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Consiglio Comunale |
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COMUNE DI CAPRIATE SAN GERVASIO - Provincia di Bergamo Ufficio Segreteria EC/sr
OGGETTO: Convocazione del Consiglio Comunale Ai sensi e per
gli effetti dell’art. 39, comma 3, del D.Lgs. nr. 267 del 18.8.2000 “Testo unico delle
Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” e ai sensi del vigente Regolamento
per il Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari,
La invito a partecipare alla seduta ordinaria del Consiglio Comunale che si
terrà presso LUNEDI’ 20 OTTOBRE alle ore 20.30 MARTEDI’ 21 OTTOBRE alle ore 20.30 per la trattazione del seguente ordine del giorno: 1. Approvazione verbali
della seduta del 23.09.2008 dalla nr. 27 alla nr. 35 ex
art. 84 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle
Commissioni Consiliari. Capriate San Gervasio lì 14-10-2008 IL SINDACO
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I DOCUMENTI E I DIBATTITI, PUNTO PER PUNTO |
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All’inizio della seduta si è insediato in Consiglio il nuovo consigliere PAOLO MARGUTTI, chiamato a sostituire il consigliere deceduto. I dati mancanti saranno inseriti al più presto. . |
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1.
Approvazione verbali della seduta del 23.09.2008 dalla nr. 27 alla nr. 35 ex art. 84 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale e delle Commissioni Consiliari. |
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. La proposta di Delibera Comunale: IL SINDACO Dato atto che con nota del
06.10.2008 prot nr. 13075 sono stati trasmessi ai Capigruppo
Consiliari i verbali della seduta del Consiglio Comunale del
23.09.2008, dal nr. 27 al nr. 35; PROPONE Di approvare i verbali di
Consiglio Comunale della seduta del 23.09.2008 dal nr. 27 al nr. 35 che qui di seguito vengono
elencati e che in copia sono stati trasmessi ai capigruppo consiliari con
nota del 06.10.2008 prot. nr. 13075 ai sensi dell'art. 84,
comma 1 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle
Commissioni Consiliari:
il sindaco Cristiano Esposito . I dati mancanti saranno inseriti al più presto. .. |
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2.
Individuazione della modalità di gestione della
farmacia Comunale. |
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. La proposta di Delibera Comunale: IL CONSIGLIO COMUNALE Preso atto che il Consiglio Comunale con deliberazione n° 49 del 10/9/2007 ha deliberato l'esercizio del diritto di prelazione per la gestione della farmacia istituita sul territorio comunale con DGR n° 8/5052 del 4 luglio 2007; Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale n. 62 del 29.09.2007, dichiarata immediatamente eseguibile, con la quale si disponeva l'acquisto di un immobile da destinare alla farmacia di nuova istituzione rispetto alla quale il Comune ha esercitato il diritto di prelazione; Rilevato che con atto del notaio Miraglia di Bergamo è stata acquistata dal Comune l' unità immobiliare di mq 105,8 nel complesso "le Corti di San Gervasio" di proprietà della Società C9 Srl identificata dalle particelle Foglio 6 Sezione San Gervasio particella 3139 sub 19 e Foglio 6 Sezione San Gervasio particella 3139 sub 20; Ritenuto necessario al fine dell'attivazione della farmacia provvedere all'arredo dei locali nonché all'adeguamento degli stessi ai requisiti prescritti dall' ASL ai fini del rilascio dell'autorizzazione all'apertura e all'esercizio è stata prevista in bilancio la spesa di € 30.000,00 all'intervento 2010501cap 6096 e di Euro 90.000,00 all'intervento2010505 cap 9765; Che è rimessa al Consiglio Comunale la decisione in merito alla forma di gestione Che, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 8 novembre 1991 n. 362 e
dalla Legge 23 dicembre 1992 n. 498 (art. 12), le farmacie di cui sono
titolari i Comuni possono essere gestite nelle
