Somma di due numeri
Se
si hanno due gruppi della stessa specie, ad esempio due gruppi
contenenti rispettivamente 8 e 9 mele, e si riuniscono i due gruppi in uno solo, il
numero di mele contenute in questo nuovo gruppo è 17, che si dice somma dei numeri 8 e 9 e si scrive: 8+9=17.
E'
evidente che si perviene allo stesso risultato se di seguito
al numero 8 si contano nove
unità nella successione naturale.
La somma di due numeri è il numero che si
ottiene contando dopo il primo le unità del secondo. I due
numeri che si sommano si chiamano addendi o termini della somma, e
l'operazione che permette di calcolare la somma di due numeri, si
chiama addizione.
Somma di più numeri
La somma di più
numeri disposti in un certo ordine si ottiene addizionando al primo
numero il secondo e sommando al risultato ottenuto il terzo, e
così via. Ad esempio: 14+11+30=55.
Caso particolare: la somma di un numero e di zero è il numero stesso. Pertanto: 6+0=6; 5+0=5; 0+0=0.
PROPRIETA' DELL'ADDIZIONE
Proprietà commutativaScambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia.Infatti: 4+8+15=27; 15+4+8=27; 8+4+15=27. Si può anche scrivere: 4+8+15=15+4+8=8+4+15=27.
La
proprietà commutativa si applica quando si vuole eseguire la
prova di un'addizione, e ciò si ottiene sommando gli addendi in
un ordine diverso. Se l'operazione è stata eseguita bene si
devono ottenere gli stessi risultati.Uso delle parentesiPer
eseguire l'addizione 8+11+15, è noto che occorre prima eseguire
la somma dei primi due termini ed aggiungere poi al risultato ottenuto
il terzo addendo. Per esprimere ciò, si scrive:
8+11+15=(8+11)+15, ponendo due o più addendi entro i due
segni (
) di parentesi, volendo indicare che ad essi è stata sostituita la loro somma. In alcuni casi, per evitare
confusione, è bene usare più tipi di parentesi; esse
hanno diverse forme e prendono i seguenti nomi:( ) -
parentesi tonde; [ ] - parentesi quadre; { } -
parentesi graffe.Espressioni aritmetiche o numeriche Una
scrittura del tipo 3+{14+[7+(6+3)]} prende il nome di espressione
aritmetica o numerica. Essa è quindi l'insieme di più
numeri legati da segni di operazioni.Calcolare il valore di una
espressione, significa determinare il numero che si ottiene dopo aver
eseguito tutte le operazioni in essa indicate.
Nell'espressione
suddetta si esegue prima la somma 6+3=9, contenuta nella parentesi
tonda, che è la più interna; poi al risultato ottenuto si
aggiunge 7 e si ottiene 16; al 16 si addiziona il 14, ottenendo
16+14=30. Infine al 30 si aggiunge il 3 e si ottiene 33 risultato
dell'espressione. Praticamente si è seguito il seguente procedimento:
3+{14+[7+(6+3)]}=3+{14+[7+9]}=3+{14+16}=3+30=33. Quindi:
se in
un'espressione figurano parentesi di diverso tipo, cioè
parentesi a loro volta racchiuse fra altre altre parentesi, si
calcola prima il valore dell'espressione racchiusa nelle parentesi
più interne, riscrivendo per intero tutto il resto
dell'espressione e si procede analogamente per le altre parentesi.
Proprietà associativa
La somma di tre o più addendi non cambia se a due o più di essi si sostituisce la loro somma.
Se
ad esempio nell'addizione 7+13+15=35, agli addendi 7 e 13 si
sostituisce la loro somma, cioè 20, si ottiene 20+15=35; il
totale quindi non è cambiato. Applicando questa
proprietà, si ha: 7+13+18+12=(7+13)+(18+12)=20+30=50.
La proprietà associativa si usa spesso, perchè permette di effettuare mentalmente i calcoli, ad esempio: 18+15+85=18+(15+85)=18+100=118.
