Sostituendo ad m tali valori nell'equazione y - 2 = m(x - 4), si hanno le equazioni delle tangenti al cerchio uscenti dal punto P(4, 2), cioè le equazioni:
3x + y - 14 = 0 e x - 3y + 2 = 0.
I
due procedimenti esposti possono essere utilizzati per determinare la
tangente al cerchio in un suo punto, per quanto sia preferibile, par la
rapidità di calcolo, la formula (7):
(7) xx0 + yy0 - α(x + x0) - β(y - y0) + γ = 0.
2)-Trovare la tangente alla circonferenza x2 + y2 - 2x - 4y + 4 = 0 nel suo punto P(1, 3).
Primo procedimento
Si
scrive l'equazione di una retta generica passante per P(1, 3) e si
cercano le intersezioni di questa con il cerchio, una è P, e
s'impone che coincidano. l'equazione del fasci di rette di centro P
è:
y - 3 = m(x -1);
le coordinate dei punti di intersezione si trovano risolvendo il sistema:
Queste coincidono se le radici dell'equazione risolvente:
(1 + m2)x2 - 2(m2 - m + 1)x + m2 - 2m + 1 = 0,
ottenuta sostituendo nella prima equazione del sistema
il valore della y ricavato dalla seconda, abbia radici reali e
coicidenti occorre che il discriminante sia uguale a zero, cioè:
Δ = (m2 - m + 1)2 - (1 + m2)(m2 - 2m + 1) = 0,
Sviluppando, ordinando e risolvendo, si ha:
m2 = 0,
da cui
m1 = m2 = 0.
Sostituendo tale valore nell'equazione y = 3 + mx - m, si ha l'equazione cercata: y = 3.
Secondo procedimento
Si scrive l'equazione di una generica retta per P(1, 3) e
s'impone che abbia distanza dal centro C(1, 2) di un segmento uguale al raggio r =1.
L'equazione di una retta generica per P(1, 3) è:
y - 3 = m(x - 1),
ossia
mx - y - m + 3 = 0;
la distanza della retta dal centro C(1, 2) dev'essere uguale a 1, quindi:
da cui
ossia
L'equazione della retta tangente al cerchio nel punto P(1, 3) è y - 3 = 0.
3)-Trovare le equazioni delle tangenti al cerchio x2 + y2 - 2x - 4y + 1 = 0 uscenti dal punto P(1, 1), interno ad esso.
Infatti,
si verifica che il punto P è interno al cerchio: sostituendo
nell'equazione del cerchio ad x ed y i valori 1 e 1, ascissa e ordinata
di P, si ha
1 + 1 - 2 - 4 + 1 = -3 < 0,
cioè la distanza di P da C è minore di r.
Tale risultato si riscontra applicando i due procedimenti svolti negli esempi precedenti.
Riassumendo i risultati dei tre esempi, si può affermare che:
-il
problema di condurre da un punto dato le tangenti ad un cerchio dato,
ammette due soluzioni reali e distinte quando il punto è esterno
al cerchio, due soluzioni reali e coincidenti quando il punto sta sul cerchio, due soluzioni immaginarie e coniugate quando il punto è interno al cerchio.
COMPLEMENTI
Potenza di un punto rispetto a un cerchio
Siano dati il cerchio di equazione x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ = 0 ed il punto P(x0, y0).
Definizione - Si chiama potenza di P rispetto al cerchio di centro C(α, β) e raggio r, e si indica con p, la differenza:
ossia
(8) p = (x0 - α)2 + (y0 - β)2 - r2,
essendo
Si può dunque affermare che:
-la potenza del punto P(x0, y0) rispetto al cerchio di equazione x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ
= 0 è uguale, in valore e segno, al primo membro dell'equazione
della circonferenza scritta in forma normale, quando al posto delle
coordinate correnti x ed y, si sostituiscono le coordinate del punto.
I punti esterni al cerchio hanno potenza positiva, mentre quelli interni hanno potenza negativa.
Infatti, se P(x0, y0) è esterno al cerchio x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ = 0, si ha:
da cui
se P(x0, y0) è interno al cerchio x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ = 0, si ha:
cioè
da cui
i
punti appartenenti al cerchio hanno potenza nulla; il cerchio dunque
è il luogo geometrico dei punti del piano aventi rispetto ad
esso potenza nulla.
Esempio - Determinare il valore della potenza del punto P(1, 2) rispetto al cerchio di equazione x2 + y2 - 4x + 2y + 1
= 0.
