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Sindrome di Asperger
di Stephen Bauer, MD, MPH
Introduzione
La sindrome di Asperger (anche detta disturbo di
Asperger) è una, relativamente nuova, categoria di disturbi dello sviluppo; il
termine è entrato nell’uso generale solo da quindici anni. Benché un gruppo
di bambini con questo quadro clinico fu originariamente e molto accuratamente
descritto nel 1940 dal pediatra viennese Hans Asperger, la sindrome di Asperger
(AS) è stata “ufficialmente” riconosciuta nel “Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali” per la prima volta nella quarta edizione
pubblicata nel 1994. Poiché ad oggi ci sono stati pochi articoli al riguardo su
riviste di letteratura medica e poiché l’AS è probabilmente da considerare
più comune di quanto precedentemente ritenuto, questa trattazione è
finalizzata a descrivere la sindrome in maggior dettaglio e ad offrire
suggerimenti riguardo alla sua gestione. Gli studenti con AS
non sono visti raramente nei principali corsi scolastici, benché spesso
non diagnosticati o mal diagnosticati, così che è un argomento rilevante sia
per il personale educativo sia per
i genitori.
Sindrome di Asperger è un termine applicato al minore
e maggiore funzionamento finale di ciò che è conosciuto come lo spettro dei
disturbi pervasivi dello sviluppo (o spettro autistico). Come altre condizioni
nell’ambito di questo spettro, si rappresenta un disturbo a carattere
neurologico dello sviluppo, molto spesso di causa sconosciuta, in cui ci sono
deviazioni o anomalie in tre ampi aspetti dello sviluppo: interrelazione sociale
e abilità sociali, uso del linguaggio a scopi comunicativi e certi tipi di
comportamento e di stile che coinvolgono caratteristiche ripetitive o
perseverative ed un limitato ma intenso campo di interessi. E’ la presenza di
queste tre categorie di disfunzioni, che può avere una gamma da lieve a severa,
che clinicamente definisce tutti i disturbi pervasivi dello sviluppo, dall’AS
al classico autismo. Sebbene l’idea della continuità dei PDD lungo una
singola dimensione sia facile per comprendere le somiglianze cliniche, non è
del tutto chiaro se la sindrome di Asperger sia una forma leggera di autismo o
se le condizioni siano collegate da qualcosa di più della larga somiglianza
clinica.
La sindrome di Asperger rappresenta quella porzione di
continuità dei PDD che è caratterizzata da alte abilità cognitive (almeno un
QI normale per definizione, e qualche volta nella gamma superiore) e da una
funzione di linguaggio più normale paragonata ad altri disturbi nello spettro.
Infatti, la presenza di abilità di linguaggio di base normali è uno dei
criteri di diagnosi dell’AS, benché ci siano quasi sempre alcune sottili
difficoltà con il linguaggio pragmatico/sociale. Molti ricercatori ritengono
che siano queste due aree di relativa forza che distinguono l’AS dalle altre
forme di autismo e PDD ed anche la ragione di una migliore prognosi per l’AS.
Studiosi dello sviluppo non hanno ottenuto consensi affermando che non c’era
alcuna differenza tra l’AS e quello che è chiamato Autismo ad alto
funzionamento (HFA). Alcuni ricercatori hanno suggerito che il deficit
neuropsicologico di base è diverso nelle due condizioni, ma altri non sono
convinti che possa esistere una distinzione tra questi. Una ricercatrice, Uta
Frith, ha caratterizzato i bambini con AS come aventi “un guizzo di
autismo”. Infatti è facile che ci possano essere sottotipi e molteplici
meccanismi sottostanti il quadro clinico dell’AS. Questo introduce qualche
confusione riguardo ai termini diagnostici, ed è facile che bambini simili,
nello stesso paese, siano stati diagnosticati come AS, HFA o PDD dipendentemente
da dove e da chi sono stati valutati.
Da quando l’AS stesso mostra una estensione od uno
spettro di severità di sintomi, molti bambini meno danneggiati, che potrebbero
rispondere ai criteri diagnostici, non ricevono diagnosi e sono visti come
“insoliti” o “diversi” o sono mal diagnosticati con condizioni come
Disturbo da carenza di attenzione, disturbo emozionale, ecc. Molti credono che non ci sia un chiaro confine che separi i
bambini con AS dai bambini che sono “normali ma differenti”. L’inclusione
dell’AS come categoria separata nel nuovo DSM-4, con imparziali criteri per la
diagnosi, favorirà una migliore coerenza di classificazione in futuro.
