|
Indice degli argomenti
|
1. Introduzione
2. Finalità del corso
3. Pubblicizzazione dell'iniziativa progettuale
4. Selezione e orientamento dei candidati
5. Progetto formativo: sede, struttura modulare ed articolazione
del monte - ore
6. Il gruppo allievi
7. I docenti del corso di formazione
8. Progetto "Vita Indipendente: una buona prassi" struttura
ed articolazione del monte - ore
9. Il viaggio in Svezia
10. Riassunto dei principali risultati acquisiti
|
Conferenza stampa - Da sinistra,
Luciano Favretto (segretario UILDM), Roberto Bressanello (consigliere
UILDM), Gianfranco Bettin (prosindaco di Mestre), Heléna
Karnström, Carlo Bolpin (presidente AGFOL)
|
1. Introduzione
La qualità della vita delle persone deve essere considerato un bene primario
da perseguire. Per le persone disabili qualità della vita significa vivibilità
e fruibilità dell'ambiente di vita, quindi abbattimento delle barriere
architettoniche; significa integrazione sociale, quindi accesso al mondo
della scuola, del lavoro e della partecipazione. Tutto questo però non
è possibile nelle situazioni di grave disabilità se non vi è una adeguata
assistenza. Non è possibile pensare che questa ricada totalmente sulla
famiglia, né tantomeno che sia l'assistenza a dettare i ritmi di vita
della persona disabile.
2. Finalità del progetto
Sulla scia di alcune esperienze europee, e specificatamente di quella
svedese della Cooperativa STIL di Stoccolma, (partner), il progetto "Vita
indipendente: una buona prassi" si prefigge di sperimentare anche in Italia
l'autogestione dei servizi di assistenza alla persona. Attualmente tali
servizi (dove esistono!) sono organizzati e gestiti dalla amministrazioni
locali. Per i casi più gravi è previsto un contributo per l'assistenza
(indennità di accompagnamento) talmente esiguo da non superare le 1000
£ orarie!
L'assistenza pubblica però ha orari, mansionari, ritmi che non possono
coincidere con quelli della persona disabile per problemi di gestione.
L'operatore viene inviato senza poter stabilire la sua compatibilità con
la persona per cui deve lavorare.
Il progetto quindi si pone come obiettivo la formazione di 30 persone
disabili in grado di reperire autonomamente sul libero mercato del lavoro
degli operatori socio-assistenziali, formarli a personalizzare ed individualizzare
l'intervento secondo i personali bisogni ed esigenze.
3. Pubblicizzazione dell'iniziativa
progettuale
La fase di promozione della proposta formativa è stata condotta attraverso
n. 1 conferenza stampa presso la Sede municipale di Mestre - Ve, molteplici
comunicati stampa sui principali mass media locali, n. 2 lettere inviate
alle persone potenzialmente interessate, individuate attraverso gli indirizzari
UILDM e uffici pubblici (ULSS n. 10/12/13 - Regione Veneto -), tra coloro
che attualmente utilizzano il servizio di assistenza pubblica, o che sono
conosciuti ai servizi socio - sanitari o che per altri motivi si sono
rivolti ad essi. Altri nominativi sono stati contattati attraverso gli
uffici che forniscono ausili e attraverso il servizio comunale "Informa
Handicap" che raggiunge tutte le associazioni dei disabili presenti sul
territorio e alla quale si rivolgono gli stessi disabili o i loro familiari
per vari problematiche. Tutte queste azioni di pubblicizzazione contenevano
un riferimento al supporto comunitario. Sono state contattate complessivamente
circa 200 persone disabili.
4. Selezione e orientamento dei
candidati
I partecipanti al corso dovevano essere persone disabili fisiche con
invalidità riconosciuta al 100 % (quindi grave disabilità fisica).
Alcune persone contattate hanno aderito con difficoltà alla proposta,
sia per l'innovatività dell'esperienza sia per la mancanza di una maturazione
personale verso la piena autonomia della persona: in una situazione di
equilibrio precario della propria vita ogni cambiamento è visto come motivo
di turbamento e quindi rifiutato a priori. Alla prova di selezione ed
orientamento (svoltasi presso l'aula multifunzionale della UILDM Venezia),
si sono presentate 67 persone.
