DIARIO DI BORDO… Secondo ciclo… 27 Aprile 2005
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/didattica/cad/2005caad/LEZ/Lez8/8.htm
Domanda da un milione di dollari! Come faccio a trasmettere un disegno se sono ai tempi di Leonardo (quindi senza fax, senza elettricità e senza potercelo portare “fisicamente”)? Come faccio “effettivamente” a trasmetterlo?
La risposta è: attraverso una convenzione…
Se disegno una griglia assegnando dei valori alle righe (a, b, c, d, ecc.) e dei valori alle colonne (1, 2, 3, 4, ecc.) e “divido” il mio disegno in tanti quadratini che hanno un determinato valore di riga e uno di colonna (ad es. b5, e2, f4… un po’ come il gioco della battaglia navale!), basta inviare queste “coordinate” per poter trasmettere a distanza un disegno…
Il linguaggio Postscript, in pratica, trasmette alla stampante i dati in questo modo, indicandole così linee rette, curve, spezzate. Con Desktop publishing (1985-86), attraverso il Postscript, si possono ottenere prodotti di qualità di livello tipografico con una stampante laser… e con il linguaggio .pdf ho dei veri e propri “file di scambio” per la stampante, filtrati e corretti…
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/didattica/cad/2005caad/LEZ/Lez8a/8a.html
ROBERT VENTURI
Attraverso questo semplice disegno R. Venturi ci mostra un nuovo modo di concepire l’architettura à duck (architettura parlante) e decorate shed (facciata decorata o segno) à la superficie assume un valore comunicativo à comunicazione superficiale… è sicuramente il risultato della diffusione della società di massa.
Se il perno della riflessione è la spazialità degli elementi architettonici, allora possiamo sostenere come una sorta di “involuzione” nel progettare à importanza della decorazione à posizione di forte rottura…
Anche se successivamente Venturi sposterà il suo interesse verso l’elettronica e “il mondo degli schermi”, saranno Jean Nouvel e Toyo Ito, seguiti poi da Herzog & De Meuron, a legare in modo indissolubile la loro architettura al mondo degli schermi…
JEAN NOUVEL
Istituto del Mondo Arabo: superficie-schermo
Fondazione Cartier: gioco di schermi che evocano quasi uno spot pubblicitario, illusionistico, con elementi che ricordano i marcadavanzali con sopra pannelli e scritte di pubblicità.
Koto-ku: richiama il mondo bitmappato
Miyagi: (mediateca di Sendai)
HERZOG & DE MEURON
Formazione con Aldo Rossi in Svizzera su tematiche rigoriste, legate ad una costruzione precisa e attenta.
Applicano la Decorated Shed di Venturi, ma con una coscienza di ricerca di un aspetto non decorativo ma espressivo del materiale superficiale. Il materiale è sempre molto innovativo per involucri pressoché scatolari: per giocare con la superficie-materiale serve infatti una base stereometrica, come avevano appreso da Aldo Rossi.
Edilizia abitativa a Parigi: le superfici di facciata possono essere considerate come una sorta di mix tra Venturi e Nouvel, con una serie di griglie che si aprono come tende in modo da permettere agli inquilini di chiudere o aprire i balconi. Essi evocano il mondo degli schermi ma non ci entrano appieno, l’immagine di essi rimane latente.
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