Applicando la (8), si ha:
12 + 22 - 4 · 1 + 2 · 2 + 1 = 6 > 0.
ll punto P è esterno al cerchio, essendo la sua potenza positiva.
Infatti, il punto P ha dal centro distanza maggiore del raggio.
Essendo:
si ha:
Si
verifica come il valore 6, potenza di P(1, 2) rispetto al cerchio
dato, rappresenti il prodotto delle distanze di P dalle
intersezioni con il cerchio di una retta uscente da P. Allo scopo,
si considera la retta uscente da P di coefficiente angolare 3 e si
determinano le coordinate dei punti A e B, intersezioni di tale
retta con il cerchio dato.
Risolvendo il sistema:
si trovano le coordinate di A , 0 E - 1, e le coordinate di B, 2/5 E 1/5.
Il prodotto della distanze di P da A e B è dato da:
Dopo
aver ripetuto il calcolo per la retta che esce da P, che è
parallela all'asse y, si ha che i punti di contatto T e T' delle
tangenti, come si e visto, condotte da P al cerchio hanno coordinate:
per cui
Si è così verificato che:
Asse radicale di due cerchi - Fasci di cerchi - Asse centrale
Siano date due circonferenze di equazioni:
x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ = 0,
x2 + y2 - 2α'x - 2β'y + γ' = 0.
Le coordinate dei punti di intersezione sono date dalla soluzione del sistema:
Tale sistema è di quarto grado ed è equivalente al sistema di secondo grado seguente:
le cui soluzioni forniscono le coordinate dei due punti reali A e B.
Si ricordi che il grado di un sistema di equazioni algebriche è dato dal prodotto dei gradi delle equazioni componenti.
La retta di equazione:
(9) 2(α' - α)x + 2(β' - β)y + γ - γ' = 0,
ottenuta sottraendo le equazioni dei due cerchi dati, si chiama asse radicale, evidenziato in rosso nella figura seguente.
L'asse radicale è la retta AB, che congiunge i due punti reali A e B in cui si intersecano i cerchi dati.
Tale retta rappresenta il luogo geometrico dei punti che hanno uguale potenza rispetti ai cerchi stessi.
Infatti,
se si indica con P un punto generico del piano di coordinate x ed y, la
sua potenza rispetto al primo cerchio è uguale al primo membro
della sua equazione; la sua potenza rispetto al secondo cerchio
è uguale al primo membro della seconda equazione; affinchè P abbia la stessa potenza rispetto ai due cerchi, dev'essere:
x2 + y2 - 2α'x - 2β'y + γ' = x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ,
da cui trasportando tutto nel secondo membro, si ha l'equazione dell'asse radicale.
2(α' - α)x + 2(β' - β)y + γ - γ' = 0.
Se i due cerchi sono secanti, l'asse radicale è dato dalla retta AB, che congiunge i punti A e B; se i due cerchi sono tangenti, l'asse radicale è la tangente comune ai due cerchi; se i due cerchi sono esterni, l'asse radicale è esterno ad entrambi i cerchi.
Costruzione dell'asse radicale di due cerchi esterni
Per costruire l'asse radicale di due cerchi esterni α e β, si considera un terzo cerchio γ secante entrambi; si determina l'asse radicale dei cerchi α e γ e l'asse radicale dei cerchi β e γ. Essi s'incontrano in un punto M, la perpendicolare per M alla retta congiungente i centri dei due cerchi dati α e β, asse centrale, dà l'asse radicale richiesto.
Gli
infiniti cerchi passanti per i punti A e B, punti di intersezione di
due cerchi dati, costituiscono il fascio di cerchi. L'equazione del fascio
di cerchi si ottiene facendo una combinazione lineare dei cerchi dati,
cioè sommando la prima equazione con la seconda moltiplicata per
un parametro λ.
Essa è del tipo:
x2 + y2 - 2αx - 2βy + γ + λ(x2 + y2 - 2α'x - 2β'y + γ') = 0,
ossia
(1 + λ)(x2 + y2) - 2(α + λα')x - 2(β + λβ')y + γ + λγ' = 0,
da cui
La retta congiungente i centri C(α, β) C'(α', β') si chiama asse centrale. La sua equazione è:
ossia, sviluppando e riducendo,
(11) (β' - β)x - (α' - α)y + α'β - αβ' = 0.
Si rileva facilmente come l'asse centrale sia perpendicolare all'asse radicale.
Infatti, è soddisfatta la condizione di perpendicolarità delle due rette:
2(β' - β)(α' - α) - 2(α' - α)(β' - β) = 0.