Si
usa anche quando si deve eseguire un'addizione di molti termini, in tal
caso è conveniente raggrupparli in gruppi eseguendo poi
l'addizione delle somme parziali dei vari gruppi, ad esempio:
175+243+1745+873+141+975=(175+243)+(1745+873)+(141+975)=418+2618+1116=4152.
Proprietà dissociativa
La
somma di più numeri non cambia, se al posto di un addendo se ne
sostituiscono due o più altri la cui somma sia uguale
all'addendo che si sostituisce.
Se ad esempio nell'addizione
13+15+12=40 all'addendo 15 si sostituiscono i due addendi 10 e 5, di cui
esso è la somma, si ha: 13+10+5+12=40.
Anche questa proprietà si applica spesso per facilitare i calcoli mentalmente, ad esempio:
143+247=143+(200+40+7)=143+200+40+7=343+40+7=343+40+7=383+7=390.
Somma di due numeri interi o decimali
Si
scrivono uno sotto l'altro i numeri in modo che le cifre dello stesso
ordine si trovino sulla stessa colonna verticale e al di sotto
dell'ultimo addendo si traccia una sbarretta orizzontale.
Si
addizionano le cifre delle unità e la somma, se non è
maggiore di nove, la si scrive sotto la sbarretta orizzontale nella
stessa colonna delle unità. Se invece la somma è maggiore
di nove, si scrivono solo le cifre delle sue unità, aggiungendo
le cifre delle sue decine alla colonna delle decine. Allo stesso modo
si procede per le altre colonne fino all'ultima di sinistra, nella
quale il risultato lo si scrive così come lo si ottiene. Esempi:
Se
gli addendi sono numeri decimali, si scrivono incolonnati gli uni
sotto gli altri in modo che le virgole si trovino in una stessa colonna
verticale; si esegue poi l'addizione come se si trattasse di numeri
interi, e si scrive nel risultato una virgola nella stessa colonna
delle virgole.
SOTTRAZIONE
Differenza di due numeri
Si considerano due numeri, di cui il primo sia maggiore o uguale al secondo.
Dicesi differenza fra i due numeri un terzo numero che sommato al secondo ci dà il primo. Esempi:
Si indichi con 8-3 la differenza fra i numeri 8 e 3: 8-3=5, perchè 5+3=8.
Dalla
definizione risulta che la differenza di due numeri uguali è
uguale a zero e che la differenza fra un numero e zero è lo
stesso numero, cioè: 5-5=0; 5-0=5.
Si dice sottrazione
l'operazione per mezzo della quale si determina la differenza fra due
numeri, il primo dei quali si dice minuendo ed il secondo sottraendo.
Il risultato dell'operazione si dice differenza o resto. Esempio: 125
(munuendo)-34 (sottraendo)=91 (differenza o resto).
Per
verificare l'esattezza dell'operazione eseguita, cioè fare la
prova della sottrazione, si applica la definizione data.
PROPRIETA' DELLA SOTTRAZIONE
Proprietà invariantiva
La differenza fra due numeri non cambia se ad entrambi si somma (o si sottrae se è possibile) lo stesso numero.
Infatti,
data la sottrazione 75-14=61, se ad entrambi i termini si aggiunge lo
stesso numero, ad esempio 8, si ottiene:
(75+8)-(14+8)=83-22=61; se ad entrambi si toglie lo stesso numero,
ad esempio 3, si ottiene: (75-3)-(14-3)=72-11=61.
Sottrarre da un numero la somma di due o più numeri, equivale a sottrarre dal primo ciascun addendo della somma.
Se
ad esempio dal numero 56 si vuole togliere la somma 12+25=37 e
calcolare 56-37=19, applicando tale proprietà si ottiene lo stesso risultato: 56-(12+25)=56-12-25=44-25=19.
La
proprietà in questione è molto utile per effettuare i calcoli
mentalmente; se ad esempio si vuole effettuare la sottrazione 144-68, si
scompone mentalmente 68 nella somma 60+8 e si immagina poi l'operazione
scritta come segue: 144-68=144-(60+8)=144-60-8=84-8=76.
