Riportati i termini delle successioni su una
retta, mediante un prefissato sistema di coordinate ascisse, si hanno,
in corrispondenza, le seguenti rappresentazioni:
Viceversa, si ha:
ottenuti per n = 1, 2, 3, ...
ottenuti per n = 2, 3, ..., in quanto n = 1 fa perdere di significato alla 9).
ottenuti per n = 1, 2, 3, ...
Tipi di successioni
Dagli esempi fatti, si vede quanto diverso possa essere il comportamento di una successione da quello di un'altra.
a)-E' opportuno ancora precisare che una successione si dice:
-crescente, quando
a1 < a2 < a3 < ... < an < ...
-non crescente, quando
a1 ≥ a2 ≥ a3 ≥ ... ≥ an ≥ ...
-decrescente, quando
a1 > a2 > a3 > ... > an > ...
-non decrescente, quando
a1≤ a2 ≤ a3 ≤ ... ≤ an ≤ ...
Le successioni crescenti, non crescenti, decrescenti e non decrescenti si dicono monotone.
b)-Una successione a1, a2, a3, ... an ... avente il 1° termine, ma non l'ultimo, si dice illimitata a destra.
In seguito si considereranno sempre successioni illimitate a destra e, per brevità, si diranno solamente illimitate.
c)-Essendo
il numero dei termini di una successione sempre infinito, e
poichè l'indice n indica il posto occupato dal termine
corrispondente ad esso, ossia il 1° posto, il 2°, il 3°,
... l'nmo, è da considerare un numero ordinale e non cardinale e pertanto darà sempre , cioè n tendente ad infinito, intendendo con ciò, senza equivoci, .
d)-Non si confonda il fatto che la successione sia illimitata a destra con la crescenza o decrescenza della funzione.
Gli
esempi forniti fanno vedere chiaramente come tutte le successioni
considerate erano illimitate a destra, ma fra esse vi erano quelle
crescenti, quelle decrescenti e, infine quelle nè crescenti,
nè decrescenti, definite oscillanti.