seguenti forme: Considerato che l'art. 12 della legge 23 dicembre 1992 n. 498 è stato abrogato dall'art 274 del D.Lgs 267/00; Che la giurisprudenza del consiglio di Stato (CdS Sez.V sent. n° 637 del 15/2/2007 ha ritenuto che "il testo unico n° 267/00 ha regolato l'intera materia delle forme di gestione dei servizi pubblici locali, determinando l'abrogazione delle leggi anteriori che regolavano le forme di gestione dei singoli servizi e che quindi le farmacie comunali in quanto servizio pubblico, servizio di interesse generale, possano essere gestite nelle forme di cui all'art 113 del TU 267/00; Rilevato che si tratta di scegliere tra gestione diretta, in economia, oppure la concessione a terzi, ovvero a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall'Ente titolare del pubblico servizio, qualora sia opportuna in relazione alla natura o all'ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati; Considerato che anche la gestione in economia, consente al Comune di gestire la farmacia in base alle norme del diritto privato e quindi su un piano di parità con la concorrenza, e consente di affermare con maggior forza gli obblighi sociali insiti nell'attività; Rilevato che l'assoggettamento previsto dalla legge 133/08 alle regole del patto di stabilità anche delle società pubbliche o partecipate limita anche la spesa della società; Considerato che il sistema fannaceutico dovrà affrontare in un prossimo futuro cambiamenti, alcuni legati all'attività del fannacista, altri conseguenza di un processo di liberalizzazione dei mercati che coinvolge già da oggi prodotti finora oggetto di mercati protetti. Tali cambiamenti incideranno anche sui livelli di concorrenzialità in un settore che attualmente gode di una rendita di posizione dovuta alla limitazione delle piante organiche e degli orari di apertura. Ci si muove dunque ancora in un terreno incerto, ove si confrontano esigenze pubblicistiche ed aspirazioni privatistiche, ove l'interesse pubblico è raffrontato al perseguimento dell'efficienza della gestione privatistica; Rilevato che la gestione in economia del servizio è prevista quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non è opportuno ricorrere alla creazione di nuovi organismi; Considerato che nelle realtà comunali vicine a Capriate San Gervasio si è potuto verificare l'esistenza di gestioni in economia del servizio che sono ben sostenute dai Comuni e che la valutazione compiuta circa l'impatto del servizio sul sull'attuale assetto organizzativo del Comune e sull'irrigidimento della spesa potrà essere compiuto solo dopo aver sperimentato la gestione e che pertanto l'avvio della gestione della fannacia in economia deve essere intesa in forma sperimentale per consentire di valutare la dimensione del servizio stesso, la sostenibilità della conduzione della stessa senza necessità di ricorrere alla creazione di soggetti giuridici distinti dal Comune; Rilevato che non è necessario per dare avvio al servizio l'apporto di capitali privati poiché il Comune è stato in grado con proprie risorse di provvedere all'acquisto del locale e all'arredo dello stesso; Preso atto che questa Amministrazione non ha dichiarato dissesto finanziario, non presenta condizioni di squilibrio finanziario, non versa in situazione economicà deficitaria e che è stato rispettato il patto di stabilità per l'anno 2007; Dato atto che per quanto attiene al personale è possibile ricorrere ai sensi dell'art. 110 del T.U.E.L. n. 267/2000 e del Regolamento degli Uffici e dei Servizi, approvato con deliberazione del C.P. n. 17 del 26.05.05, alla copertura dei posti aventi profilo professionale di "Direttore di farmacia" e di "Collaboratore di Fannacia" tramite la stipulazione di contratti di lavoro determinato di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalle qualifiche da ricoprire; Dato atto che la gestione fiscale sarà affidata ad un commercialista al fine di orientare, supportare e formare l'attività del personale in servizio presso il servizio finanziario; Visto lo Statuto Comunale Propone di dare avvio alla