Sottrarre altri numeri da un numero assegnato, equivale a sottrarre dal primo la loro somma.
Si
suppone che al numero 32 si debbano togliere i mumeri 8 e 13:
32-8-13=24-13=11. Allo stesso risultato si perviene, togliendo la loro
somma: 32-8-13=32-(8+13)=32-21=11.
Esempio di calcolo di una espressione contenente addizione e sottrazione: 27-15+7-8-2.
Si devono eseguire di seguito le seguenti operazioni: 27-15=12, 12+7=19, 19-8=11, 11-2=9, ottenendo 27-15+7-8-2=9.
Si
perviene più rapidamente al risultato, se dalla somma di tutti i
numeri da aggiungere (27+7) si sottrae la somma dei numeri da togliere
(15+8+2): 27-15+7-8-2=(27+7)-(15+8+2)=24-25=9.
Esempio di calcolo di una espressione contenente addizione, sottrazione, parentesi tonde, quadre e graffe.
Se
in una espressione vi sono operazioni di addizione e sottazione,
conviene prima eseguire le operazioni contenute nelle eventuali
parentesi, e se vi sono parentesi contenute in altre parentesi, occorre
eseguire prima le operazioni contenute nelle parentesi più
interne. Esempio:
{132-[175-(73+25-32)]}-20={132-[175-(98-32)]}-20={132-[175-66]}-20={132-[175-66]}-20={132-109}-20=23-20=3.
Sottrazione di due numeri interi o decimali
Si
scrive il sottraendo sotto il minuendo in modo che le cifre dello
stesso ordine si trovino sulla stessa colonna verticale e al di sotto
dell'ultimo addendo si traccia una sbarretta orizzontale.
Si
sottraggono, partendo da destra, dalle cifre di ciascun ordine del
minuendo, le cifre delle unità dello stesso ordine del
sottaendo. Se accade che la cifra delle unità del sottraendo
è maggiore di quella dello stesso ordine del minuendo, si
aggiungono dieci unità a quest'ultima, si esegue la sottazione e
si aumenta di una unità la cifra di ordine immediatamente
superiore del sottraendo.
La
differenza fra due numeri decimali si calcola scrivendo il minore sotto
il maggiore in in modo che le virgole si trovino in una stessa colonna
verticale. Si procede con l'applicazione delle regole della sottrazione
dei numeri interi e si scrive nel risultato una virgola nella stessa
colonna delle virgole.
MOLTIPLICAZIONE
Prodotto di due numeri
Se
si ha la somma di due o più numeri uguali, ad esempio:
9+9+9+9=36, si conviene scrivere tale somma con una delle seguenti due
scritture: 9x4=36 o 9*4=36; ciascuna si esse dicesi prodotto di 9 per
quattro. Il numero 9, che è uno degli addendi della somma
considerata, si dice moltiplicando ed il numero quattro, che indica il
numero degli addendi uguali che si sommano, dicesi moltiplicatore.
Entrambi si chiamano fattori del prodotto.
Dicesi prodotto di un
numero per un numero intero, diverso da zero e da uno, la somma di
tanti addendi uguali al primo quante sono le unità del secondo.
Esempi:
8x6=8+8+8+8+8+8, 7x5=7+7+7+7+7.
L'operazione che consente di calcolare il prodotto di due numeri dicesi moltiplicazione.
TAVOLA PITAGORICA
La
tavola pitagorica è una matrice di numeri che si memorizza
per eseguire manualmente, con discreta efficenza, qualsiasi
moltiplicazione con il sistema di numerazione decimale. Ogni riga della
tavola pitagorica si chiama tabellina e le righe dall'uno si dicono
rispettivamente tabelline dell'uno, del due, del tre, del quattro, del
cinque, del sei, del sette, dell'otto, del nove e del dieci.
