Gesù Bambino vestito di bianco
porta i tuoi doni a chi è forte e a chi è stanco,
porta i tuoi doni a grandi e piccini
Gesù Bambino che ami i bambini.
Gesù Bambino vestito di blu
porta i tuoi doni a chi vuoi tu,
porta i tuoi doni che son sempre veri,
Gesù Bambino di oggi e di ieri.
Tanti Auguri con un girotondo.
Tanti Auguri a tutto il mondo.

 

Or che arriva il Natale,
via cacciamo ogni male!
È nato un bambinello,
tra un bue e un asinello;
è nato il Salvatore
per la gioia di ogni cuore.
Andiam dunque ad adorare
chi tanto noi sa amare.  

Brilla in cielo una stella
Brilla in cielo una stella
Con la coda lunga e bella.
Si ode dentro la capanna,
una dolce ninna-nanna.
C'è un bambino biondo, biondo
Col visetto tondo, tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.

 

Per tutti i bambini:
italiani, francesi o abissini
e noi che siamo così piccini,
non chiederemo dei regalini,
ma solo la pace per tutti i bambini.

 Splendi nella notte
Stella bianca, stella d'amore!
Splendi su di noi
E una speranza cresce nel cuore.
Ti viene la voglia di sognare
Per volare lassù, dove vivi tu.
Tu stella di natale.
Stella di Natale portaci la pace
e lascia un po' della tua luce dentro di noi.
Stella di Natale,
resta un po' di più... fermati lassù!  

 

Notte santa del Natale,
notte d'oro tutt'incanto
degli Angeli c'è il canto,
su Betlemme è la cometa.
Alleluia! In alto il cuore!
Per la pace per l'amore
nella notte del Natale
è nato il Redentore.

 

Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
(Gianni Rodari)

Babbo Natale viene di notte   

Babbo Natale viene di notte,
viene in silenzio a mezzanotte.
Dormono tutti i bimbi buoni
e nei lettini sognano i doni.

Babbo Natale vien fra la neve,
porta i suoi doni là dove deve.
Non sbaglia certo: conosce i nomi
di tutti quanti i bimbi buoni.

 

 Ho sognato che il Bambino
venne presso il mio lettino
e mi disse dolcemente:
"Per Natale non vuoi niente?"
Io pensai per prima cosa
a te mamma sì amorosa
a te babbo, buono tanto,
e gli dissi:"Gesù santo,
babbo e mamma benedici,
fa' che sempre sian felici!

Fuoco fuochello

Fuoco fuochello
la fiamma traballa
il bue è nella stalla
il bue e l'asinello
è nato un Bambinello.

 

GESU' BAMBINO

Gesù Bambino
col tuo ditino
mettimi un fiore
nel cuoricino:

il fiore azzurro
della bontà
e benedici
mamma e papà.

 

                 L'anno nuovo

Ho incontrato per la via un vecchietto tutto bianco, camminava curvo e stanco pieno di malinconia.

 Tristemente ha mormorato: "Sono l'anno che è passato": 

   Saltellando poi veniva un allegro fanciullino, e rideva birichino dietro l'anno che finiva.

Pien di gioia mi ha cantato :" Sono l'anno appena nato!".

   Il rametto di pino

C'è un rametto di pino con due candeline, un fioco lumino più quattro stelline,

e appeso al rametto si dondola lento un vecchio folletto vestito d'argento...

Ma gli occhi innocenti di un bimbo piccino contemplan ridenti quel ramo di pino.

 

La notte tra il 5 ed il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, passa sopra i tetti delle case e, calandosi dai camini, distribuisce nelle calze lasciate appese dai bambini, giocattoli, cioccolatini e caramelle.
Non mancano comunque carbone e cenere per chi ha fatto troppi capricci durante l'anno.
E' tradizione lasciare alla Befana un piattino con un mandarino o un'arancia con un bicchiere di vino in modo che si possa rifocillare.
Il mattino successivo insieme ai regali i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.

Arriva la Befana

Zitti, zitti bimbi buoni,

presto, presto giù a dormire: la Befana è per venire col suo sacco pien di doni.

La Befana è una vecchina che discende dalla luna

con la scopa di saggina non appena il cielo imbruna.

E si accosta pian pianino alle calze e alle scarpette messe in fila sul camino

e ridendo mette, mette...

Fuori soffia tramontana e vien giù la neve bianca

ma pei bimbi la Befana non ha freddo e non è stanca

La leggenda della befana

I Re Magi, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, partirono da paesi diversi per portare doni a Gesù: oro, incenso e mirra. Attraversarono molti paesi seguendo una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro.
Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguirli. Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiungere i Re Magi, che però erano già troppo lontani.
Per questo motivo la vecchina non vide Gesù Bambino.
Da allora, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini buoni i doni che non ha dato a Gesù.

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