Epidemiologia
I migliori studi che sono stati pubblicati ad oggi,
suggeriscono che l’AS sia considerevolmente più comune del “classico”
autismo. Mentre l’autismo è stato tradizionalmente valutato incidere in circa
4 su 10.000 bambini, le stime sulla sindrome di Asperger hanno una gamma
maggiore di 20-25 per 10.000. Ciò significa che per ciascun caso di più tipico
autismo, le scuole possono aspettarsi di incontrare parecchi bambini con un
quadro di AS (che è anche più vero per le scuole normali dove si trovano molti
bambini con AS). Infatti, un attento studio epidemiologico, basato sulla
popolazione, pubblicato dal gruppo di Gilberg in Svezia, conclude che circa lo
0,7% dei bambini studiati ha un quadro clinico sia diagnostico sia indicativo di
AS a vari gradi. In particolare se uno include quei bambini che hanno molte
delle caratteristiche di AS al livello più lieve dello spettro non è una
condizione rara che sembrino ombre nel “normale”.
Tutti gli studi sono d’accordo che la sindrome di
Asperger è molto più comune nei maschi che nelle femmine. Le ragioni sono
sconosciute. L’AS è giustamente comunemente associata con altri tipi di
diagnosi, di nuovo per ragioni sconosciute, che includono: tic come il disturbo
di Tourette, problemi di attenzione e disturbi dell’umore come la depressione
e l’ansietà. In alcuni casi c’è una chiara componente genetica, con un
genitore (molto spesso il padre), che mostra il quadro completo dell’AS o
almeno alcuni tratti associati con l’AS; fattori genetici sembrano essere più
comuni nell’AS paragonato al più classico autismo. I tratti temperamentali
che comprendono interessi intensi e limitati, stile compulsivo o rigido e
goffaggine o timidezza sembrano essere molto comuni, da soli o in combinazione,
nei parenti dei bambini AS. Qualche volta ci sarebbe una storia familiare di
autismo nei parenti che rafforza l’impressione che AS e autismo abbiano
qualche volta condizioni correlate. Altri studi hanno dimostrato un alto tasso
di depressione, sia bipolare sia unipolare, nei parenti dei bambini con AS,
suggerendo un collegamento genetico in almeno alcuni casi. Sembra per l’AS,
come per l’autismo, che il quadro clinico che si osserva è probabilmente
influenzato da molti fattori, includendo quelli genetici, così che non c’è
in molti casi una singola causa identificabile.
Definizione
Il
nuovo criterio DSM-4 per la diagnosi di AS, con linguaggio estratto dai criteri
diagnostici per l’autismo, include la presenza di:
·
Danni qualitativi nell’interazione sociale che coinvolgono
alcune o tutte le seguenti cose: danno nell’uso dei comportamenti non-verbali
che regolano l’interazione sociale, mancanza, appropriata all’età, dello
sviluppo di relazioni paritarie, difetto di interesse spontaneo nel partecipare
ad esperienze con altri e difetto di reciprocità sociale o emozionale.
·
Modelli di comportamento, interessi e attività ristretti e
stereotipati che coinvolgono: coinvolgimento in uno o più modelli di interesse
stereotipati e ristretti, aderenza inflessibile a specifiche routine non
funzionali o rituali, manierismi motori stereotipati o ripetitivi, interesse in
parti di oggetti.
Questi comportamenti devono essere
tali da interferire in modo significativo con le aree di funzionamento sociale
od altre aree. Inoltre non ci devono essere ritardi significativi associati sia
alle funzioni cognitive generali, auto-soccorso/capacità adattative,
ambientale, sia allo sviluppo complessivo del linguaggio.
Christopher Gilberg, un medico svedese che ha studiato
estesamente l’AS, ha proposto sei criteri per la diagnosi, elaborati sulla
base dell’insieme dei criteri del DSM-4. I suoi sei criteri unificano le
tendenze di questi bambini, e includono:
·
Danno sociale con estremo egocentrismo, che può comprendere:
o
Inabilità ad interagire con i coetanei,
o
Difetto del desiderio di interagire con i coetanei
o
Cattiva comprensione dei segnali sociali
o
Risposte sociali ed emozionali inappropriate
·
Limitati interessi e occupazioni, che includono:
o
Maggiore memoria che comprensione del significato
o
Relativa esclusione di altri interessi
o
Aderenza ripetitiva
·
Routine ripetitive o rituali, che possono essere:
o
Imposte a sé stesso, o
o
Imposte ad altri
·
Peculiarità di parola e linguaggio, come:
o
Possibile ritardo nello sviluppo iniziale ma non
consistentemente visibile,
o
Linguaggio espressivo superficialmente perfetto
o
Prosodia scompagnata, caratteristiche di voce peculiari,
o
Difficoltà nella comprensione che includono la cattiva o
letterale interpretazione di significati impliciti.