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
2 | 4 | 6 | 8 | 10 | 12 | 14 | 16 | 18 | 20 |
3 | 6 | 9 | 12 | 15 | 18 | 21 | 24 | 27 | 30 |
4 | 8 | 12 | 16 | 20 | 24 | 28 | 32 | 36 | 40 |
5 | 10 | 15 | 20 | 25 | 30 | 35 | 40 | 45 | 50 |
6 | 12 | 18 | 24 | 30 | 36 | 42 | 48 | 54 | 60 |
7 | 14 | 21 | 28 | 35 | 42 | 49 | 56 | 63 | 70 |
8 | 16 | 24 | 32 | 40 | 48 | 56 | 64 | 72 | 80 |
9 | 18 | 27 | 36 | 45 | 54 | 63 | 72 | 81 | 90 |
10 | 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | 100 |
Si
dice prodotto di più fattori il numero ottenuto moltiplicando il
primo fattore per il secondo, il risultato ottenuto per il terzo e
così via fino all'ultimo dei fattori assegnati.
Esempi: 7x4x5=28x5=140, 6x8x5x3=48x5x3=240x3=720.
PROPRIETA' DELLA MOLTIPLICAZIONE
Proprietà commutativa
Scambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Esempio: 15x4x3=60x3=180, scambiando l'ordine dei fattori risulta 3x15x4=45x4=180, cioè il prodotto non cambia.
La
proprietà commutativa dà la possibilità di
effettuare la prova della moltiplicazione. Infatti, l'operazione
eseguita è esatta, se moltiplicando i fattori in ordine diverso
da quello assegnato, si ottiene lo stesso risultato.
Dalla definizione di prodotto e per la proprietà commutativa si ha che:
Il prodotto di due fattori, di cui uno è l'unità, è uguale all'altro fattore: 1x6=6, 8x1=8.
Il prodotto di due fattori è zero se uno dei due fattori è zero: 0x4=0, 3x0=0.
Ques'ultima proprietà prende il nome di legge di annullamento del prodotto.
Proprietà associativa
Dato
il prodotto 7x5x8=280, se si sostituisce ai fattori 7 e 5 il loro
prodotto 35, si ha: (7x5)x8=35x8=280. Si ha quindi la seguente
proprietà:
In un prodotto di più fattori, a due o a più di essi si può sostituire il loro prodotto.
Proprietà dissociativa
Dato il prodotto 8x45=360, se si sostituisce 45 con i fattori 5 e 9, abbiamo: 8x5x9=360.
Si ha quindi la seguente proprietà: in
un prodotto di più fattori, ad uno di essi si possono sostituire
due o più altri fattori, purchè il loro prodotto sia
uguale al fattore considerato.
La
proprietà dissociativa facilita i calcoli mentalmente: dovendosi ad
esempio moltiplicare i numeri 35x16, si opera facilmente come segue:
35x16=35x2x8=70x8x=560.
Proprietà distributiva rispetto alla somma e alla differenza
Data l'espressione (7+4+3)x5, si esegue prima l'addizione e poi moltiplicare il risultato ottenuto per 5:
(7+4+3)x5=14x5=70. Allo stesso risultato si perviene operando nel modo seguente: (7+4+3)x5=(7x5)+(4x5)+(3x5)=35+20+15=70. Si ha quindi la seguente proprietà:
per
moltiplicare una somma assegnata per un numero, si moltiplica ciascun
addendo della somma per quel numero e si addizionano i prodotti
così ottenuti.
Analogamente, invece di scrivere (13-6)x5=7x5=35, si può eseguire l'operazione come segue:
(13-6)x5=(13x5)-(6x5)=65-30=35, cioè:
per
moltiplicare una differenza assegnata per un numero, si moltiplicano rispettivamente il
minuendo e il sottraendo per quel numero e poi si effettua la differenza
fra il primo ed il secondo prodotto ottenuti.
Casi particolari
Il
prodotto di un numero intero per 10, 100, 1000, ecc. si ottiene
scrivendo alla sua destra uno, due, tre, ecc. zeri. Esempi: 25x10=250,
30x100=3000, 50x1000=50000.
Il
prodotto di due o più fattori, dei quali
uno o più termini con gli zeri, si esegue effettuando il prodotto dei numeri senza
tener conto degli zeri finali e facendo seguire il risultato ottenuto
da tanti zeri quanti sono quelli finali che figurano complessivamente
nei fattori. Infatti, si ha: 40x16=(4x16)x10=64x10=640; 230x40=(23x4)x100=92x100=9200.