Nota bene
Si vedrà in seguito che:
-viceversa, data l'equazione di un fascio di cerchi, le equazioni dei due cerchi fondamentali si ottengono ponendo λ = 0 e λ = ∞ nell'equazione (10).
Per λ = - 1, la (10) fornisce l'equazione dell'asse radicale, poichè per ogni valore di λ
la (10) dà un cerchio passante per i punti dase del fascio A e
B, L'asse radicale può considerarsi come un cerchio limite del
fascio, che ha raggio infinito.
Esempi
1)-Scrivere l'equazione dell'asse radicale dei cerchi:
α) x2 + y2 - 2x - 2y - 2 = 0,
β) x2 + y2 - 8x + 4y + 4 = 0;
verificare inoltre che esso è il luogo dei punti che hanno uguale potenza rispetto ai cerchi stessi.
Sottraendo le equazioni dei due cerchi α e β, si ha l'equazione dell'asse radicale; essa è:
x - y - 1 = 0.
Per verificare che ogni punto dell'asse radicale ha la stessa potenza rispetto ai cerchi α e β,
si indicano con x ed y le coordinate di un generico punto P. La potenza
del punto P rispetto al cerchio di equazione α è uguale a x2 + y2 - 2x - 2y - 2; la potenza del punto P rispetto al cerchio di equazione β è uguale a x2 + y2 - 8x + 4y + 4.
Affinchè il punto P abbia la stessa potenza rispetto ai due cerchi occorre che sia:
x2 + y2 - 2x - 2y - 2 = x2 + y2 - 8x + 4y + 4.
Trasportando tutto al primo membro e semplifIcando, si ottiene:
x - y - 1 = 0,
condizione di appartenenza del punto P(x, y) alla retta x - y - 1 = 0.
Quindi, tutti e soli i punti dell'asse radicale hanno uguale potenza rispetto ai cerchi α e β.
L'equazione dell'asse centrale è:
Si
rileva che l'asse centrale è perpendicolare all'asse radicale,
in quanto è soddisfatta la condizione di perpendicolarità.
2)-Trovare il cerchio che passa per le intersezioni dei cerchi x2 + y2 - 1 = 0 e x2 + y2 + 2x = 0 e per il punto P.
Il
problema ammette una sola soluzione, in quanto si deve determinare un
cerchio passante per tre punti, cioè per i due punti comuni ai
cerchi dati e per il punto P.
Gli infiniti cerchi passanti per i punti comuni dei cerchi dati hanno equazione:
(1 + λ)(x2 + y2) - 1 + 2λx = 0,
ottenuta
facendo una combinazione lineare delle equazioni dei due cerchi,
cioè sommando la prima con la seconda equazione moltiplicata per
il parametro λ.
Dividendo l'equazione del fascio per 1 + λ, si ottiene l'equazione del fascio in forma normale:
Un
cerchio del fascio passa per il punto P(3, 2), se le coordinate di
P soddisfano tale equazione, cioè se si verifica:
Risolvendo rispetto a λ, si ha:
Sostituendo tale valore in
si ottiene l'equazione del cerchio richiesto:
3)-Scrivere l'equazione del cerchio passante per i punti comuni al cerchio x2 + y2 - 4x + 2y + 1 = 0 e x2 + y2 + 2x = 0 e alla retta 3x - y + 5 = 0 e per l'origine della coordinate.
Si ricordi che si definiscono "fascio di cerchi" gli infiniti cerchi passanti per due punti.
Quindi, per i punti comuni al cerchio e alla retta passano infiniti cerchi, il cui asse radicale è la stessa retta.
-viceversa, data l'equazione di un fascio di cerchi, le equazioni dei due cerchi fondamentali si ottengono ponendo λ = 0 e λ = ∞ nell'equazione (10).
Per λ = -1, la (10) fornisce l'equazione dell'asse radicale, poichè per ogni valore di λ
la (10) dà un cerchio passante per i punti dase del fascio A e B.
L'asse radicale può considerarsi come un cerchio limite del fascio, che
ha raggio infinito.
L'equazione
del fascio si ottiene facendo la combinazione lineare delle equazioni
date, cioè sommando la prima equazione con la seconda
moltiplicata per il parametro λ. Essa è:
x2 + y2 - 4x + 2y + 1 + λ(3x - y + 5) = 0,
ossia
x2 + y2 - (4 - 3λ)x + (2 - λ)y + 1 + 5λ = 0.
