In
questo ultimo passo affrontiamo il tema dell’ interattività.
In verità informazione ed interattività sono due aspetti che
andrebbero affrontati parallelamente, tuttavia li abbiamo affrontati separatamente
per questioni pratiche, ma non mancheranno riferimenti diretti a quanto detto
fin ora.
Infatti secondo noi informazione genera interazione.
La città del futuro, quella della Light Architecture, trasforma profondamente
il ruolo del cittadino, che da spettatore diventa attivo, dunque interattivo.
Questo aspetto, riteniamo non sia giunto ancora a maturazione nella realtà
in cui viviamo, ma di fatto rappresenta l’ obiettivo di chi si occupa
di architettura ed informazione.
Se la tendenza è quella di ragionare nei termini di una rete globale,
di una città di connessioni e comunicazione, dunque di una città
in cui sostanzialmente reale e virtuale sono due facce della stessa medaglia,
l’ interattività ne è la linfa vitale, non si può
prescindere da essa.
Il caso della Media Building ne è l’ emblema; rappresenta quel
delicato equilibrio che vi è tra realtà-virtualità e
tra informazione-interazione.
Marcos Novak, a proposito di questa fusione tra reale e virtuale, parla di
Trans-architettura, dove il termine trans sta per “andare oltre, al
di là”.
Dunque, secondo noi, questa spinta all’ andare oltre il reale ci restituisce
quel senso di profondità, quella sensazione di essere proiettati in
una dimensione non vera; si potrebbe parlare di spazio mentale, di pluridimensionalità.
Spazio e tempo, legati indissolubilmente, regolano questa “giostra”
di colori, informazioni, messaggi, pubblicità.
BIBLIOGRAFIA
-Derrick de Kerckhove, L' architettura dell' intelligenza, dalla collana "La rivoluzione Informatica a cura di Antonino Saggio
http://architettura.supereva.it/coffeebreak/20021105/index.htm
http://architettura.supereva.it/coffeebreak/20021223/index.htm