Adolescenti, Disturbi dello Spettro Autistico e Scuola Secondaria

Essendo diagnosticata con ASD (specificamente la Sindrome di Asperger) ad agosto 1994 ritengo di aver sperimentato gli stessi generi di difficoltà di altri diagnosticati con ASD. Per esempio, proviamo antipatia per i cambiamenti (preferiamo la routine), tendiamo ad essere ossessivo, diveniamo molto facilmente ansiosi e prendiamo letteralmente quello che ci è detto (Per esempio: l’ insegnante dice:”... tira su i tuoi calzini John o non farai parte della squadra." John si china e tira su i calzini. L'insegnante lo rimprovera e lo chiama 'pantaloni intelligenti (smarty pants)’. John replica che lui non ha smarties nei pantaloni. L’insegnante spedisce John dal capo perché 'ha parlato così di nuovo.' John non capisce tutto il chiasso che viene fatto... ha scordato il suo periodico favorito a scuola, il tempo sul computer e si sente molto sconvolto. John è a casa con una nota del suo insegnante che lo sospende per comportamento insolente)!

Prima di ricevere una diagnosi di ASD pensavo che le mie difficoltà nella vita di ogni giorno erano dovute al fatto che io non fossi intelligente come le altre persone. L'unico modo in cui potevo affrontare la mia confusione quotidiana e la frustrazione era vivere secondo le mie regole, i  miei rituali e le mie routine.

Quando ricevetti la diagnosi di ASD sono stata in grado di capire chi sono e quello che posso fare. Per esempio, evito adunate sociali perché mi confondono molto e mi impauriscono. Trovo difficile sapere come mantenere una conversazione... a meno che non sia su un mio tema favorito. Sono anche sovraccaricata da tutte le informazioni sensorie che arrivano dalle persone in una situazione sociale, come il rumore della conversazione, il movimento delle persone, i vestiti, le porte e così via. L'unico momento che godo delle occasioni sociali sono quando accadono nei miei termini, con amici che conosco e dei quali ho fiducia. Posso progettare queste occasioni, entrare ed uscire quando voglio e posso essere me stessa.

 

Studiare: Per lo studente con ASD

Come probabilmente saprai, le persone neuro-tipiche sono piuttosto diverse da quelli come noi con ASD. Possono sembrare strani e confusi. Perché dicono cose che non vogliono dire? Perché parlano così spesso in indovinelli? Perché non sono interessati al nostro tema preferito? Perché scelgono di stare in un gruppo ad una festa piuttosto che passare miglior  tempo sul computer? Perché hanno interazioni emotive e relazioni così complicate? In effetti, perché sono così illogici e complicati quando la vita è tutta così semplice?

Gli studenti con ASD hanno priorità diverse. Non riusciamo a vedere la ragione di passare molto tempo a socializzare.... Sembra semplicemente come un spreco di tempo! Comunque, non vuole dire che non abbiamo bisogno di tempo libero... lo spendiamo solo differentemente.

Capire le differenze tra noi è un ingrediente essenziale per lavorare insieme. Per la maggior parte di noi, parlare e condividere unan conversazione è un fatto della vita di ogni giorno che richiede poco pensiero. Se, comunque stiamo andando ad un'intervista, o ad un appuntamento che richieda considerazione conversazionale ed accurata' (le 3C - 'careful conversational consideration'), prendiamo maggior tempo per pensare e costruire quello che vogliamo dire di solito. "Quindi, è questo il tuo punto?" è probabile che tu stia pensando. Bene, se stiamo parlando con individui neuro-tipici (popolo che non ha una incapacità intellettuale, sociale o comunicativa) sarebbe adatto il 'chiaccherio conversazionale' (le altre 3 C - 'conversational chit-chat')! Comunque, quando stiamo parlando con individui con un Disturbo dello Spettro dell'Autismo, la C che scegliamo, delle tre, può fare la differenza tra avere o meno capito. Come tutti sappiamo, capire è lal prima chiave della buona comunicazione.

PAROLE

Comunicazione, orchestrazione e tutte le altre ' azioni',

Poter allettare e condividere il suo percorso

Alcuni pensano per conto di altri.

