| Indispensabile prima di partire | Non si può andare in Siria senza prima aver letto qualcosa che riesca a farvi avere per lo meno un'idea del crogiuolo di civiltà che sono nate e svliluppate in questa terra. Tutta la nostra civiltà ha origine da qui. Utile sarà anche una infarinatura sulla religione islamica. |
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| Moneta | Lira sterlina siriana. Meglio portare dollari USA, ma si possono cambiare anche le nostre lire italiane. |
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| Cucina | Mi ricordo una ottima crema di ceci che viene servita come antipasto o stuzzichino, ingentilita da una goccia di olio d'oliva e una fettina di limone. Anche il pane arabo, se riuscirete a mangiarlo appena cotto, saprà farsi ricordare. |
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| bevande | acqua minerale o bibite gasate. La birra è disponibile solo negli alberghi ed è un po' cara. | |
| clima e indumenti | Abiti leggeri e semplici, come al solito non troppo discinti per evitare di urtare la suscettibilità degli arabi; naturalmente in inverno il discorso è diverso. |
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| Lingua straniera più conosciuta | Inglese. | |
| periodo ideale per viaggio | marzo/maggio e settembre/novembre. | |
| fotografia | Come noto gli arabi non sono troppo disposti a farsi fotografare. La loro cultura li porta a credere che una foto, così come anche un ritratto eseguito a mano, possa portargli via l'anima. Quindi è bene chiedere in anticipo e vedrete che , nonostante tutto, spesso sarete accontentati. Magari state pronti a a ricompensarli con un piccolo regalino. Possibilmente evitare il denaro. | |
| come andarci | In aereo o anche via terra dalla Giordania. | |
| come spostarsi all'interno | La mia esperienza è stata bus con autista. Però ritengo sia facile noleggiare un auto e viaggiare da soli. |
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| cosa comprare | Scene colorate a mano su carta antica. Oggettistica in argento. | |
| siti WEB | Arab.net | |
| particolarmente interessante da vedere | Scoprire l'origine dell'architettura delle nostre chiese romaniche. Perdersi tra le rovine delle città morte.Bagnarsi nelle acque del mitico Eufrate. Godersi l'esperienza dell'hammam (bagno turco). Sedersi sui tappeti di una moschea e guardarsi intorno. E poi lasciarsi andare per i vicoli del suq di damasco. |
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