·
Problemi nella comunicazione non-verbale, come:
o
Limitato uso della gestualità
o
Linguaggio del corpo impacciato
o
Espressioni facciali limitate o inappropriate
o
Peculiarità dello sguardo fisso “duro”
o
Difficoltà nel regolare la prossimità fisica
·
Impaccio motorio
o
Può non fare necessariamente parte del quadro in tutti i
casi.
Fisionomia
Clinica
La maggior parte dei tratti della sindrome di Asperger
e le caratteristiche che fanno questo bambino così unico e affascinante, sono
rappresentate dalla loro peculiare, idiosincratica area di “speciali
interessi”. In contrasto con il più tipico autismo, dove gli interessi sono
più facilmente oggetti o parti di oggetti, nell’AS gli interessi appaiono
molto spesso in specifiche aree intellettuali. Spesso, quando essi entrano a
scuola, o anche prima, questi bambini mostrano un interesse ossessivo in un area
come la matematica, aspetti della scienza, lettura (alcuni hanno una storia di
iperlessia, imparano a leggere in età precoce) o alcuni aspetti della storia o
della geografia, hanno il bisogno di imparare ogni cosa possibile su quel
soggetto e tendono ad indugiare su questo nelle conversazioni e nel gioco
libero. Ho visto un certop numero di bambini con AS che si focalizzano su mappe,
tempo, astronomia, vari tipi di macchinari, o aspetti di auto, treni, piante o
razzi.
E’ interessante come, tornando alla lontana
descrizione originale di Asperger del 1944, l’area del trasporto sembra avere
un fascino comune particolare (egli descrive bambini che memorizzano le linee
del tram a Vienna sino all’ultima fermata). Molti bambini con AS, minori di
tre anni, sembrano essere insolitamente consapevoli di cose come le strade
percorse nei viaggi in auto. Qualche volta le aree di fascino rappresentano
esagerazioni di interessi comuni nei bambini nella nostra cultura, come le
tartarughe Ninja, i Power Rangers, i dinosauri, ecc. In molti bambini le aree di
interesse speciale cambieranno nel tempo, con una preoccupazione sostituita da
un’altra. In alcuni bambini, comunque, l’interesse può persistere
nell’adulto e ci sono molti casi in cui ciò che affascinava nell’infanzia
ha formato la base per una carriera adulta, incluso un buon numero di professori
universitari.
L’altra maggiore caratteristica dell’AS
è il difetto di socializzazione, e, anche questo, tende ad essere in
qualche modo diverso da quello che si vede nel tipico autismo. Sebbene i bambini
con AS vivano, come è frequentemente noto agli insegnanti ed ai genitori, in
qualche modo “nel loro mondo” e preoccupati della loro agenda, sono
raramente soli come i bambini autistici. Infatti molti bambini con AS, non
appena entrano nell’età scolastica, esprimono il desiderio di socialità e di
avere amici. Sono spesso molto frustrati e delusi dalle loro difficoltà
sociali. Il loro problema non è un difetto di interazione o di interesse quanto
un difetto di efficacia nell’interazione. Essi sembrano avere difficoltà nel
comprendere come “si creano connessioni” sociali. Gilberg ha descritto ciò
come un “disturbo di empatia” la incapacità di
“leggere” effettivamente le necessità e le prospettive degli altri e
rispondere appropriatamente. Di conseguenza, i bambini con AS tendono a
travisare le situazioni sociali e le loro interazioni e risposte sono
frequentemente viste dagli altri come “strane”.