Ma chi di noi è autistico?

Noi pensiamo e ponderiamo,

Mentre tiri a sorte siedi e chiedi.

"Cosa stai facendo precisamente?

Racconti dentro la tua mente.

Sappiamo senza dubbi.

Ma hai bisogno di tempo per tirarlo fuori.

Per noi è tutto così semplice!

Le parole sono quelle che sembrano essere.

Per noi non è un problema!

Qui c’è l'intoppo che vedi,

Parole per te o parole per me?

Tendiamo a vedere le cose differentemente!

 

Prendere le parole letteralmente e pensare in immagini è quello che faccio naturalmente. Sapendolo, questo può essere usato come strumento per aiutare la mia cultura. Per esempio, se vuoi che io capisca un argomento, un tema o un commento... ho bisogno che tu 'mi metta in un’immagine' o che 'disegni un’immagine  di ciò per me.' Questo significa usare paroleper fornirmi immagini mentali che costruiscano un ritratto di quello che stai dicendo. Se non ho un ritratto di questo, poi non posso pensarlo.

La differenza non è sempre comoda. A tutti piace essere fra ciò che è familiare, prevedibile e confortevole. Immagina come sarebbe scomodo se tu prendesse parole e persone letteralmente? Ti sentiresti spesso disapprovato, deluso, sbugiardatoì e così via. Come potrestie dipendere sempre da qualcuno?

Uno dei modi in cui ho gestito questo è strutturare la mia vita quotidiana. Ho bisogno delle mie regole, rituali e routine per aiutarmi ad affrontare l'incertezza e la minaccia dei cambiamenti. Cambiare è scomodo per tutti ma può essere devastante per noi autistici!

 

ORARI E ABILITÀ DI STUDIO

indovino che gli studenti hanno bisogno di orari. Ma, perchè se l’orario propone un programma questo deve essere annullato? Forse l'insegnante è ammalato o forse il conducente di autobus non è riuscito a girare! Quale che sia la ragione, l'attività non avrà luogo. Per uno studente con ASD questo può essere devastante. Ricordi i problemi che abbiamo con 'prevenire le conseguenze’? Bene, noi non facciamo questo per niente. Perciò, noi non riusciamo ad essere adattabili ed accettare di ' non essere preparati per' le circostanze. È molto saggio avere per tempo alternative schedulate. Se il nuoto deve essere annullato... si può avere la scelta' B (Tennis per esempio), già proposte come un'alternativa.

Sapere quali sono le abilità di studio di un studente è un buon modo per cominciare a sapere dove avranno più bisogno di aiuto. Disegnare un inventario sia delle capacità di studio sia di interazione sociale dello studente è obbligatorio all'inizio di ogni nuova sessione.

Per esempio, lo studente deve avere un questionario completo, come il seguente:

Abilità di Studio

Interazione sociale

(preso da' Verso il successo' in studio terziario 1997)

OK, come già ho detto, ho abilità molto diverse. Questo è un altro di quegli enigmi. Ho fatto l’Università, mi sono sposata ed ho quattro figli adulti. Comunque, ho problemi enormi: sono disorganizzato, mi perdo quando us il trasporto pubblico, non capisco gli altri e conosco solo le interazioni pratiche nelle situazioni sociali. Penso che sia probabile che molti di voi stiano dicendo "Così come è, faccio bene." So che è probabile che individui neuro-tipici abbiano problemi in queste aree ma suggerirei che è il grado del 'problema' quello che ci divide. Quanti di voi hanno bisogno di sedersi fuori dalla corsia di un supermercato a fare esercizi di respirazione perché loro hanno cambiato la carta stagnola della zuppa?

LA MIA VITA E LA TUA

"Wendy, Wendy" io sento l'insegnante dire.

"Wendy, Wendy per favore guarda così."

"Wendy, Wendy" io sento i bambini dire.

"Wendy, Wendy per favore vieni e gioca."

Sento le parole di ogni giorno,

"Cosa intendono?" mi sento dire.

Parole senza ritratti vanno semplicemente via.

Giro la testa e guardo invece

A tutti che brillano; blu, verde e rosso.