Per moltiplicare un numero per 9 basta moltiplicarlo per 10 e dal risultato ottenuto sottrarre il numero stesso. Infatti, si ha: 75x9=75x(10-1)=75x10-75=750-75=675.
Per moltiplicare un numero per 11, basta moltiplicarlo per 10 ed aggiungere al risultato il numero assegnato. Infatti, si ha: 47x11=470+47=517.
Moltiplicazione di due numeri interi o decimali
Per
moltiplicare due numeri interi, si scrive il moltiplicatore sotto il
moltiplicando e si moltiplica, cominciando dalla destra, ogni cifra del
moltiplicando per la cifra delle unità del moltiplicatore. Si
scrivono le unità di ciascun prodotto parziale e le decine, se
ve ne sono, si aggiungono al prodotto parziale successivo, l'ultimo
prodotto si scrive per intero. Si ripete poi l'operazione moltiplicando
ogni cifra del moltiplicando per la cifra delle decine del
moltiplicatore e scrivendo i prodotti parìziali ottenuti in modo
che la cifra delle unità di ciascuno sia al di sotto di quella
delle decine del precedente, e così via. Infine si addizionano i
vari prodotti parziali.
Per
moltiplicare due numeri decimali si esegue l'operazione come se si
trattasse di due numeri interi e poi si separa con la virgola nel
risultato ottenuto, partendo da destra a sinistra, considerando tante
cifre decimali quante sono complessivamente quelle decimali dei due
fattori.
ESPRESSIONI ARITMETICHE
Se
in un'espressione aritmetica non contenente parentesi figurano le
operazioni di addizione, sottrazione e motiplicazione, occorre eseguire
prima le moltiplicazioni e poi le altre due operazioni.
Esempio: 3+5x4-3x6-2=3+20-18-2=3.
Se
invece nell'espressione figurano anche delle parentesi, occorre prima
calcolare il valore dell'espressione contenuta nella parentesi
più interne, riscrivendo la parte rimanente e procedere poi per
le altre eventuali parentesi, dall'interno verso l'esterno. Esempio: 35-[4x7-(16-4x3)+(5x3-9)]=35-[4x7-(16-12)+(15-9)]=35-[28-4+6)]=35-30=5.
DIVISIONE
Quoziente di un numero per un altro
Dati
due numeri interi, dei quali il secondo sia diverso da zero, si dice
quoziente del primo per il secondo il maggior numero intero che
moltiplicato per il secondo dà un prodotto che non supera il
primo.
Pertanto il quoziente fra i numeri 35 e 8 è 4,
perchè 4 è il più grande intero che moltiplicato
per 8 dà un prodotto che non supera 35.
L'operazione che permette di calcolare il quoziente di due numeri dicesi divisione.
Il primo numero chiamasi dividendo ed il secondo divisore, entrambi si dicono termini della divisione.
Si dice resto di una divisione, la differenza fra il dividendo e il prodotto del divisore per il quoziente.
Pertanto,
essendo 4 il quoziente della divisione di 35 per 8, il resto è
dato da: 35-4x8=35-32=3. L'operazione di divisione si indica con 35:
8=4 con resto 3.
In tale espressione 35 è dividendo, 8 il divisore, 4 il quoziente e 3 il resto.
Il quoziente così trovato dicesi approssimato per difetto a meno dell'unità.
Ovviamente in una divisione il resto è sempre minore del divisore.
Prova della divisione
Se
si moltiplica il quoziente per il divisore e si addiziona il resto
della divisione al prodotto ottenuto, si ha come risultato il dividendo.
Cioè: quoziente x divisore + resto = dividendo.
Tale
proprietà costituisce la prova della divisione, cioè
stabilisce che la divisione è stata eseguita bene. Esempio:
35:8=4 con resto 3; 8x4+3=32+3=35.
Divisione propria o esatta
Se si esegue la divisione di 35 per 7, il quoziente è 5 ed il resto è zero, perche 5x7=35.
