Salvatore Lombardo

- Pittore -

 

Recensioni

 

Salvatore Lombardo è  un pittore neo figurativo, in cui la dimensione plastica e cromatica riesce a essere a un tempo stesso figurativa ed espressionista come nella migliore tradizione siciliana. 

Il riferimento a Guttuso è quasi obbligatorio non perché se ne colgano risonanze di una semantica emotiva, piuttosto che accademica. 

C’è nella naturalezza cromatica dei volumi e delle prospettive quella capacità che soltanto l’intensa luce mediterranea filtrata dall’anima dell’artista riesce a fare del dipinto una realtà più reale della realtà stessa. 

Il ritratto di spalle di Giovanni Paolo II il grande è a mio giudizio un apice della maturità artistica di Salvatore che tocca qui una monumentalità che  il crocifisso di Manzù espresso sulla tela irradia su tutto il complesso figurativo.  

Salvatore Lombardo,  ormai affermato  artista siciliano trapiantato in Piemonte è anche un valoroso maresciallo dei carabinieri della terra dei santi. 

Quel luogo in cui la Provvidenza e il vento dello Spirito ha depositato figure immense del cristianesimo sociale come Don Bosco, Allamano, San Domenico Savio o Cardinal Massaia. Forse questo stesso Spirito lo ha afferrato durante la sua quotidiana attività di protettore dell’ordine e dei deboli guidandone la mano e il pennello in un’opera in cui la sua produzione tocca un sicuro acme di definitezza, forza  comunicatività e pienezza. 

Sarà comunque interessante seguire gli sviluppi del pur anagraficamente giovane seppur artisticamente maturo Salvatore per scoprire dove il vento dello Spirito ne trasporterà la mano, l’intelligenza, il cuore.

Alessandro Meluzzi

 

 

Attorno a me “vedo colline, colline, soltanto colline”, scriveva Cesare Pavese. Anche Salvatore Lombardo, nella sua vita ha visto colline, tante colline. Prima quelle di Villalba, un piccolo paese nel cuore della Sicilia, dove è cresciuto, la terra è riarsa dal sole e i contadini sono bruciati dalla fatica. Poi quelle meno aspre del Monferrato, dove Lombardo vive da anni, e la fatica, come sognava lo zio pavesiano de “I mari del sud”, è battuta dal trattore. Ma come Pavese, anche Lombardo sa che “al di là delle colline c’è il mare” e per lui il mare è il suo paese dell’anima, la sua capacità di trasfigurare (con il pennello o i materiali più svariati) ciò che vede in poesia. E sempre, in ogni sua opera, dietro ogni forma, ci sono colline, tante colline dentro le quali pulsa la vita quotidiana degli uomini. …

Gli spazi che Lombardo racconta sono sempre “ampi e luminosi”, gli orizzonti sono lontani e sereni, la loro linea d’ombra non è mai quella di Conrad, ma quella segnata dai giochi d’infanzia, tra le pietre e gli sterpi della sua terra, dalla ricerca, quasi calviniana, dei sentieri dove c’erano i nidi di ragno. Di questa sua terra Lombardo porta nel cuore la luce e la monumentalità, del Piemonte ha acquisito i colori melanconici, quasi calvinisti. Il mix è una pittura solida, pacata, che va dritta al cuore dell’uomo.

In questa mostra di Albenga, pensata per la “sua gente” ci sono opere di grande suggestione. Ne voglio citare due. La prima è un commosso ricordo di Karol Wojtyla, dove un Papa imponente, visto di schiena, parla a una folla sterminata e silente, quasi smarrita, lontana. L’altra è un malinconico ritorno a casa di un contadino dopo una giornata di lavoro. Sullo sfondo c’è un paese, Villalba, dove è nata sua moglie. Le radici e il presente di un uomo che ha saputo conferire alla sua opera pittorica la dignità di esistere nel mondo dell’arte.

Cesare Roccati

 

“Ha la Sicilia nel cuore, il Piemonte negli occhi e nelle mani il talento di trasformare ciò che lo emoziona in colori su tela…Gli spazi che Lombardo racconta nei suoi quadri sono ampi, luminosi, gli orizzonti lontani e nella linea di prospettiva entrano luci ed ombre che fanno pensare ad una vita brulicante dentro le mura delle case ritratte.”

Daniela Peira

“Salvatore Lombardo porta nel cuore i colori, le luci e i contrasti della sua terra… quei colori accesi e vibranti si trasferiscono dal cuore e dagli occhi sulla tela, per restituire paesaggi, fiori ma anche dipinti astratti…”

Maria Savino

 

“Salvatore Lombardo penetra nella mente e nel cuore soprattutto quando descrive i paesaggi. Si vede in lui non solo l’artista che vuole cogliere il “bello” di ciò che sta vedendo, ma soprattutto l’uomo che è innamorato del “CREATO”.”

Alessandro Pagano (Deputato Assemblea Reg. Sicilia)

 

 “Villalba e Albenga hanno bisogno di uomini che sappiano guardare con occhi limpidi la realtà.”

A. Tabbò (Sindaco di Albenga)

E. Zoda (Sindaco di Villalba)

 

“L’immagine esprime sempre il profondo della coscienza incantata dalla realtà delle cose. L’autore si lascia impressionare dalle forme del reale e codifica nella semplicità cromatica il godimento e la gioia interiore di apprezzare anche le più piccole scene come preludio dell’idea del bello cui si riconduce la Ragione di ogni cosa.”

Arc. Achille Lomanto

 

PAGINA INIZIALE

LE OPERE: 1   2    3  4