"Le piacerà questo qui" Papà parla,

Vieni e gioca con Guglielmo"

Nella mia testa, il mio cervello si eccita appena,

"Come possono essere così sciocchi?"

"Perché dovrei voler fare questa cosa"

La mia mente non può trovare ragione.

"Per favore mi lasci con la fila di scintille (sparkly string),

Questo mi dà tale sentimento."

* * *

PERCEZIONE E PROCESSI CONOSCITIVI

La percezione autistica, l'apprensione e l’attività della vita di ogni giorno sono piuttosto diverse da quelle trovato nel mondo neuro-tipico. Di conseguenza, senza una specifica 'chiave’ di aiuto noi con ASD non capiamo la comunicazione con altri, possiamo confonderci e possiamo avere una cattiva interpretazione.

Nella mia esperienza, condivisa con molti miei amici autistici, abbiamo notato che la nostra percezione, l'apprensione e l’attività della vita di ogni giorno sono governate dai seguenti fattori:

Il modo in cui tratto la vita è quindi dipendente dai fattori suddetti. Capendo questi concetti ci saranno più ‘chiavi’ per comprendere l’autismo.

Suggerisco che la vita di un individuo con ASD sia strutturata ed orchestrata in ragione della difficoltà che ha nel prevedere le conseguenze. Per esempio, il bisogno di un bambino di allineare oggetti od effettuare altre attività ordinate e le ossessioni sono nate dal bisogno di sapere quello che succederà ed essere sicuro che accadrà sempre quello. Forse il lettore potrebbe fare una pausa per un momento e 'immaginare' come sarebbe la vita se non fosse capace di prevedere le conseguenze!

Essere incanalati e capaci di percepire solamente un concetto alla volta, indica il bisogno di ricevere le istruzioni una alla volta. È molto facile sovraccaricare una persona conASD anche con molte parole o concetti. Persone Neuro-tipiche possono essere multi-canale, capaci di dare un’occhiata ed ascoltare allo stesso tempo (per es.. guidare una macchina, prendere parte ad una conversazione ed ascoltare la radio nello stesso tempo). Essendo incanalato singolarmente, tutto questo non sarebbe per me possibile.

Ogni situazione che incontro è comese la  incontrassi per la prima volta. Tendo a non captare quello che ho imparato da una situazione e sono capace di applicarlo ad un’altra. La generalizzazione della mia cultura è pertanto molto difficile. Comunque, posso imparare a generalizzare imparando scolasticamente le regole per ogni situazione indipendentemente.

Qualche volta eventi che sono immagazzinati nella memoria a lungo termine si presentano non come parti del passato ma come problemi molto presenti. Il tempo, perciò per me sembra essere sempre il presente. Il concetti di 'Futuro' è molto difficile da immaginare.

 

COS’È IL TEMPO?

Tentai di scalare il grande albero di quercia

Attraversai e si raschiò il mio ginocchio.

Camminai per ore, scelsi dei fiori.

Questo solo, potrei essere solo io!

Guardai il ragazzo che vive alla porta vicina.

Aveva un aquilone, lo guardai volare in alto

Aveva una bicicletta, il ragazzo della porta vicina

Aveva una macchina, lo sentii ruggire.

Il ragazzo della porta vicina è andato via,

Anche il suo aquilone, la bicicletta e la macchina, dicono.

Guardai ed ascoltai, nel caso

Ma loro erano andati e nel loro luogo

Il ragazzo della porta vicina non c’era più.

Quindi esistevano realmente, o erano solo un sogno?

Come può esistere se non c'è?

È come qualche cosa che ho dimenticato?

 

Uso questa rima per illustrare la mia esperienza sul tempo. Questo concetto è davvero molto difficile da spiegare. È come se il tempo stesse ancora in piedi. Le altre persone, eventi ed avvenimenti possono muoversi ma non gli vado dietro. Le mie emozioni, i miei sentimenti, i miei pensieri tutti mi accompagnano, ma non sembrano muoversi quando passa il tempo. Chiaramente degli aspetti di me si muovono con il tempo. Sto invecchiando o maturando se vi piace, ma ciò è all’esterno di me. In me trovo difficile adeguarmi ai cambiamenti e, come direbbe Tony Attwood (1996) " ho l'inabilità di dimenticare." È probabile che questo sembri una contraddizione, perché davvero sono molto smemorato!

