LA STORIA -
Dei prodi navigatori genovesi scoprirono nel quattordicesimo secolo un arcipelago, composto da tredici
isole, poco distante dalla costa occidentale africana. Nell' arcipelago delle Canarie in un incontaminata vegetazione viveva
un minuscolo uccelletto granivoro grande solamente 12 cm e dotato di un canto a dir poco melodioso. Il piumaggio del
canarino ancestrale era a sfondo verde giallo con striature grigio brunastre, utile per un astuta mimetizzazione nella fitta
boscaglia. Il Serinus Canarius fu introdotto in Europa per la prima volta da Giovanni di Bethencourt nel 1402 ; questo
navigatore francese lo diede in dono a sua altezza Enrico II di Castiglia che rimase colpito dal suo canto e dalla sua
adattabilità alla vita in cattività. Di conseguenza nel Vecchio Continente iniziò uno sfrenato commercio di questo docile
pennuto che diventò un vero e proprio business nel 1493 quando gli spagnoli conquistarono l'arcipelago delle Canarie, le
Azzorre e Madera. I Castigliani avendo il monopolio totale vietarono la vendita delle femmine di canarino per evitare che
gli acquirenti aprissero un proprio allevamento, dato che questi meravigliosi volatili si riproducevano in cattività con una
facilità estrema. Intanto i soggetti maschi strabiliavano con le loro qualità canore un sempre più esteso numero di
appassionati in tutta Europa, finché un giorno alla fine del sedicesimo secolo, accadde uno scherzo del destino, una nave
proveniente dalle Canarie con un carico cospicuo di canarini naufragò nelle vicinanze dell'isola d'Elba, ovviamente i
canarini furono messi in libertà per evitargli una sorte atroce, si ambientarono nel nuovo habitat a meraviglia
incrociandosi con le femmine degli uccelli dell'isola, creando un nuovo ceppo. Gli abili commercianti italiani si accorsero
immediatamente di questa danarosa presenza, catturarono i nuovi esemplari e vendendoli a macchia d'olio in tutta
Europa, crearono una nuova "passione" che contraddistingue chi ama gli animali : l'allevamento del canarino.
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L'ACQUISTO DI UN CANARINO
Quando si acquista un canarino bisogna assicurarsi che sia sano; è fondamentale osservare che : il piumaggio è completo e
aderente al corpo, che l'occhio è vivace e limpido, che la respirazione è regolare a becco chiuso, che le zampe sono lisce
e le unghie corte e pulite, che è attento e assume un portamento corretto e i movimenti sono armonici con una frizzante
vivacità che è indice di bellezza della specie. Se ha questi requisiti il "pennuto" si può acquistare! ma non bisogna
dimenticare che: al canarino si deve fornire cibo e acqua fresca ogni giorno, che bisogna pulirgli la gabbia e gli accessori ogni 3 -
4 giorni per evitare cattivi odori e l'arrivo di dannosi parassiti per il nostro amico, che si forma della sporcizia in casa
a causa di fuoriuscita di piume e cibo dalla gabbia, che il canarino necessita di compagnia visto che è socievole e può
perfino morire di solitudine se abbandonato in un angolo, che in noi e negli altri componenti della famiglia non sia
presente una allergia da piuma, che bisogna portarselo in vacanza o almeno affidarlo a una persona competente nel
periodo estivo.
Poi bisogna alloggiarlo in una bella gabbia, se è un unico soggetto l'alloggio deve essere come minimo grande 40X25X30h,
mentre se è una coppia la gabbia deve avere queste dimensioni 60-70X40X50h e dotata di divisorio. Si deve fornire
l'alimentazione giusta al piccolo granivoro : semi, semi della salute, frutta e verdura, osso di seppia, un adeguato pastone,
biscotti e stick che si trovano in commercio, minerali e vitamine.
Dopo una breve o lunga esperienza di protezione non si può affermare di conoscere alla perfezione il canarino, infatti
bisogna essere in grado di comprendere e aiutare il fringillide in qualsiasi circostanza, è consigliabile avere qualche
cognizione di anatomia ma è importantissimo avere un veterinario di fiducia che sia pronto ad aiutare in qualsiasi
momento il nostro piccolo compagno di avventura.
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