gestione della farmacia comunale attraverso la forma della gestione in
economia. .Il dibattito in Consiglio Comunale (sarà pubblicata qui un resoconto del dibattito, appena possibile)
I dati mancanti saranno inseriti al più presto. |
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3. Atto di indirizzo alla vendita dell’immobile comunale
adibito a caserma dei carabinieri. |
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. La proposta di Delibera Comunale: Proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale Oggetto: Atto di indirizzo in merito alla venditadell'immobilecomunaledestinatoattualmentea caserma esistente in via Papa Pio X Rilevato che la disponibilità di una nuova caserma da destinare all' Arma dei carabinieri realizzata in via Papa Giovanni XXIII rende non più funzionale alle esigenze amministrative l'immobile destinato attualmente a caserma esistente in via Papa Pio X, costruita negli anno 1980, sull'area identificata dal mappale 1364 foglio 2 avente una superficie catastale di mq 2070. Visto l'art. 58 comma l del Decreto 112/08 convertito dalla legge 133/08 in base al quale" Per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente con delibera dell'organo di Governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione." Considerato che in relazionea tale disposizione questo Comunedovràprocederealla ricognizione del proprio patrimonio comunale procedendo a valutazioni circa interventi di gestione e valorizzazione e dismissione; Considerato che nell'immediato, anticipando gli adempimenti di tale norma, è possibile individuare nell'immobile di via Papa Pio X, rappresentato nell'allegata planimetria, una proprietà immobiliare che, non destinata più a caserma dei carabinieri, non è strumentale all'esercizio delle funzioni istituzionali ed è pertanto suscettibile di dismissione; Dato atto che si provvederà alla stima del valore dell'immobile e dell'area pertinente, sottoposta ad approvazione della Giunta Comunale e alla sua vendita con le procedure della gara ad evidenza pubblica; Visto lo statuto comunale; Visto il TU Enti locali approvato con Decreto legislativo 267/00 in
particolare l'art 42 circa le Propone Di deliberare la dismissione dal patrimonio comunale dell'immobile destinato attualmente a caserma esistente in via Papa Pio X, costruita negli anno 1980, sulI' area identificata dal mappale 1364 foglio 2 avente una superficie catastale di mq 2070; Di demandare all'Ufficio tecnico edilizia privata la redazione della perizia di stima del valore dell'immobile al fine di procedere mediante asta pubblica alla vendita del bene. ... Il dibattito in Consiglio Comunale A causa di impegni la consigliere Leonilde Concilio deve abbandonare l’aula. L’assessore PATRIZIO MAZZOLA legge il testo della
delibera. Poi inizia il dibattito, aperto dall’intervento di Enzo Galbiati. SINDACO CRISTIANO ESPOSITO= «No, non è a scomputo di oneri, ma è a “standard abitativo”.» ENZO GALBIATI= «Praticamente, un’opera realizzata con risorse economiche ricavate dalla edificazione in qul quartiere. Un’opera realizzata sottraendo l’incasso del Comune che avrebbe potuto servire per altre opere pubbliche. Il servizio che svolge la caserma non è rivolto solo ai cittadini di Capriate, ma a un bacino di utenza più esteso. Gli altri Comuni come ci rifonderanno per questo sforzo (perdita di territorio verde e utilizzo di risorse economiche) che facciamo solo noi di Capriate? La sicurezza non è solo sicurezza nel senso di “ordine pubblico”, ma c’è anche la sicurezza sociale, la sicurezza di ordine ambientale (e abbiamo visto favorevolmente l’istituzione di un gruppo di Protezione Civile comunale)… Ecco, la caserma vecchia potrebbe essere utilizzata per farla diventare la sede dei Vigili del Fuoco o della Protezioen Civile. Lo sappiamo che vendendo questa
caserma l’amministrazione comunale puo’ incassa qualcosa, ma non