Sebbene le capacità di linguaggio “normale” siano
una caratteristica che distingue l’AS dalle altre forme di autismo e PDD, ci
sono usualmente alcune differenze osservabili su come il bambino con AS usa il
linguaggio. La capacità di ripetere
è la più forte, alcune volte molto forte. La prosodia – quell’aspetto del
linguaggio parlato che comprende il volume della voce, l’intonazione,
l’inflessione, l’andamento ecc – è frequentemente non usuale. Qualche
volta il suono del linguaggio eccessivamente formale o pedante, idiomi e
dialetto sono spesso non usati o sono mal usati e le cose sono spesso fatte
troppo letteralmente. La comprensione del linguaggio tende verso il concreto,
con problemi crescenti che spesso sorgono non appena il linguaggio diventa più
astratto nei gradi superiori. Abilità di linguaggio pragmatico o
conversazionale spesso sono scarse a causa di problemi con “attendere il
proprio turno”, una tendenza a rivoltare il discorso nelle aree di speciale
interesse, o la difficoltà a sostenere il “botta e risposta” della
conversazione. Molti bambini con AS hanno difficoltà con l’umorismo, tendono
a non “recepire” scherzi o battute o a sbagliare i tempi; questo è dovuto
al fatto che solo pochi mostrano interesse all’umorismo ed agli scherzi,
particolarmente cose come i bisticci ed i giochi di parole. La comune credenza
che il bambino con disturbo pervasivo dello sviluppo sia privo di umorismo è
frequentemente sbagliata. Alcuni bambini con AS tendono ad essere iperverbali,
non capendo che questo interferisce nelle loro relazioni con gli altri e li
estromette.
Quando si esamina la storia del linguaggio iniziale di
un bambino con AS non c’è un singolo modello: alcuni di loro hanno una
normale od anche precoce acquisizione di “pietre miliari”, mentre altri
hanno un difetto chiaro precoce della parola con rapido raggiungimento di un
linguaggio più normale all’ingresso nella scuola, Per un bambino sotto i tre
anni, in cui il linguaggio non sia entrato nel normale campo, le differenze di
diagnosi tra AS e lieve autismo possono essere difficili al punto che solo il
tempo può chiarire la diagnosi. Frequentemente, inoltre, particolarmente
durante i primi anni, le capacità del linguaggio associato, simili a quelle
dell’autismo, possono essere viste come aspetti perseverativi o ripetitivi del
linguaggio o uso di frasi fatte o estratte da precedenti materiali uditi.
La
sindrome di Asperger durante la vita
Nell’originale documento del 1944 che raffigura il
bambino che più tardi sarà definito sotto il suo nome, Hans Asperger riconosce
che sebbene i sintomi e i problemi cambino nel tempo, il problema complessivo è
raramente ingrandito. Egli scrisse che “nel corso dello sviluppo”, alcune
caratteristiche predominano o recedono, così che i problemi presentano
variazioni considerevoli. Tuttavia, gli aspetti essenziali del problema
rimangono invariati. Nel bambino piccolo ci sono le difficoltà
nell’apprendimento di semplici capacità pratiche e adattamento sociale.
Queste difficoltà emergono dallo
stesso disturbo che nell’età scolastica causa problemi di apprendimento e di
condotta, nell’adolescenza problemi di lavoro ed esecuzione, e nell’adulto
conflitti sociali e maritali. D’altra parte, non c’è dubbio che i bambini
con AS hanno generalmente problemi minori, ad ogni età, paragonati a quelli con
altre forme di autismo o PDD, e la loro prognosi definitiva è certamente
migliore. Infatti, una delle più importanti ragioni che distinguono l’AS da
altre forme di autismo è la considerevolmente più lieve origine naturale.
Il bambino prescolare.
Come è stato notato, non c’è un quadro di presentazione singolo,
uniforme della sindrome di Asperger nei primi 3-4 anni. Il quadro iniziale può
essere difficile da distinguere dal più tipico autismo, suggerendo che quando
viene valutato un bambino con autismo e apparente normale intelligenza, dovrebbe
essere mantenuta la possibilità che lui/lei possa eventualmente avere un quadro
più compatibile con una diagnosi di Asperger. Altri bambini possono avere
difetti di linguaggio iniziali con rapido “rientro” tra i tre e cinque anni.
Infine, alcuni di questi bambini, in particolare i più vivaci, possono non
avere evidenza di difetti di sviluppo iniziali eccetto, forse, alcuni impacci motori.
