla fine del 2000.

Freiburg - La citta' sostenibile

mercato a Vauban

"Meno auto significano una migliore qualita' di vita", dice Hannes Linck di Freiburg, Germania. Dovrebbe saperne qualcosa, dato che vive nella piu' grande comunita' carfree tedesca, un quartiere di tremila persone delle quali meta' non hanno l'auto.
Freiburg e' probabilmente la citta' piu' verde della Germania, politicamente parlando. Il sindaco e' un membro dei Grunen, cosi' come un quinto del consiglio comunale. Dagli anni 70 la citta' ha gradualmente rimosso le automobili dal centro. Cosi' non dovrebbe destare grande sorpresa il fatto che Freiburg sara' la culla di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che, una volta terminato, includera' edilizia carfree in forme diverse per parecchie migliaia di persone.
Il progetto Vauban, descritto come un "distretto urbano sostenibile", verra' costruito su di un'area precedentemente occupata da caserme e situata a circa 3 km dal centro. Oggi gia' 3mila persone vivono li'. Una volta terminata, dopo il 2006, il nuovo distretto dara' alloggio a 5mila persone, offrira' 6mila posti di lavoro e sara' collegato al centro citta' tramite una nuova linea tramviaria. O da una pedalata di 10 minuti.
Vauban e' un quartiere senz'auto a due differenti livelli: innanzitutto non ci sono parcheggi per residenti sull'intera area, con un unico parcheggio coperto situato sul confine. Lo scopo e' quello di ridurre il numero di automobili che attraversano la zona per renderla un posto sicuro per il gioco dei bambini e piacevole da frequentare bighellonando per la strada. Il costo dei posti auto e' calcolato separatamente, fino a 30 mila euro per automobile. In secondo luogo, e' stata istituita un'associazione carfree per incoraggiare i residenti a non possedere un'automobile. I membri dell'associazione devono firmare un contratto prima di ricevere una dichiarazione nella quale il costruttore si libera dall'impegno di fornire un posto auto per ogni unita' abitativa acquistata. Circa il 50% del totale delle abitazioni e' carfree.
Naturalmente ci sono dei problemi. Alcuni residenti non rispettano le regole di divieto di parcheggio sulle strade e altri che possiedono un'automobile "abusiva" nonostante usufruiscano dei benefici derivanti dal non dover pagare per il posto auto. Viene stimato che circa il 10% dei residenti "bari". Questi problemi devono ancora essere risolti, ma in generale Vauban e' un progetto di tipo carfree/car-lite nel quale tutti i residenti si avvantaggiano del fatto che le automobili sono parcheggiate ai limiti dell'area, con ulteriori benefici per coloro che si impegnano a non possedere un'automobile. E' un'idea radicale realizzabile.

Da realizzare

Berlino
Il progetto "Autofreies Stadtviertel an der Panke" dovrebbe comprendere 760 appartamenti su di un lotto al momento libero nel centro della capitale tedesca. Sono previsti servizi come una fattoria urbana per bambini, un centro culturale, negozi ed uffici, strutture per lo sport e il tempo libero e un parco con uno "spazio giochi per avventure". I rappresentanti cittadini (il progetto e' previsto su una proprieta' comunale) sembrano entusiasti, ma recentemente e' sorto un problema. I servizi segreti tedeschi sono interessati all'acquisizione del sito, e come agenzia federale hanno un diritto di prelazione.


modello del progetto

Realizzare un progetto

"Anche nella 'ecocapitale' di Freiburg, ci sono state forti resistenze a questo progetto", dice Linck, che vive a Vauban con la moglie e i due figli e coordina il locale Carfree club. Comunque, una risicata maggioranza in consiglio comunale si e' dichiarata favorevole al progetto. Uno degli obiettivi della citta' era quello di incoraggiare le nuove famiglie con figli a stabilirsi all'interno dei confini cittadini per contrastare la tendenza all'espansione suburbana che porta ad un incremento degli spostamenti in auto e a una perdita del senso di comunita' all'interno delle vecchie citta'. Molte grandi proprieta' (come l'aeroporto di Monaco di Baviera, lo stadio a Berlino, le caserme di Freiburg) o infrastrutture (come le vecchie ferrovie di Edimburgo) sono di proprieta' pubblica, cosi' diventa cruciale per lo sviluppo di un'edilizia carfree la decisione delle autorita'. Markus Heller di Berlino ha trovato il consiglio comunale disponibile all'idea dell'edilizia carfree sulle proprieta' municipali, ma il progetto puo' ancora fallire a causa del coinvolgimento del governo federale (vedi box sui progetti in corso).
L'edilizia carfree non e' destinata solo agli idealisti, come molti dei progetti reali e ben riusciti dimostrano. Gli esempi britannici provano che puo' essere attraente anche per persone che non stanno cercando una soluzione carfree. E, come hanno scoperto i tedeschi, se volete creare qualcosa di piu' di una semplice abitazione, cioe' un senso di comunita', troverete molte altre persone con le stesse vostre aspirazioni. A Monaco, sia WEG che WOGENO hanno molti piu' membri che unita' abitative costruite e ci sono liste d'attesa per ottenere case gia' costruite o progettate. E l'idea si sta diffondendo.
In Svizzera, a Berna, Ig Autofreies Vierefeld conta 300 membri nonostante i suoi progetti siano ancora solo sulla carta. In svizzera non ci sono ancora progetti realizzati di edilizia carfree, ma il gruppo e' fiducioso: ci sono cosi' tanti vantaggi a vivere senz'auto, dicono sulla loro home page, che questi progetti "spunteranno come funghi".

Edilizia senz'auto sul web

autofrei Sito tedesco che dispone di informazioni su come vivere senz'auto. Il gruppo ha recentemente citato in giudizio la Porsche per la deliberata costruzione di automobili rumorose. Vita senz'auto in Svizzera A cura dei Verdi elvetici wohnen ohne auto Promuove la vita carfree a Monaco di Baviera. Parecchi progetti ben riusciti. carfree.com Sito "generalista" con una panoramica dei diversi modi di costruire citta' carfree. berkeley university Si possono trovare alcuni casi di studio. "Carfree living through carfree housing". Edilizia carfree in Europa A cura di Jan Scheurer, della Murdoch University. Ridurre i costi delle abitazioni ridefinendo i requisiti per i posti auto Uno studio a cura della San Francisco Planning and Urban Research Association (SPUR).

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