ci convince l’operazione. Quella caserma adesso si
che puo’ essere destinata a qualche attività! Potrebebro essere i
Vigili del Fuoco, Noi di Città Democratica voteremo contro questa alienazione. Inoltre, consentitemi questa uscita dal tema di cui all’ordine del giorno: dato che siamo in zona vorrei parlare di quell’attraversamento pedonale che sta davanti alla caserma evcchia. E’ regolato da un semaforo improvvidamente istituito. E’ pericoloso; è scriteriato. E’ un pericolo sia per il pedone ma anche per chi frena improvvisamente. Quel semaforo in curva si vede all’ultimo istante. Non stiamo esagerando: è veramente molto molto pericoloso! Suggerisco all’assessore Mauro Dorici di intervenire per provvedere a rimediare a questa situazione. Ultima cosa: ho una vostra comunicazione in cui si parla di un Sabato 4 novembre: non esiste questa data…» LIBERO GUIDA= «Non ce ne voglia per questo errore, è il martedì 4 novembre. Abbiamo scelto il martedì per avere la presenza delle scuole. Io ascolto sempre voi dell’opposizione. Lei in particolare ha un eloquio che fa molta presa….» ENZO GALBIATI= «Fa molta presa ma non quanto basta per vincere le elezioni…» LIBERO GUIDA= «Lei ha un eloquio che fa molta presa; poi però mi perdo la conclusione dei vostri ragionamenti. Non riesco a seguirvi fino in fondo. Angelo Vitali metteva in prima fila il bene della collettività…» ENZO GALBIATI= «Perché, io no? Non metto in prima fila il bene della collettività?» LIBERO GUIDA= «Lei fa i suoi ragionamenti… ma poi non capisco… vuole sempre concludere in un certo modo. Parliamo di una nuova caserma di carabinieri: è un servizio utile, avremo un numero superiore di carabinieri che ci garantirà quella sicurezza che sta a cuore a tutti. Per aver raggiunto questo risultato, dato che non ricevo apprezzamento da parte vostra, mi faccio un applauso da solo. Voi dite: la caserma c’è anche a Brembate… La scelta di fare due caserme su due territori comunali contugui: non sta a noi… noi storicamente la caserma l’abbiamo sempre avuta, Brembate la voleva. Noi l’abbiamo costruita, e forse anche grazie a questa opera abbiamo vinto le elezioni.» ENZO GALBIATI= «Eh!Eh! avete vinto perché vicino alla caserma avete fatto qualcos’altro, ehm…» LIBERO GUIDA= «le sue sono tutte buone proposte, ma lo Stato non ha più soldi… Per fare una sede dei vigili del Fuoco o qualcos’altro occorrono degli investimenti che lo Stato non ha…» ENZO GALBIATI= «Gli altri Comuni quando fanno un’opera pubblica fanno (per sempio) un asilo nido! Fanno palestre, piste ciclabili… opere! Opere che servono e danno servizi ai propri cittadini. Perche’ Capriate San gwervasio paga anche per i Comuni vicini? Chi paga interamente i costi di realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri? Solo noi.» ALFREDO POZZI = «Io sto sull’oggi… però viene spontaneo ripensare a certe cose. E’ stato assurdo il mancato accordo fra i due Comuni (Brembarte e Capriate)… però ormai c’è. Dice: “Numero superiore di carabinieri”… Ma questo deve significare che se passo alle otto di sera e suono il campanello devo trovarli, questi carabinieri… non devo comunicare con Treviglio o altro! Devo trovarli presenti in ufficio. Questo significa un servizio migliore. Altra considerazione. Abbiamo appena acquistato un immobile (la farmacia), quindi significa che non siamo proprio nelle condizioni disperate per cui dobbiamo per forza urgentemente vendere un immobile. Proponevo: aspettiamo, vediamo…. Valutiamo se quell’immobile puo’ servire a qualcuno o a qualche associazione. Per finire, dico anch’io del semafono davanti alla caserma: è pericoloso e prima o poi succede una marmellata!» PATRIZIO MAZZOLA = «Vorrei ricordare a
Enzo Galbiati che a fronte di quel P.I.I. (Piano Integrato di Intervento, in
Via Papa Giovanni XXIII), con gli oneri incassati abbiamo fatto non solo la