Per esempio, posso dimenticare ciò che ho bisogno di comprare al negozio, ma non posso dimenticare il tema di un video, gli abiti che qualcuno indossava o la struttura di una sede nella quale ho fatto conferenze. Effettivamente l'arena intera del 'tempo' è affascinante ed realmente non ho lavorato su questa ancora del tutto.

La scuola era un incubo! Ero così facilmente catturata dalle interruzioni della vita. Poteva essere un bambino che tossiva, un autobus che passava fuori sulla strada, un uccello che cantava o semplicemente il mio pensiero che tentava di estrarre le parole da una conversazione precedente. Non potevo organizzare me stessa o il mio tempo. Sapevo che quello che facevo non 'andava bene' dovunque. Anche quando tentai di parlare coi miei coetanei, in un modo o nell’altro le mie parole comportavano solo problemi. Mio padre una volta mi disse " Wendy fabbrica amici”. Io sapevo come cucinare il riso, sapevo anche come far sedere il mio cane, ma non avevo idea di come fare amicizia!

"Wendy sembra essere quasi incapace di fare quello che le viene detto" Il rapporto seguitò... “lei deve imparare ad avere le cose corrette al momento corretto per es. “una penna”, " Wendy deve Crescere!” Queste parole sono scritte sulla pagella a 7 anni. Solo alcuni anni più tardi dissero che soffrivo di schizofrenia.

In qualche modo la medicazione era utile ed a volte tenne a freno la mia ansia. Quello che non faceva era spiegare l’interazione sociale, le regole “usuali” di quello che vuole dire essere umano.

Ossessioni, o particolari interessi, è un'altra delle nostre varie abilità! Ho l'abilità di rimanere concentrata per ore! Questa abilità comunque è applicata solamente ad aree di mio interesse. Non molti anni fa io dovevo cominciare una conversazione sempre con “Conosci?”, o  potevo dire "e cosa conosci su...?" Non mi accadde mai di cominciare una conversazione con gentilezze come"Ciao" o," Ciao, come stai?" Realmente non ero interessata alle parole degli altri ma a farli ascoltare ciò che io avevo bisogno di dire! Col tempo ho imparato che se volevo prendere parte in una conversazione, dovevo poi lasciare che le altre persone mi raccontassero le loro storie.

Imparare a riconoscere il sovraccarico è molto importante. La prevenzione è la migliore cura! Ogni individuo è diverso e, perciò, avrà forze diverse, debolezze e limitazioni. Ultimamente è nel miglior interesse dell'individuo imparare a riconoscere questo da soli. Nel frattempo tuttavia, finché accade quello, è cura dell genitore, dell’insegnante o del tutore aiutare la comprensione di questo processo.

Quando un bambino copre i suoi orecchi, diviene insonne, pesta il pavimento, perde interesse o semplicemente va via, già può essere sovraccaricato.

Il nostro livello di concentrazione è molto limitato e ci stanchiamo presto. Usare materiale soggettivo al quale siamo interessati è molto utile e faciliterà l’interesse più lungo. A scuola era sempre difficile per me imparare cose alle quali non ero interessato. Non so perché fosse così. Non potevo vedere il punto. Temple Grandin (1996) parla di ' pensare in ritratti" ed io certamente sono una di quelle persone che fa questo. Mi sono chiesta se questo poteva avere relazione con la questione. Forse mi mancavano le connessionii per costruire ritratti adatti se il materiale che doveva essere imparato non aveva una componente a me familiare. Forse, se non avevo un ritratto di questo, non potevo pensarlo?

Bitsika e Sharpley (1996) trovarono che le famiglie che erano sostenute e che avevano ' speranza' per il futuro, soffrivano meno ansia di quelle che erano 'sole.' Capire ASD, facendo parte di un gruppo di supporto, avere insegnanti e altri professionisti amici dell’autismo, sono alcuni dei fattori chiave per promuovere un senso di speranza ed una visione per il futuro.