Nella maggior parte dei casi, comunque, se si guarda solo ai bambini di età
compresa tra tre e cinque anni, si possono trovare indizi per la diagnosi, e in
molti casi una valutazione esauriente a quell’età può almeno puntare ad una
diagnosi nell’ambito dello spettro PDD/Autismo. Sebbene questi bambini possano
relazionarsi quasi normalmente con l’area familiare, i problemi sono spesso
visti quando entrano nell’area prescolare. Questo può comprendere: una
tendenza ad evitare le interazioni sociali spontanee od a mostrare capacità
molto deboli nelle interazioni, problemi nel sostenere semplici conversazioni od
una tendenza ad essere perseverante e ripetitivo nella conversazione, risposte
verbali scompagnate, preferenza per un insieme di abitudini e difficoltà con i
cambiamenti, difficoltà nel regolare le risposte sociali/emozionali
coinvolgenti collera, aggressività o eccessiva ansietà, iperattività, sembrar
vivere “nel proprio mondo” e la tendenza a focalizzare su particolari
oggetti o soggetti. Certamente, questa lista è molto simile alla lista dei
sintomi iniziali dell’autismo o PDD, Paragonando questi bambini, comunque, il
bambino con AS ha più facilità di suscitare qualche interesse sociale negli
adulti e negli altri bambini, avrà minori anormalità del linguaggio e nel
discorso conversazionale e può non sembrare così “diverso” dagli altri
bambini. Possono essere presenti aree di particolari abilità, come
riconoscimento di lettere e numeri, memorizzazione meccanica di vari fatti, ecc.
Scuola elementare: Il bambino con AS entrerà
frequentemente nella scuola materna senza essere stato adeguatamente
diagnosticato. In alcuni casi, ci saranno state preoccupazioni comportamentali (iperattività,
poca attenzione, aggressività, scoppi d’ira) negli anni prescolari. Ci può
essere preoccupazione circa l’”immaturità” delle capacità sociali e
delle interazioni tra coetanei, il bambino può anche essere visto come qualcosa
di inusuale. Se questi problemi sono più gravi, può essere suggerita una
speciale educazione, ma probabilmente la maggior parte dei bambini con AS entra
nei corsi normali. Spesso il progresso scolastico nei gradi iniziali è
un’area di relativa forza; per esempio, ripetere ciò che si è letto è
usualmente fatto bene, le capacità di calcolo possono essere similmente forti,
sebbene le capacità di scrittura siano spesso considerevolmente deboli.
L’insegnante rimarrà probabilmente colpita dalle aree di interesse
“ossessivo” del bambino, da lui spesso introdotte in classe. Molti bambini
con AS mostreranno qualche interesse sociale per gli altri bambini, sebbene
possa essere ridotto, ma facilmente mostreranno carenze nel fare e mantenere
amicizie. Possono mostrare particolare interesse ad uno o a pochi bambini
attorno a loro, ma usualmente la profondità delle loro interazioni sarà
relativamente superficiale. D’altro canto, un buon numero di bambini con AS si
presentano gradevoli e “graziosi” , particolarmente quando interagiscono con
gli adulti. Il difetto sociale, quando non è grave, può essere apprezzato da
molti osservatori.
Il percorso attraverso la scuola elementare può
variare considerevolmente da bambino a bambino e i problemi possono sorgere
ovunque dal più lieve e facilmente gestibile al più grave e intrattabile,
dipendentemente da fattori quali il livello di intelligenza del bambino, l’appropriatezza
del trattamento a scuola e della famiglia a casa, lo stile del temperamento del
bambino e la presenza o assenza di complicazioni come iperattività/problemi di
attenzione, ansietà, problemi di apprendimento, ecc.
I
gradi superiori. Non appena il bambino con AS entra nella scuola media e
superiore, le maggiori aree di difficoltà continuano ad essere quelle legate
alla socializzazione ed alle regole comportamentali. In modo paradossale, poiché
i bambini con AS sono frequentemente gestiti nei corsi ordinari, e poiché i
loro specifici problemi di sviluppo possono essere facilmente trascurati
(specialmente se sono brillanti e non attuano troppe “stranezze”) spesso
sono mal interpretati, a questa età, sia dagli insegnati che dagli altri
studenti. Nel livello secondario, gli insegnanti hanno spesso minori opportunità
di conoscere bene un bambino e problemi con il comportamento o le abitudini di
studio/lavoro possono essere erroneamente attribuite a problemi emozionali o
motivazionali. In alcuni ambienti, particolarmente meno familiari, o meno
strutturati di altri, come bar, corsi di educazione fisica o sale giochi, il
bambino può trovare maggiori conflitti con gli insegnanti o gli studenti che
non hanno familiarità con il suo stile di sviluppo e di interazione. Questo può
qualche volta condurre a più serie fiammate comportamentali. Può essere fatta
pressione sul bambino con piccole
cose fino a che egli non reagisca in maniera drammaticamente inappropriata.