In tal caso la divisione dicesi propria o esatta ed il quoziente prende il nome di quoto. Pertanto:
Dicesi quoto di due numeri, se esiste, quel numero che moltiplicato per il divisore dà per prodotto il dividendo.
Per indicare che il quoto dei numeri 35 e 7 è 5, si scrive 35:7=5. E' evidente che:
In una divisione moltiplicando il quoto per il divisore si ha come prodotto il dividendo.
In una divisione propria si dice che il dividendo è divisibile per il divisore.
Casi particolari della divisione propria
1° - Se il dividendo è uguale al divisore, il quoto è uguale a 1. Esempio: 9:9=1, perchè 1x9=9
2° - Se il divisore è 1, il quoto è uguale al dividendo. Esempio: 9:1=9, perchè 9x1=9.
3° - Se il dividendo è zero, e non lo è il divisore, il quoto è zero. Esempio: 0:9=0, perchè 0x9=0. 4° - Se il divisore è zero, e non lo è il
dividendo, il quoto non esiste. Cioè 9:0 è impossibile,
perchè non esiste alcun numero che moltiplicato per zero dia per
prodotto 9. Perciò la divisione per zero non ha senso.
PROPRIETA' DELLA DIVISIONE
Proprieta' invariantiva
Se
si moltiplicano i due termini di una divisione, o si dividono se sono
divisibili, per uno stesso numero, il quoziente resta invariato ed il
resto, se c'è, rimane moltiplicato, o diviso, per quello stesso
numero.
Si consideri la divisione: 55:15=3 con resto 10;
-se si moltiplicano i due termini della divisione per 4, si ottiene: (55x4):(15x4)=220:60=3 con resto 40=10x4.
-se si dividono i due termini della divisione per 5, si ottiene: (55:5):(15:5)=11:3=3 con resto 2=10:5.
Proprieta' distributiva della divisione
Per
dividere una somma, o una differenza, per un numero, purchè
tutti i termini della somma, o della differenza, siano divisibili per
questo numero, è sufficiente dividere ciascun termine della
somma, o della differenza, per quel numero e addizionare, o sottrarre,
i quoti parzialmente ottenuti.
Si consideri l'espressione (32+48+16):16=96:16=6; se si effettuano le operazione come segue: (32+48+16):16=(32:16)+(48:16)+(16:16)=2+3+1=6, si ottiene lo stesso risultato.
Analogamente si ha: (75-15):5=(75:5)-(15:5)=15-3=12.
Per
dividere un prodotto per un numero, è sufficiente dividere per
quel numero uno solo dei fattori che sia divisibile per quel numero.Si consideri l'espressione (35x34):5=1190:5=238. Se si effettuano le operazioni come segue:(35x34):5=(35:5)x34=7x34=238, si ottiene lo stesso risultato.Da tale proprietà si ricava che:per
dividere un prodotto assegnato per uno dei suoi fattori, o per il
prodotto di alcuni di essi, è sufficiente sopprimere nel
prodotto tali fattori.Si consideri l'espressione (7x13x4):13=364:13=28, allo stesso risultato si perviene sopprimendo il fattore 13 nel prodotto: (7x13x4):13=7x4=18.Analogamente si ha: (5x7x9):(7x9)=5.La seguente è un'applicazione di tale proprietà:per
dividere un numero che termina con degli zeri per 10, 100, 1000, ecc.,
è sufficiente sopprimere nel numero, ed alla sua destra, uno,
due, tre, ecc. zeri.Pertanto: 650:10=65, 8500:100=85, 53000:1000=53.Per dividere un numero intero per 10,100,1000, ecc., è sufficiente separare con una virgola, nel dividendo, tante cifre a partire dalla destra, quanti sono gli zeri del divisore. Esempi: 530:10=53; 731:100=7,31; 19:1000=0,019.Per
dividere un numero decimale per 10, 100, 1000, ecc., è
sufficiente spostare la virgola nel dividendo di tanti posti, verso
sinistra, quanti sono gli zeri del divisore. Esempi: 27,4:10=2,74; 4,4:100=0,044; 85,57:1000=0,08557.