Si è raggiunto il numero previsto di partecipanti (30) attraverso un'opera
d'informazione e coinvolgimento, grazie ad una serie di colloqui personali
condotti dall'Assistente Sociale, Coordinatore del progetto, mirati a
rassicurare i disabili e i loro familiari sugli esiti del progetto.
5. Progetto formativo: sede, struttura
modulare ed articolazione del monte-ore
Il coordinamento, l'organizzazione e la gestione del corso, compresa
la scelta dei docenti, previa programmazione con UILDM, sono state affidate
ad AG.FO.L. a.r.l. (Agenzia Formazione Lavoro di Mestre-VE), leader nel
campo della formazione applicata ai servizi alla persona.
AG.FO.L. ha messo a disposizione per tale servizio un Coordinatore formativo
per un totale di 100 ore.
Il corso di formazione "Vita indipendente: una buona prassi" si è svolto
presso i locali messi a disposizione dalla UILDM in Via Orsini 11 a Marghera-VE.
I due incontri con i docenti svedesi della Coop. STIL (12 e 15 maggio
1998) si sono svolti presso la sala del Municipio di Mestre-VE, così da
rendere possibile la presentazione alla cittadinanza della loro esperienza
e per permettere anche ad altre realtà del territorio di intervenire (per
pubblicizzare l'evento è stata indetta una conferenza stampa).
Incontro con la cooperativa STIL
|
L'incontro del 19 giugno 1998 (Animazione "Progetto Vita Indipendente")
si è svolto nella piazza centrale di Mestre-VE, dove è stato allestito
un happening per rendere pubblica (sono stati coinvolte televisioni e
stampa locale) l'esperienza del gruppo di formazione e coinvolgere le
persone presenti sulle tematiche dell'integrazione delle persone disabili
e sulla loro autonomia (per pubblicizzare l'evento è stato redatto un
comunicato stampa).
Questa attività pubblica ha visto come prodotto finale la redazione e
la pubblicizzazione di un report di 45 pagg. dove evidente era il riferimento
al supporto comunitario.
Il corso di formazione ha avuto la durata di 100 ore, suddivise in 24
incontri (22 di 4 ore e 2 di 6 ore) con cadenza bisettimanale, il martedì
e il venerdì, dalle 14.30 alle 18.30.
La struttura era accessibile alle carrozzine e adeguata. Il trasporto
presso la sede del corso è stato garantito dalla UILDM con mezzi propri
e/o messi a disposizione da privati.
La metodologia didattica si è avvalsa di lezioni frontali, di lavori in
gruppo, di simulazioni e case-study applicando il metodo induttivo-attivo
(partendo cioè dai vissuti esperienziali dei corsisti). La valutazione
dei risultati del progetto formativo ha visto una verifica ex ante (questionario
d'ingresso), verifiche in itinere (prove orali sull'apprendimento e sull'assunzione
di ruolo), verifiche ex post (follow-up a 1, 2 3, 4 mesi dalla fine del
percorso formativo - colloqui -).
Il corso si è così strutturato:
Moduli
|
Contenuti
|
Introduzione al Progetto "Vita indipendente" (Dr.
Bressanello Roberto) |
- Cosa è il progetto vita indipendente
- Cosa avviene all'estero
- Come si struttura
|
Progettazione personale di "Vita indipendente" (Dr.
Bressanello Roberto) |
- Come reperire un assistente
- Come formarlo.
- Progetto personale di utilizzo delle 100 ore
|
Le barriere architettoniche (Arch. Maurizio Stefano)
|
- Nelle abitazioni private
- Nei luoghi pubblici
|
Aspetti legislativi (A.S. Giacobini Carletto) |
- Le leggi nazionali
- Le leggi regionali
- I diritti delle persone disabili
- Il reperimento delle informazioni
- Le risorse economiche per i disabili
|
Gli ausili ad alta tecnologia (Dr. Brusa Fabio) |
- Crearsi una autonomia nella propria abitazione
- Attraverso gli ausili tecnici
|
Aspetti psicologici (Dr. Cudin Gianpietro) |
- Il gruppo di lavoro
- Il mondo della disabilità
- Il rapporto con gli altri
- Il rapporto con i propri assistenti
|
La Cooperazione (Dr. Sanavio Giancarlo) |
- Come costituire e gestire una cooperativa
- Quale modalità per gestire un progetto "vita indipendente"
continuativo
|
Progettazione di una attività comune (Dr. Bressanello
Roberto) |
- Gruppo di lavoro per la realizzazione di una attività dei
disabili per creare opportunità lavorative
|
I servizi presenti sul territorio (A.S. Zamai Nadia) |
- Cosa, chi, dove, come, quando.
