6) RIFLESSIONI SULL'ESPERIENZA

Riflessioni

Modifiche dell’esperienza ??? suggeriamo di togliere questo titolo
Inizialmente i laboratori avevano la funzione di abituare gli alunni ad uscire dalle classi per svolgere attività di recupero degli apprendimenti di matematica e italiano
A fine anno scolastico 2001 – 2002, dopo aver valutato i risultati degli apprendimenti degli allievi che frequentavano i gruppi di recupero, le insegnanti si sono accorte che non erano stati compiuti molti passi avanti. Perché?
· Perché l’attività di recupero di un’ora alla settimana non risultava proficua e significativa e non era possibile effettuarla per più ore
· I bambini con difficoltà negli apprendimenti anche con una stimolazione maggiore non recuperavano le lacune
Si è pensato che il problema non fosse di apprendimento in sé e per sé ma che a monte ci fossero altri fattori che influenzavano l’atteggiamento dell’alunno nei confronti degli studi.
A conferma di ciò erano i risultati raggiunti nei gruppi di recupero ai quali partecipavano i bambini stranieri, tali allievi erano molto motivati ad apprendere la lingua italiana ed a studiare individualmente per recuperare le lacune e i loro risultati erano positivi.
Si è quindi scelto di puntare sull’aspetto della motivazione stimolando in particolare tutte le potenzialità degli alunni anche quelle che difficilmente trovavano spazio nelle attività curricolari.
I bambini che hanno scarsi risultati negli apprendimenti, nel contesto dei laboratori hanno avuto la possibilità di veder realizzati i loro lavori senza sentirsi valutati rispetto al loro prodotto scolastico. Che tipo di ricaduta (comportamentale e/o sul versante degli apprendimenti) c’è stata nell’attività quotidiana in classe? C’è stata qualche modifica di ruolo e/o di relazione? è stato osservato un cambiamento e livello di motivazione, impegno, di responsabilizzazione (attraverso il tutoraggio dei più grandi verso i piccoli)...

Dopo due anni di esperienza le insegnanti ritengono che questo progetto sia molto valido poichè
- è rivolto ai bambini di tutta la scuola
- propone attività eseguibili sia da alunni di sei anni sia di dieci
- offre attività scolastiche diverse da quelle svolte in aula
- permette ai bambini con disagio scolastico di “vivere” la scuola in modo attivo sperimentando situazioni di “star bene a scuola”
- permette al bambino di mettere in atto tutte le abilità per raggiungere uno scopo comune
- fa conoscere le insegnanti della scuola a tutti gli alunni, che potrebbero essere in altri momenti le loro insegnanti (supplenze, gruppi di recupero, attività comuni a tutti ….)
- la collaborazione fra le insegnanti ha consolidato la capacità di lavorare per lo stesso scopo e potrà essere una premessa per l’attuazione di progetti futuri.
- L’entusiasmo di un gruppo consistente di insegnanti ha trascinato le meno convinte
- L’entusiasmo dei bambini ha stimolato le insegnanti incerte sull’opportunità della prosecuzione del progetto

“Ipotesi di modifica per l’a.s. 2003/04”
Alcune riflessioni finali sul progetto hanno suggerito dei cambiamenti per l’anno scolastico 2003 – 2004:
· Vi è una certa stanchezza da parte di chi? nel dover ripetere per otto volte il medesimo laboratorio e quindi si è proposto di ridurre a quattro il numero dei laboratori in questo caso come funzionerebbero i laboratori?
· Il notevole carico di lavoro aggiuntivo potrà essere snellito progettando laboratori che richiedano una ridotta preparazione di materiali
· Le difficoltà rilevate nella fase di valutazione hanno evidenziato la necessità di rivolgersi ad un esperto che possa monitorare con sistematicità l’esperienza ampliare? Chi? Che cosa chiedere?...
Nell’incontro era stato anche detto che, man mano che passava il tempo, diminuiva la curiosità dei bambini perché i compagni di classe li informavano sulle attività svolte. Da una parte questo dimostra anche l’entusiasmo dei bambini, che vogliono condividere un’esperienza piacevole, e dall’altro quanto l’elemento di novità influisca sulle aspettative e la motivazione.