Nella scuola media, quando le pressioni alla conformità sono maggiori e la
tolleranza alle differenze minori, il bambino con AS può essere estromesso, non
compreso o tormentato e perseguitato. Volendo farsi degli amici e provandoci, ma
incapace a ciò, può ritirarsi anche di più o il suo comportamento può
divenire maggiormente problematico sotto forma di ribellioni e non-cooperazione.
Alcuni gradi di depressione non
sono rari come complicazione. Se non ci sono significative carenze di
apprendimento, il risultato scolastico può continuare ad essere buono, in
particolare in quelle aree di particolare interesse; spesso, comunque, ci sarà
una tendenza sottile a mal interpretare informazioni, particolarmente del
linguaggio astratto o figurativo/idiomatico. Difficoltà di apprendimento sono
frequenti e possono essere presenti difficoltà di attenzione e organizzazione.
Fortunatamente, nei gradi superiori della scuola, la
tolleranza tra coetanei per le diversità e le eccentricità individuali spesso
cresce. Se un bambino va bene a scuola, ottiene rispetto da parte degli altri
studenti. Alcuni studenti con AS possono passare socialmente come
“secchioni”, un gruppo a cui loro attualmente assomigliano in molti modi e
che possono sovrapporsi con AS. L’adolescente AS può fare amicizia con altri
studenti che condividono i suoi interessi attraverso mezzi come il computer o
club matematici, spazi scientifici, club di Star Trek, ecc. Con un po’ di
fortuna e una gestione appropriata, molti di questi studenti avranno un
considerevole sviluppo copiando capacità, “gratificazione sociale”, e
capacità generali ad “accedere” più facilmente in questa età,
facilitandosi la vita.
Crescita del bambino Asperger.
E’ importante notare che abbiamo limitate informazioni concrete sugli
eventuali risultati della maggior parte dei bambini con AS. Solo recentemente
l’AS stesso è stato distinto dal più tipico autismo ed i casi più lievi non
sono generalmente riconosciuti. Non di meno, i dati disponibili suggeriscono
che, paragonato ad altre forme di autismo/PDD, il bambino con AS ha maggiore
facilità di diventare un adulto con funzioni indipendenti in termini di
impiego, matrimonio, famiglia, ecc.
Una delle cose più interessanti, e facile sorgente di
dati sulla crescita, diventa indirettamente l’osservazione di quei genitori o
familiari del bambino con AS, che appaiono essi stessi avere l’AS. Da queste
osservazioni è chiaro che l’AS non preclude il potenziale di una vita adulta
“normale”. Comunemente, questi adulti graviteranno su un lavoro o una
professione relativa alle proprie aree di specifico interesse, qualche volta
diventando molto esperti. Un certo numero
di studenti brillanti con AS sono capaci di completare con successo le superiori
ed anche le scuole universitarie. Non di meno, in molti casi continueranno a
dimostrare, almeno in qualche grado, sottili differenze nelle interazioni
sociali. Possono essere rifiutati nelle domande di matrimonio, nei contatti
sociali ed emozionali, sebbene conosciamo molti che sono sposati. La loro
rigidità di stile e la prospettiva idiosincratica del mondo possono rendere
difficili le interazioni sia dentro che fuori la famiglia. C’è anche il
rischio di problemi d’umore come depressione e ansietà, facilmente molti
cercano la loro strada con l’aiuto di psichiatri od altri assistenti sanitari
dove, Gilberg suggerisce, la vera natura dell’origine dei loro problemi può
essere non riconosciuta o mal diagnosticata.
Infatti, Gilberg ha stimato che forse il 30-50% di
tutti gli adulti con AS non sono stati mai valutati o correttamente
diagnosticati. Questi “Asperger normali” sono visti dagli altri come “un
po’ diversi” o eccentrici o
ricevono altri diagnosi psichiatriche. Ho incontrato degli individui che credo
ricadano in questa categoria e ho concluso che molti di loro sono stati capaci
di utilizzare le loro altre capacità, spesso con il supporto di chi li amava,
per raggiungere quello che considero un buon livello di funzionalità,
personalità e professionalità. E’ stato suggerito che alcuni di questi
individui con AS, con alte funzionalità e intelligenza, rappresentino una
risorsa unica per la società, avendo una mentalità singolare e impegnando il
loro interesse per far avanzare le nostre conoscenze in varie aree della
scienza, della matematica, ecc.
