MIKY & GENNY

NUMERAZIONE ---> INDICE

I NUMERI INTERI

Se si vuole stabilire quanti sono gli oggetti di un gruppo, ad esempio il numero dei fiammiferi contenuti in una scatola, si toglie un fiammifero e si pronuncia uno, poi un altro e si pronuncia due, e così successivamente tre, quattro, ..., ecc.; in tale modo si esegue un'operazione nota chiamata del contare o del numerare. Se dopo aver estratto l'ultimo fiammifero si pronuncia la parola quarantacinque, significa che quarantacinque è il numero dei fiammiferi contenuti in quella scatola. Quando in essa non rimane alcun fiammifero, essa contiene
zero fiammiferi. Ogni fiammifero considerato è una unità e le parole zero, uno, due, tre, quattro, ..., ecc., che si adoperano per contare un gruppo di oggetti della stessa specie, si dicono numeri interi, o semplicemente numeri. Essi si rappresentano con i simboli 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, ... I numeri interi considerati in questo ordine, formano la serie o la successione dei numeri interi, inoltre 1 è il successivo di 0, 2 il successivo di 1 e così via.
Se si considerano due gruppi di oggetti, il secondo contenente un oggetto in più del primo, poichè in ciascun gruppo ad ogni oggetto corrisponde un numero e che qualsiasi numero ha un successivo, segue che la serie dei numeri è illimitata. Si può concludere che:
Un numero intero indica la quantità degli oggetti di un dato gruppo.

NUMERAZIONE PARLATA

E' l'insieme delle regole che permettono di assegnare un nome a tutti i numeri che servono, usando un limitato numero di vocaboli. Il sistema adottato da tutte le nazioni prende il nome di Sistema di numerazione decimale.

In tale sistema, ai primi nove numeri sono stati assegnati i seguenti nomi: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, che si chiamano unità del primo ordine.
E' stato stabilito che:
-dieci unità semplici, o del primo ordine, formano una diecina, o dieci, che si dice unità del secondo ordine.
-dieci diecine, formano un centinaio, o cento, che si dice unità del terzo ordine.
-dieci centinaia, formano un migliaio, o mille, che si dice unità del quarto ordine.
-dieci migliaia, formano un una decina di migliaio, che si dice unità del quinto ordine, e così via. Pertanto in tale sistema si ha che:
Dieci unità di un ordine formano una unità dell'ordine immediatamente superiore.
Per tale motivo, il sistema si dice decimale o a base dieci.

Un'altra convenzione che permette di diminuire il numero dei vocaboli occorrenti, è quella di riunire le unità dei diversi ordini in classi; cioè si stabilisce che tre termini consecutivi formano una classe. La classe formata dai primi tre ordini si dice classe delle unità semplici; la seconda, classe delle migliaia; la terza, dei milioni; la quarta, dei miliardi, e così via.

NUMERAZIONE SCRITTA

La numerazione scritta rappresenta tutti i numeri con un numero limitato di cifre.

Si consideri la serie o la successione dei numeri interi 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
Lo zero rappresenta la cifra priva di significato, le alte altre cifre rappresentano quelle significative.
Queste dieci cifre sono sufficienti per scrivere qualsiasi numero intero, tenendo conto che qualsiasi cifra posta a sinistra di un'altra rappresenta delle unità dell'ordine immediatamente superiore. Perciò, per scrivere un numero, si dispongono da sinistra verso destra le cifre che indicano quante sono le unità dei vari ordini, cominciando dall'ordine più alto.
Con tale convenzione il numero duecentoventicinque si scrive 225.
Se inoltre in un numero non vi sono unità di un certo ordine, si pone uno zero al posto che doveva essere occupato da quelle unità, come ad esempio, tremilaquattrocento si scrive 3400.

LETTURA DI UN NUMERO SCRITTO IN CIFRE

Per leggere un numero avente più di tre cifre, lo si scompone in gruppi di tre cifre partendo da destra verso sinistra, si inserisce un punto fra le varie classi ottenute e si leggono, cominciando da sinistra, i numeri rappresentati da ciascun gruppo, facendoli seguire dal nome della classe corrispondente, salvo per la classe delle unità semplici. Ad esempio, i numeri 1.742.602 e 3.831.692 si leggono rispettivamente unmilionesettecentoquarantaduemilaseicentodue e tremilioniottocentotrentunomila seicentonovantadue.

UGUAGLIANZA E DISUGUAGLIANZA

Un numero qualsiasi di un successione di numeri naturali è minore di tutti quelli che lo seguono e maggiore di tutti quelli che lo precedono. Pertanto 8 è minore di 11 e 13 è maggiore di 6. Per esprimere ciò, si fa uso delle scritture 8<11 e 13>6.
I segni < e > si chiamano segni di disuguaglianza
.

Alcune volte i numeri si indicano con una lettera minuscola, ad esempio a, b, c, ... , e per indicare che due numeri sono uguali, cioè che occupano lo stesso posto nella serie naturale, si usa la scrittura a=b. Una scrittura di questo tipo si dice uguaglianza.

NUMERI DECIMALI

Oltre ai numeri interi vi sono anche i numeri decimali. Se ad esempio si divide un segmento in 10, o in 100, o in 1000, ecc. parti uguali, ciascuna di esse rappresenta un decimo, un centesimo, un millesimo, ecc. del segmento.

Un decimo, un centesimo, un millesimo, ecc. si chiamano unità decimali, rispettivamente del 1°, 2° e 3° ordine, e si indicano scrivendo 0,1; 0,01; 0,001; ...
Fra le unità decimali c'è una relazione analoga a quella delle unità intere dei diversi ordini. Infatti:
10 decimi formano una unità intera;
10 centesimi formano un decimo;
10 millesimi formano un centesimo e così via.
Se un numero contiene oltre ad unità intere anche unità di ordine decimale, ad esempio il numero formato da 3 centinaia, 2 decine, 4 unità, 3 decimi e 7 centesimi, si scrive 324,37.
Perciò in un numero decimale le cifre scritte alla sinistra della virgola rappresentano le unità intere, quelle scritte a alla destra della virgola rappresentano le unità decimali di ordine uguale al posto che occupano rispetto alla virgola.

LETTURA DI UN NUMERO DECIMALE

Per leggere un numero decimale, si pronuncia prima la parte intera, poi il numero corrispondente alla parte decimale seguito dal nome delle unità decimali espresse dall'ultima cifra a destra della virgola. Perciò i numeri 4,317 e 0,0842 si leggono rispettivamente quattro e trecentodiciassette millesimi, e 842 decimillesimi.