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CRISTOFORO COLOMBO -VASCO DA GAMA -FERDINANDO MAGELLANO
Edoardo S. 2°E Mazzini Ramella– Loano (SV)
Nel 1291 i fratelli Ugolino e Vadino Vivaldi tentarono di circumnavigare l'Africa nel tentativo di raggiungere l'Oceano Indiano. In quegli anni non si conoscevano le vere dimensioni del continente e non si sapeva che dopo l'attuale Golfo di Guinea la terra continuasse.

I Vivaldi non ritornarono e di loro non si seppe più nulla. Questo fece crescere la convinzione che era sfidare il destino navigare troppo a sud. Per questo nessuno tentò più quel viaggio per un po' di tempo. Tuttavia il fatto fece crescere la curiosità di molti grandi navigatori.

CRISTOFORO COLOMBO
Colombo nacque a Genova nel 1451. Dopo aver fatto esperienza sulla navigazione partecipando a molte spedizioni nell'Europa del nord, si trasferì, all'età di ventotto anni, nella città di Lisbona. Da lì partì per alcune lunghe rotte atlantiche nelle colonie portoghesi presenti in Africa. In questi viaggi scoprì l'esistenza degli Alisei (venti costanti dell'Atlantico) e di venti settentrionali che soffiavano in direzione opposta. Si convinse allora che era possibile raggiungere la Cina, utilizzando quei venti scoperti attraversando l'Oceano Atlantico.
Colombo espose la sua idea al re del Portogallo che, però, la giudicò assurda. Passò allora in Spagna dove riuscì a infiltrarsi nella corte reale e ottenere i finanziamenti per compiere il viaggio. Sfortunatamente anche in Spagna l'impresa era ritenuta inattuabile, ma promettendo un'immensa gloria alla regina Isabella di Castiglia riuscì a convincerla a fornirgli anche delle Caravelle.
Colombo compì il viaggio nel 1492 con tre piccole Caravelle, e dopo lunghi giorni di navigazione toccò terra nell'isola di San Salvador. Il viaggio durò 36 giorni e il ritorno appena 33. Contrariamente alle diffuse paure, le navi non erano state inghiottite da gorghi spaventosi, bruciate dai grandi calori tropicali o distrutte da mostri oceanici. Colombo pensava di essere giunto in India, e anche se al posto delle preziose sete orientali si trovarono solo delle forme di cibo nuove agli occidentali non desistette e continuò a chiamare gli abitanti della terra raggiunta “INDIANI”.
Quando tornò in Spagna, Colombo venne accolto come un eroe. Ricevette il prestigioso titolo di Ammiraglio Di Mare-Oceano e potè allestire una nuova spedizione con 17 navi e milleduecento uomini fra marinai e soldati. Con quel soggiorno non si riuscì a confermare pienamente che la terra raggiunta fosse davvero quella indiana. Nei viaggi seguenti si raggiunse l'attuale America Centrale. Nel 1506, all'età di 55 anni, Cristoforo Colombo morì in Spagna consapevole di aver fallito e conscio che la terra da lui pervenuta non era l'India. La scoperta era stata apportata da Amerigo Vespucci.

VASCO DA GAMA
Nell'intervallo fra il secondo e il terzo viaggio di Colombo partì una flotta portoghese destinata a raggiungere il capo di Buona Speranza e da lì l'India. A capo della squadra navale venne posto Vasco Da Gama. Questo non percorse la stessa rotta di Colombo, ma seguì quella tentata da i fratelli Vivaldi e da Diaz. Con tre barche portoghesi doppiò il Capo il 22 novembre. Poi proseguì lungo l'Africa facendo scalo in diverse città. Lì scoprì che il segreto per raggiungere l'India era servirsi dei Monsoni invernali che permettevano di compiere il viaggio in tre settimane.

Da Gama partì troppo presto verso l'Europa e i venti deboli non gli permisero di giungere a destinazione se non dopo tre mesi. In quel periodo il suo equipaggio era stato decimato da una malattia allora sconosciuta: lo SCORBUTO dovuto alla mancanza di vitamina C nell'alimentazione dei marinai. Tre anni dopo Vasco Da Gama partì nuovamente con 15 velieri e molti cannoni, che utilizzò per affondare una nave carica di donne e bambini Musulmani di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa. Con quella seconda traversata Da Gama stabilì i momenti più propizi per compiere il viaggio in minor tempo possibile. Il percorso era di 36.000 km.
FERDINANDO MAGELLANO
Nei primi anni del ‘500 si moltiplicarono le spedizioni verso le terre scoperte da Colombo. Pian piano si scoprì che per giungere in India in quella direzione bisognava circumnavigare l'America. Vasco Nunez attraversò il nuovo continente giungendo per primo nell'oceano pacifico. Però il percorso fatto era molto complicato e richiedeva tempo. Così, i portoghesi, cominciarono a prendere in considerazione l'idea di aggirare l'America del Sud, viaggio già tentato senza successo da Amerigo Vespucci.
Ferdinando Magellano partì nel 1519 con una flotta di cinque navi e dopo giorni di ricerche nella costa americana trovò un piccolo stretto all'estremo sud del continente. Questo gli permise di sboccare nell'Oceano Pacifico. Compiendo la traversata di questo oceano Magellano fece la più lunga navigazione senza scalo mai compiuta. Arrivato alle isole Filippine Magellano rimase ucciso in un assalto degli indigeni. Il suo equipaggio, però, proseguirono il viaggio. Il successivo 8 settembre si concluse la prima circumnavigazione della terra a Siviglia. Su cinque navi solo una completò il viaggio e su 270 marinai solo 18 erano sopravvissuti.