DIVISIONE DI DUE NUMERI INTERI O DECIMALI
E'
noto che per indicare il segno di divisione s'interpongono due puntini
fra dividendo e divisore. La medesima cosa è disporre il
dividendo e il divisore sulla stessa riga, separarli con un trattino
verticale, segnare una sbarretta orizzontrale sotto il divisore e
scrivere infine il quoziente.
QUOZIENTI APPROSSIMATI
Se
dividendo due numeri interi la divisione non è esatta, si dice
che: il quoziente approssimato per difetto a meno di 0,1 (un
decimo); 0,01 (un centesimo); 0,001 (un millesimo); ... fra quei due
numeri è il più grande numero con una, due, tre, ...
cifre decimali che moltiplicato per il divisore dà un prodotto
che non supera il dividendo.
Praticamente si procede così: si
divide il dividendo per il divisore e si determina la parte intera del
quoziente, si pone una virgola alla sua destra e si scrive uno zero
alla destra del resto.
Si divide il numero ottenuto per il divisore
e si ottiene la cifra dei decimi del quoziente dei numeri assegnati. Si
scrive poi di nuovo uno zero alla destra del nuovo resto e si divide il numero ottenuto per il divisore ottenendo la cifra dei centesimi del quoziente dei numeri assegnati..., e così via.
DIVISIONE DI UN NUMERO INTERO PER UN NUMERO DECIMALE
Per
dividere un numero intero per un numero decimale prima si fa seguire il
dividendo di tanti zeri quante sono le cifre decimali del divisore, si
toglie la virgola da quest'ultimo e poi si calcola il quoziente dei due
numeri ottenuti.
DIVISIONE DI DUE NUMERI DECIMALI
Per dividere un numero decimale per un altro numero decimale si sopprime la virgola nel divisore, mentre nel dividendo la
si trasporta verso destra di tanti posti quante sono le cifre decimali
del divisore. Se le cifre decimali del dividendo sono minori di quelle
del divisore si supplisce con gli zeri.
Quando
si devono eseguire operazioni con numeri che hanno molte cifre
decimali, per non complicare i calcoli, si trascurano quelle oltre un
dato ordine. Se ad esempio in un numero decimale si trascurano tutte le
cifre decimali oltre quella dei centesimi, si dirà che si
è preso un valore approssimato per difetto a meno di 0,01 del
numero dato.
Se si considera il numero 2,56789 e si trascurano
le cifre oltre quella dei centesimi, si ottiene il numero 2,56, che
è un valore approssimato per difetto a meno di 0,01 del numero dato. Invece, 2,57 è un valore approssimato per eccesso a meno di 0,01 del numero dato.
In generale, se l'ultima cifra decimale che si trascura è minore o uguale a 5, si conviene di prendere il valore approssimato per difetto, se invece la cifra è maggiore di 5 si assume il valore
approssimato per eccesso. Pertanto, avendo il numero 3,742738 e volendo
trascurare tutte le cifre oltre quella dei centesimi, si
prenderà il valore arrotondato 3,74. Nel numero 2,787635, trascurando tutte le cifre oltre quella dei centesimi, si prenderà il valore arrotondato 2,79.
ESPRESSIONI ARITMETICHE
Per
calcolare il valore di un'espressione aritmetica composta da operazioni
di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, alcune o tutte
all'interno di parentesi tonde, quadre e graffe, si procede come
segue:
Si devono effettuare le operazioni indicate nelle
parentesi più interne, tenendo presente che le operazioni che si
fanno prima sono moltiplicazione, divisione e poi tutte le altre. Esempio:
{[(8+5x4):7+(6+12:3)x2]:3-(15-3x4)x2}x5-8={[(8+20):7+(6+4)x2]:3-(15-12)x2}x5-8=
{[28:7+10x2]:3-3x2}x5-8={[4+20]:3-3x2}x5-8={24:3-3x2}x5-8={8-6}x5-8=2x5-8=10-8=2.