|
L'esperienza svedese: Coop. STIL (Avv. Bjorn Jideus) |
- L'esperienza svedese
- La nascita della cooperativa STIL
- La preparazione delle persone disabili al progetto "vita
indipendente
- Esperienze personali
|
I disabili e il telelavoro (Dr. Cogo Luigi) |
- Le opportunità offerte dall'informatica e da Internet per
i disabili
|
Animazione socio-culturale: persona e i di autonomia
(Pinna Guglielmo) |
- Il disabile deve riscoprire le sue aspirazioni liberandosi
dai bisogni contingenti
- Realizzazione di un libro sulle aspirazioni dei partecipanti
al progetto
- Presentazione alla cittadinanza della esperienza creativa
|
6. Il gruppo allievi
Il gruppo di partecipanti ha frequentato con assiduità ed interesse per
tutta la durata del corso (9,4% di assenza). Le presenze venivano rilevate
in un apposito registro, vidimato dalla UILDM.
Tutti i corsisti erano residenti in provincia di Venezia; la maggioranza
nel Comune di Venezia (ogni persona disabile veniva prelevata presso il
proprio domicilio e accompagnata alla sede del corso, mediate trasporti
con pulmini attrezzati - UILDM e privati -; erano costantemente presenti
operatori che fornivano l'adeguato supporto assistenziale).
L'orario individuato per gli incontri (14.30 - 18.30), la cadenza bisettimanale,
la garanzia dell'organizzazione del trasporto e la presenza presso la
sede del corso degli Operatori Addetti all'Assistenza - tutti in possesso
del Diploma regionale biennale di qualifica -, quale supporto socio-assistenziale
(servizio fornito dalla Coop. GEA a.r.l., partner fornitore del progetto),
hanno fatto sì che non si siano verificati particolari problemi di frequenza.
Gruppo corsisti
|
7. I Docenti del corso di formazione
Ci si è avvalsi di formatori e tecnici con esperienza sia rispetto alla
materia da trattare sia alla tipologia di allievi.
A questi sono stati aggiunti Esperti nazionali ed internazionali di "Vita
Indipendente".
L'individuazione e la scelta dei docenti è stata curata dalla UILDM assieme
a ad AG.FO.L. (individuazione di curricula autorevoli).
8. Progetto "Vita Indipendente: una buona prassi"
- struttura ed articolazione del monte - ore
Il coordinamento, l'organizzazione e la gestione dei progetti individuali,
sono stati a carico del Coordinatore di progetto (commissioni d'équipe
assieme al Coordinatore formativo e ad alcuni Docenti Esperti, in particolare
con il Dr. Bressanello Roberto, autore della pubblicazione "Vita Indipendente"):
le finalità, gli obiettivi e i risultati da raggiungere con tale attività,
sono stati negoziati con la singola persona disabile e coordinati con
gli operatori socio-assistenziali della Coop. Gea. A partire dal mese
di giugno, termine del percorso formativo e quindi a fronte dell'acquisizione
da parte dei corsisti delle conoscenze, abilità e capacità per poter esperire
"Vita Indipendente" in modo efficace ed autonomo, sono iniziati i progetti
individuali.
I progetti individuali, di cento ore per ciascuno dei partecipanti al
progetto (il corso si è rivolto a trenta persone portatrici di handicap,
per un monte ore totale di 2561 ore sulle 3000 previste dal progetto -
pari al 85% - a cause delle cattive condizioni atmosferiche territoriali
che hanno messo in difficoltà sia i trasporti che i movimenti delle persone
oltre ad indisposizioni personali e familiari di alcuni corsisti).