Riflessioni
sulla gestione nella scuola
Il principale punto di partenza per aiutare uno
studente con la sindrome di Asperger ad andare bene a scuola è per il personale
(tutti coloro che vengono a contatto con il bambino) il quale dovrà realizzare
che il bambino ha un disturbo dello sviluppo che lo porta a comportarsi ed a
rispondere in modo diverso dagli altri studenti. Molto spesso, i comportamenti,
in questi bambini, sono interpretati come “emozionali” o “manipolativi”
o, in altri termini, ci si dimentica che rispondono in modo differente al mondo
ed ai suoi stimoli. Ne segue che il personale scolatico deve attentamente
individuare il proprio approccio per ciascuno di questi bambini; non lavorerà
trattandoli allo stesso modo degli altri studenti. Asperger stesso realizza
l’importanza centrale del lavoro stesso di “maestro” con questo bambino.
Nel 1944 egli scrive “questo bambino spesso mostra una sorprendente sensitività
alla personalità dell’insegnante …possono essere giudicati, ma solo da
quelli che danno loro vera comprensione e affetto, persone che mostrano
gentilezza verso di loro e, certo, umorismo ..La soggezione emozionale
all’insegnante influenza involontariamente e incosciamente l’umore
e il comportamento del bambino”:
Sebbene sia facile
che molti bambini con AS possano essere gestiti in una classe regolare, spesso
hanno necessità di alcuni servizi educativi di supporto. Se sono presenti
problemi di apprendimento, possono essere di aiuto spazi attrezzati o istruttori
per fornire spiegazioni individualizzate e riesame. Possono non essere necessari
supporti diretti al linguaggio, ma a scuola può essere utile un terapista del
linguaggio come consulente del personale con riferimento a come indirizzare i
problemi in aree come il linguaggio pragmatico. Se la goffaggine motoria è
significativa, come succede spesso, può essere di aiuto la scuola “Terapisti
Occupazionali”. Il consulente della scuola o l’assistente sociale può
fornire formazione diretta sulle capacità sociali ed anche un supporto generale
emotivo. Infine, pochi bambini, con alta necessità di gestione, possono
beneficiare da un’assistenza in classe a loro assegnata. D’altro canto,
alcuni dei bambini con le maggiori funzionalità e quelli con AS più lieve,
sono capaci di adattarsi e sono gestibili con piccoli servizi di supporto in
classe, se il corpo insegnante è comprensivo, tollerante e flessibile.
Ci sono principi generali di gestione scolastica per
la maggior parte dei bambini con PDD di ogni grado che possono applicarsi all’AS,
come:
·
Le abitudini della classe devono essere mantenute il più
possibile consistenti, strutturate e prevedibili. I bambini con AS spesso non
amano le sorprese. Devono essere preparati prima, quando possibile, ai
cambiamenti e alle transizioni, incluse le interruzioni per gli scrutini, i
giorni di vacanza, ecc.
·
Le regole devono essere applicate attentamente. Molti di
questi bambini possono essere estremamente rigidi e seguire le “regole”
quasi letteralmente. Pur se sono di aiuto regole chiaramente espresse e linee
guida, preferibilmente scritte per lo studente, devono essere applicate con un
po’ di flessibilità. Le regole non devono essere automaticamente esattamente
le stesse per il bambino con AS e per il resto degli studenti - le loro necessità e capacità a conformarsi sono diverse.
·
Il personale deve favorire pienamente le aree di speciale
interesse del bambino quando insegna. Il bambino imparerà meglio e mostrerà
maggiore motivazione e attenzione quando un’area di suo personale interesse è
in programma. Gli insegnanti possono creativamente collegare gli interessi del
bambino al processo di insegnamento. Si può anche utilizzare l’introduzione
degli interessi speciali come ricompensa al completamento con successo di altri
lavori o l’aderenza a regole o aspettative comportamentali.
·
La maggior parte degli studenti con AS risponde bene
all’uso di visualizzazioni: schedulazioni, grafici, liste, immagini, ecc. Cosa
che rende molto felici anche altri bambini con PDD e autismo.
·
In generale, provare a mantenere l’insegnamento
opportunamente concreto. Evitare il linguaggio che può essere mal interpretato
dal bambino con AS, come il sarcasmo, discorsi figurativi confusi, idiomi, ecc.
Lavorare per abbattere e semplificare molti linguaggi e concetti astratti.
·
L’insegnamento didattico esplicito di strategie
può essere di vero aiuto, per assistere il bambino a conquistare
maestria nelle aree delle “funzioni esecutive” come capacità di
organizzazione e di studio.