 

CHIAVI DI COMUNICAZIONE, DEI SUGGERIMENTI UTILI

Quando ci si relaziona con persone che hanno un disturbo nello spettro di autismo (preferisco chiamarlo dilazione piuttosto che disturbo) è importante ricordare le chiavi per capire l’ASD. Queste sono ancora:

a.      noi siamo mono-canale (noi o guardiamo o ascoltiamo, non facciamo ambo le cose contemporaneamente).

b.      prendiamo le parole letteralmente: (" può fare James il tuo letto?). Il significato neuro-tipico vuole dire "ordina il tuo letto James", ma è probabile che una persona con ASD capisca "sai come è fatto un letto?” ed è probabile che la risposta sia "sì" o" no", ma è probabile che non voglia dire che James approva la richiesta, perché lui non ha capito l'istruzione come era intesa.

c.      noi non siamo buoni a prevedere le conseguenze. Per esempio: un bambino raccoglie una pietra per gettarla ed è molto agitato quando colpisce un’altra testa!

d.      Non ci piacciono i cambiamenti, a causa delle difficoltà di prevedere le conseguenze.

Perciò è bene:

 

IL FUTURO

La vita è sulla terra ma un momento è una piega all'interno del tempo,

Le stagioni vengono e tornano,

Tu hai la tua vita, ed io ho la mia.

Il seme è piantato all'interno della terra

Non puoi scegliere cosa avverrà

Una patata, una mela o una rosa per alcuni.

Comunque, per lui è il migliore,

Ha bisogno di suolo ricco, non povero.

Il sole e le piogge devono venire,

Aprire la porta alla semina.

Posso essere nato per nutrire altri,

Posso deliziare i sensi.

Posso crescere alto,

Posso crescere piccolo,

Posso stare striminzito sotto reti metalliche.

Il mio futuro non può dipendere dalla mia razza,

Così come fa sulle sorgenti.

Sorgenti di calore, sorgenti di cura

Dipendo dall'allevamento per essere là.

Poi posso fiorire e posso cantare con gli uccelli,

Poi posso accrescere il mio potenziale.

Quindi piantami bene e tutto andrà bene,

Per favore manda via gli intrusi.

Dammi un'opportunità di sviluppare, nel tempo,

Divenire chi io sono, nel futuro della vita, un giorno!

DELLE REFERENZE UTILI

Al-Mahmood, R., McLean, P. Powell, E & Ryan J. (1997)' Verso il successo in studio terziario: Con la Sindrome di Asperger.' Commonwealth Department of Education and Employment Training and Youth Affairs. Melbourne, Australia. (ottenere copie di libretto: il telefono: 03 9344 8030, o visita sito web: http://www.services.unimelb.edu.au/towardssuccess /)

Attwood, T. (1998) la Sindrome di Asperger: Una guida per genitori e professionale. London:Jessica Kingsley Pubblicazioni

Attwood, T. (1992) Professionale seziona' Maneggiando il behaviour insolito di bambini ed adulti con autismo' la Comunicazione, Vol 26 (2) Regno Unito.

Bitsika, v., Sharpley, C. ed Efrimidis B. (1997)' L'influenza di genere, salute parentale e percepì expertise di assistenza sul benessere di genitori di bambini con autismo' Diario di Intellettuale & l'Incapacità Dello sviluppo, Vol. 22, N.ro 1, pp. 19-28

Bourke, K.M. e Richdale, M. (1994) disturbo dello sviluppo e Penetrante, problemi di behavioural, stress di famiglia e livello di appoggio. Tesi inedita. RMIT, Bundoora.

Frith, U. (1992) Autismo e Sindrome di Asperger. Londra: Cambridge Università Stampa.

Harchik, A.E., Harchik, A.J., Luce, S.C. e la Giordania, R. (1992)' Le necessità istruttive e speciali di bambini con Sindrome di Asperger.' 'Educational Research Info Autism Group, University of Hertfordshire. Tappezzi a Wakehurst Studio fine-settimana su Sindrome di Asperger. Chester, Regno Unito.

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© Wendy Lawson 1999