I progetti individuali hanno trovato esecuzione esclusiva e/o abbinata
(nei seguenti ambiti:
- assistenza personale, cura ed igiene del corpo (4 pari 14%), presso
il proprio domicilio, prevalentemente diurne e serali
- cura della casa (2 pari all'7%), prevalentemente diurne
- partecipazione ad attività di socializzazione - tornei di bridge,
gruppi amicali, teatro, cinema - (5 pari al 16%), prevalentemente pomeridiane
e serali
- turismo, gite (3 pari al 10%) -Lago d'Iseo, Roma, Sottomarina di
Chioggia
- tempo libero: passeggiate, sport (hockey per carrozzine elettriche),
avvenimenti culturali e di spettacolo, (16 pari al 53%), in città prevalentemente
pomeridiane e serali.
Tutti gli ambiti hanno visto un tempo medio di esecuzione pari a 3/4
ore, salvo il turismo e gite che hanno visto un disabile affiancato per
l'intera giornata (diurna e notturna).
Ogni persona disabile era affiancata da un Operatore socio-assistenziale
(solo in un caso la gravità del singolo ha reso necessaria la presenza
di due Operatori).
I mezzi di trasporto attrezzati sono stati messi a disposizione da UILDM
e privati.
Le attività sono durate dal mese di giugno al mese di ottobre '98 (prevalentemente
nei mesi di settembre ed ottobre).
Le presenze sono state rilevate tramite firme di convalida della persona
disabile, del coordinatore di progetto (UILDM) e del tutor aziendale (Coop.
Gea) su fogli mobili individuali, vidimati da UILDM.
Proprio per non ostacolare il libero movimento nelle decisioni ed attuazioni
dei progetti individuali, la singola persona disabile non doveva consegnare
alla UILDM il proprio foglio mobile giornalmente: è per questo motivo
che a fronte di una fatturazione mensile del servizio socio-assistenziale
veniva prodotto un'avviso di fattura su una stima di utilizzo medio. Questo
è stato un ulteriore motivo, oltre a quelli sopracitati, per cui ad ottobre
'98 non risultano occupate tutte le ore che il progetto aveva a disposizione.
Molti degli allievi sono riusciti ad individuare e a scegliere Operatori
anche al di fuori della rete parentale (sviluppando capacità decisionali
e di autonomia). Altri invece hanno preferito utilizzare operatori messi
a disposizione dalla Cooperativa coinvolta nel progetto.
Al termine di ogni progetto individuale, il disabile ha redatto un report
conclusivo sulle attività svolte, sui luoghi frequentati, sulle modalità
assistenziali utilizzate, sugli ostacoli e difficoltà incontrate e sui
potenziali futuri sviluppi di un tale innovativo servizio.
9. Il viaggio in Svezia
Stoccolma - Panorama
|
La trasferta e visita guidata in Svezia, a Stoccolma
presso la Coop. STILL e i servizi da lei offerti, è avvenuta dal
05 al 12 di ottobre '98; hanno preso parte 5 persone disabili, 5
accompagnatori e il Coordinatore del progetto. Il mezzo di trasporto
è stato l'aereo, da Venezia a Stoccolma e ritorno, via Amsterdam.
Il vitto e l'alloggio sono stati previsti in locali adeguatamente
attrezzati (non è stato comunque facile il reperimento di tali risorse).
|
E' avvenuto uno scambio reciproco molto proficuo di
materiali bibliografici e legislativi, attualmente in traduzione e
in fase di pubblicazione. Questo materiale è stato messo a disposizione
sul sito Internet di UILDM (http://space.tin.it/associazioni/massila/index.htm)
oltre ad essere stato spedito a tutte le Sezioni provinciali. E' stata
inoltre attivata un'azione di informazione e pubblicizzazione di tali
materiali presso gli Organismi pubblici (Comune di Venezia, Spinea,
Chioggia e altri, Regione Veneto). A tal proposito la Regione Veneto
nel legiferare in materia ha citato l'attuale esperienze progettuale
comunitaria (L.R. per l'attuazione degli interventi di cui alla L.
