SUPER-EROI: (QUASI) UN AUTORITRATTO

"...Ti guardi intorno un attimo: nessuno. Entri nella cabina telefonica accanto a te e in meno di un secondo il tuo costume azzurro e rosso sfreccia nel cielo, a caccia del super-criminale di turno..."

 

"No, non ci siamo. Non è proprio così." "Forse, allora..."

 

"...Improvvisamente un potente fascio di luce taglia il buio, e, sulla cima del grattacielo, si disegna l'inconfondibile effigie del Pipistrello Nero. Qualcuno chiede aiuto. In pochi secondi scendi nella caverna attraverso lo scivolo che ti catapulterà' nella tua potente auto, l'inconfondibile e temuta maschera dalle orecchie a punta a coprirti già il volto..."

 

"Hmmm, no, non mi pare ancora quello giusto..." "Ok, ok: ho capito."

 

"...Un feroce bip bip ti lacera le orecchie, e, istintivamente, allunghi il braccio per premere il pulsante e mettere fine a quella quotidiana maledizione. Scendi dal letto, infili i piedi nelle ciabatte, e già ti rendi conto che di fronte hai soltanto un'altra giornata normale, da uomo normale, con un lavoro normale. Così ti trascini fino in bagno, evitando accuratamente lo specchio di fronte a te, almeno fino a quando uno spesso strato di schiuma non ti camuffa il viso. E, fra le smorfie che accompagnano le tracce del rasoio, la botta finale: bang! siamo appena a lunedì.

"Anche gli altri si stanno alzando ora e ti arrivano nelle orecchie tre -Buongiorno-, un po' biascicati fra gli sbadigli. Per un attimo ti specchi negli occhioni scuri del più piccolo, assonnati sì, ma ancora pieni del sogno appena interrotto. Chissà da dove sta emergendo, forse dalle profondità del mare di Verne, o dalle viscere della terra come un eroico Indiana Jones. Il fatto è che quello scintillìo ti si stampa in mente e, deciso, cancelli il dubbioso e mellifluo Amleto, incerto se sia più nobile impugnar l'armi contro gli strali dell'avversa fortuna, e scolpisci un lapidario Brecht: - Fortunata quella Terra che non ha bisogno d'eroi - ."

Back Home