·
Assicurare che il personale educativo non scolastico, come
insegnanti di educazione fisica, autisti del bus, controllori di mensa,
bibliotecari, ecc. abbia familiarità con lo stile e le necessità del bambino e
gli sia stato fornita adeguata informazione negli approcci. Quegli ambienti meno
strutturati dove le abitudini e le aspettative sono meno chiare tendono ad
essere difficoltosi per il bambino con AS.
·
Cercare di evitare affermazioni di potere. Questi bambini
spesso non capiscono rigide dimostrazioni di autorità o collera e diventeranno
essi stessi più rigidi e ostinati se affrontati forzatamente. Il loro
comportamento può diventare rapidamente fuori controllo e a quel punto è
spesso meglio per la persona retrocedere e lasciar scemare le cose. È sempre
preferibile, quando possibile, azioni che aiutino il confronto attraverso la
calma, la negoziazione, la presentazione di scelte o diversivi
dell’attenzione.
Una maggiore area, per concepire come il bambino si
muove nella scuola, è la promozione di appropriate interazioni sociali che
aiuti il bambino a migliorare la socialità. Educazione formale alle capacità
sociali può aver posto sia in classe sia in ambienti più individualizzati. Gli
approcci che hanno avuto maggior successo utilizzano modellazione diretta e
gioco di ruolo a livello concreto
(come nel curriculum Skillstreaming). Attraverso la ricerca e
l’esercizio di come si manovrano le varie situazioni sociali, il bambino può
imparare a generalizzare le capacità agli ambienti reali. È spesso utile usare
un approccio di coppia dove il bambino è abbinato ad un altro studente per
eseguire simili incontri strutturati. L’uso di un “sistema di coppia” può
essere molto utile poiché questo bambino si relazione meglio 1-1. L’attenta
selezione di un coetaneo non Asperger per il bambino può essere uno strumento
per aiutare a costruire le capacità sociali, particolarmente nei livelli
superiori, e proteggere il bambino dalla noia sia dentro che fuori la classe,
poiché è una delle maggiori cause di ansietà per gli altri bambini con AS.
Devono essere fatti sforzi per aiutare gli altri studenti ad una migliore
comprensione del bambino con AS, in maniera da promuovere la tolleranza e
l’accettazione. Gli insegnanti possono avvantaggiarsi delle forti capacità
scolastiche che hanno molti bambini con Asperger per aiutarli a guadagnare
l’accettazione da parte dei coetanei. È di molto aiuto dare l’opportunità
al bambino AS di aiutare qualche volta altri bambini.
Sebbene molti bambini con AS siano gestiti senza
medicinali ed i medicinali non “curino” nessuno dei sintomi di fondo, ci
sono specifiche situazioni in cui le medicine possono occasionalmente essere
utili. Gli insegnanti devono essere attenti ai potenziali problemi d’umore
come ansietà o depressione, particolarmente nei bambini con AS più grandi.
Cure con un antidepressivo (per es. imipramina o uno dei nuovi
seretonergici come la fluoxetina) possono essere indicate se i problemi
di umore interferiscono in modo significativo con le funzioni. Alcuni bambini
con sintomi compulsivi significativi hanno comportamenti ritualistici e possono
essere aiutati con gli stessi serotonergici o clomipramina. Problemi con
l’attenzione a scuola, che sono visti in certi bambini, possono essere qualche
volta aiutati con medicinali stimolanti come methylphenidate o dextroamphetamine,
nello stesso modo in cui sono usati per trattare il Disturbo di carenza di
attenzione. Occasionalmente, possono essere necessarie medicine per indirizzare
problemi più seri di comportamento che non hanno risposto a interventi non
medicamentali. La clonodina è un medicinale che è stato provato
con successo in tali situazioni è ci sono altre scelte se necessario.
Facendo attenzione a mettere un insegnante comprensivo
ed a programmare la gestione a scuola, è di aiuto per il personale e i genitori
lavorare insieme, poiché i genitori spesso hanno più familiarietà su come ha
lavorato nel passato un dato bambino. È anche saggio mettere i maggiori
dettagli possibili nel Piano Educativo Individuale affinché i progressi possano
essere monitorati ed estrapolati di anno in anno. Infine, immaginando tali
piani, può essere qualche volta di aiuto avere l’aiuto di consulenti
familiari esterni che gestiscono il bambino con la sindrome di Asperger e altre
forme di PDD, come consulenti sul comportamento, psicologhi, o medici. In casi
complessi è sempre saggio orientarsi su un gruppo di lavoro.