caserma ma anche tante altre opere: abbiamo sistemato La vecchia caserma, pur se è del 1980, è vetusta e va rifatta completamente, per qualsiasi utilizzo. Più che venderla andrebbe addirittura demolita.» ENZO GALBIATI= «Non ricordare e non citare NICOLA IACOVINO= «Volevo chiedere al sindaco di chiarire la querelle di cui parla la stampa sulla mancata inaugurazione della nuova caserma. E’ vero che la causa è il mancato accordo con il Ministero sull’entità dell’affitto che chiediamo ai carabinieri?» SINDACO CRISTIANO ESPOSITO= «Quando si coinvolgono le altre Amministrazioni per un intervento che coinvolge fisicamente solo la realtà immobiliare di Capriate, sapete che difficoltà ci sono, per convincere gli altri a interessarsi della questione. Comunque abbiamo coinvolto gli altri Comuni per la partecipazione alla manutenzione ordinaria dell’immobile. Brembate: fa parte di un altro Distretto. L’allora sindaco Bonetti voleva assolutamente una caserma; noi l’avevamo già da inizio Novecento. E quindi l’abbiamo mantenuta. Avete parlato dei benefici e dei costi del Piano Integrato di Intervento… Ebbene, vi dico che faremo anche un asilo nido, a tempo debito. Per L’affitto della caserma: quando si parlano le Istituzioni non c’è mai una querelle, c’è solo un civile confronto. A parte la questione affitto, il ritardo è dovuto proprio al fatto che la caserma effettivamente non era finita. C’erano gli adeguamenti di norma da completare, i collaudi, ecc. ecc. …Da fuori sembrava finita, ma dentro non era finita affatto. Poi abbiamo anche fatto le modifiche interne che ci hanno chiesto loro. Poi: quando si sposta una caserma anche all’interno dello stesso territorio comunale ci sono una serie di passaggi burocratici che prolungano i tempi: occorre inviare lettera al Prefetto, il quale scrive al Ministero, e… e i mesi si moltiplicano. Per i servizi offerti dalla caserma lascio rispondere all’ex maresciallo Libero Guida…» LIBERO GUIDA= «Tutte le caserme hanno fasce orarie stabilite a livello nazionale. Nella notte sono chiuse, ma su chiamate al citofono si ottengono sempre risposte adeguate e pertinenti, e se serve non manca mai il pronto intervento. Certo: non dovete suonare il citofono di notte per dire “Ho smarrito la patente!”, perche’ se no chi risponde vi manda a quel paese. Per emergenze “valide”, il pronto intervento è garantito ventiquattr’ore su 24!» TULLIO GAMBIRASIO = «Noi del PDL abbiamo fatto una riunione con Verdello, Verdellino e altre realtà territoriali della zona. Sarà istituita una Tenenza.» ALFREDO POZZI = «A Capriate non si ha la percezione del Pronto Intervento.» LIBERO GUIDA= «E’ soggettivo. Capisco che per qualcuno anche la perdita della patente è importante, ma certe cose si possono fare alche al mattino seguente…» MAURO DORICI = «Per il
passaggio pedonale davanti alla caserma vecchia, noi volevamo fare il
sottopasso, ma per l’altezza dei sottoservizi e altre
impossibilità tecniche questa scelta ci è stata negata. Non è stato
possibile. La provincia ci ha imposto l’unica soluzione fattibile. Per
fare un sovrappasso: l’altezza necessaria avrebbe implicato la presenza
di barriere architettoniche per i pedoni eccessive,
poco pratiche. ALFREDO POZZI = «Sappi che si tratta di una roba scandalosa. Veramente scandalosa. Ma, almeno una pulita? Una sistemata?» MAURO DORICI = «Non facile. E’ piu’ facile a dirsi che a farsi» NICOLA IACOVINO= «Mi viene in mente che un attraversamento stradale sicuro sarà necessario anche davanti alla casrma nuova.» SINDACO CRISTIANO ESPOSITO= «Sono in contatto con l’operatore, che tralaltro vede di buon occhio questa cosa. Tra la caserma e la proprietà Alborghetti… prolunghiamo una ciclopedonale, con un sottopasso. Ed ora passiamo alla votazione.» Alle 21,20 si passa alla doppia votazione. FAVOREVOLI: 12 («Lega Nord e Lista Civica, ecc.») CONTRARI: 3 («Città Democratica») Votazione per l’immediata esecutività: FAVOREVOLI: 12 («Lega Nord e Lista Civica, ecc.») CONTRARI: 3 («Città Democratica»)
. .. |
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