162/98). |
Stoccolma - Palazzo Reale
|
Stoccolma - Elisabetta incontra Jamie
Bolling (presidente STIL)
|
Le attività svolte, sono state caratterizzate da incontri
con le persone disabili che in Stoccolma utilizzano il servizio
di assistenza personale, da momenti di formazione sulle modalità
per divenire "manager" della loro assistenza, da studi su come reperire
le risorse economiche, come gestirle, come strutturare una nuova
e futura Cooperativa in Italia (prima esperienza nazionale).
Stoccolma - Delegazione Italiana
|
10. Riassunto dei principali risultati acquisiti
- Sviluppo da parte dei partecipanti al progetto di una maggiore autonomia
personale, propositiva e decisionale rispetto al servizio socio-assistenziale
- Consapevolezza maggiore del proprio ruolo e dei diritti da esercitare
rispetto ai servizi alla persona che le diverse istituzioni attualmente
offrono
- Pubblicizzazione delle attività formative (incontri pubblici e mass-media)
- Pubblicizzazione delle attività "Vita Indipendente" (incontri pubblici
e mass-media)
- Predisposizione di materiali divulgativi sulle principali linee progettuali
- Citazione del progetto e delle sue finalità ed obiettivi all'interno
di una Legge regionale (attuativa della Legge nazionale 162/98)
- Delibere da parte dell'Ente locale sull'iniziativa e sul progetto
di servizio alla persona caratterizzato da progettualità individualizzata
- Pubblicizzazione del progetto e dei suoi risultati su sito Internet
- Pubblicizzazione del progetto e dei suoi risultati su supporto cartaceo
- La frequenza ad un corso di formazione professionale del Fondo Sociale
Europeo, finalizzato alla costituzione di una Cooperativa di servizi
grafici ed editoriali, che permetterà ai futuri soci lavoratori di amministrarsi
e gestire il proprio servizio socio-assistenziale (come indicato dal
modello di riferimento preso dalla Cooperativa svedese STIL)
- Attivazione di moduli formativi su "Vita Indipendente" all'interno
dei percorsi professionalizzanti per le figure socio-assistenziali ed
educative
- Molti dei trenta partecipanti disabili sono divenuti tutor di stage
per attività di orientamento e formazione professionale in ambito di
servizi alla persona
- Un numero crescente di persone disabili che non prese parte al progetto
vorrebbe condividere la nostra esperienza e fruire del servizio di assistenza
personale
- Diminuzione del carico e dello stress da parte delle famiglie di
origine
- Tutti i partecipanti si sono riuniti in un gruppo di pressione nei
confronti degli Organismi pubblici perché vengano rispettati tutti i
diritti delle persone disabili, soprattutto quello di essere soggetti
autonomi e non passivi rispetto ai servizi ricevuti
Summary of main achievements
- Development of the project's partecipants greater personal proposition-
and decision- making authonomy in comparison with the social assistance
service.
- Greater awarenes of one's individual role and of the rights to exercise
regarding the personal services the different institutions provided
at present.
- Promotion of training activities (public meetings and mass-media)
- Promotion of the "Independent Living" activities (public meetings
and mass-media)
- Arrangement of the promotional material concerning the main planning
lines
- Introduction of the project, its purposes and aims in a Regional
Law (as referred to the 162/98 National Law)
- Local authority resolutions about the initiative and personal service
project characterized by a personalized planning capacities
- Diffusion of the project and its achievements on Internet
- Diffusion of the project and its achievements on print
- Attendance of a European Social Fund professional training course
aiming to create a cooperative of graphic and publishing services, which
will enable future working members to manage both funds and their own
social assistance service (as shown in the reference model taken from
the swedish cooperative STIL)
- Activation of training modules on "Independent Living" within vocational
courses for educational and social assistance operators
- Many of the thirty disabled partecipants have become stage tutors
in guidance activities and professional training regarding personal
services
- Increasing numbers of disabled people who didn't take part in the
project would like to share our experience and to enjoy personal assistance
services
- Relief of involvement and stress burden in the disabled people families
- All partecipants have joint in a pressure group to urge the public
institution so that all the rights of disabled people may the safeguarded
and most of all the rigth to be autonomous subjects instead of passive
one as to the services received.
|