Per trovare il cerchio del fascio che passa per l'origine, basta uguagliare a zero il termine noto, cioè
1 + 5λ = 0,
da cui λ = -7/5; sostituendo tale valore nell'equazione del fascio, si trova l'equazione del cerchio richiesto:
Dato il fascio di cerchi x2 + y2 - 2x + λ(x2 + y2 - 3y) = 0, determinare:
a)-i cerchi fondamentali:
b)-i cerchi del fascio che hanno raggio 1.
a)-I cerchi fondamentali del fascio si ottengono per i valori particolari del parametro λ: per λ = 0 e λ = ∞. Per λ = 0, si ha il cerchio x2 + y2 - 2x = 0.
Si divide ora l'equazione del fascio per λ e si ricordi che una frazione con denominatore infinito è uguale a zero.
Per λ = ∞, si ha:
ossia
x2 + y2 - 3y = 0.
b)-Il centro del generico cerchio del fascio:
x2 + y2 - 2x + λ(x2 + y2 - 3y) = 0,
ossia ordinando e riducendo tale equazione in forma normale
Ricordando che:
si ha
Elevando al quadrato ambo i membri e riducendo, si ha:
5λ2+ λ= 0,
da cui
Sostituendo tali valori nell'equazione del fascio, si hanno le equazioni dei due cerchi:
Polare di un punto rispetto a un cerchio
Si riprende l'esempio visto per le tangenti a un cerchio in un punto, per trovare una soluzione più semplice.
In tale esempio si chiedeva di scrivere le equazioni delle tangenti al cerchio x2 + y2 - 4x + 4y - 2 = 0 uscenti dal punto P(4, 2).
Supponendo
di aver risolto il problema, si indicano con a e b le tangenti al
cerchio uscenti da P e con T e T' i rispettivi punti di contatto, come
in figura.
Quindi, le tangenti a e b sono le rette congiungenti il punto P con i punti T e T'.
I punti T e T' sono i punti di intersezione della retta TT' con il cerchio.
La retta TT', che si indica con p, si chiama polare del punto P rispetto al cerchio e P polo.
La sua equazione è:
x + 2y - 3 = 0,
ottenuta applicando la formula di sdoppiamento, cioè sostituendo nell'equazione del cerchio dato 4x ad x2, 2y ad y2, (x+4)/2 ad x, (y + 2)/2 ad y.
La retta TT' coincide con p, polare di P rispetto al cerchio la si può definire così:
-retta congiungente i punti di contatto delle tangenti condotte dal punto al cerchio.
Le coordinate T e T' sono date dalla soluzione del sistema:
Esse sono T(1, 1) e T'(5, -1).
Le due tangenti a e b, rette congiungenti rispettivamente i punti P, T e P, T' hanno equazioni:
ossia
a) x - 3y + 2 = 0 e 3x + y - 14 = 0.
Poichè
la retta TT', coincidente con p, si è ottenuta applicando
l'equazione (7) con la formula di sdoppiamento, si può affermare
che l'equazione della polare di un punto P rispetto ad un cerchio
coincide con l'equazione della tangente al cerchio, se P appartiene ad
esso, cioè:
-la polare di un punto del cerchio è la tangente ad esso in quel punto.
In conclusione:
-se il punto P è esterno al cerchio, la polare è secante ad esso ed è la retta congiungente i punti di contatto delle tangenti condotte dal punto al cerchio;
-se P è un punto del cerchio, la polare coincide con la tangente in P;
-se P è un punto interno al cerchio, la polare è esterna.
Si osservi come la polare di P rispetto al cerchio sia perpendicolare alla retta CP.
Infatti,
la polare di P rispetto al cerchio dato ha coefficiente angolare m =
-1/2 e la retta CP ha coefficiente angolare m' = (2 + 2)/(4 - 2) = 2.
Si
ricorda che la condizione di perpendicolarità fra due rette
è che il prodotto dei coefficienti è uguale a -1.
Si
osserva ancora come il prodotto delle distanze del polo e della polare
dal centro del cerchio sia uguale al quadrato del raggio.
Infatti, la distanza
e la distanza della retta TT' da C è:
dunque:
Mediante le proprietà enunciate si può costruire la polare di un punto rispetto al cerchio.
Se
il punto P è esterno al cerchio, si conducono le tangenti da P
al cerchio, la retta congiungente i punti di contatto è la
polare di P richiesta.
Se P appartiene al cerchio la polare è la tangente in P ad esso.
Se P è interno al cerchio, la sua polare si costruisce nel modo seguente, come in figura.
Per P si conducono la perpendicolare fino ad incontrare in M il cerchio, la tangente in M ad esso incontra la CP in R, la perpendicolare per R alla CP è la polare del polo P.
Si osservi che tale costruzione è fatta in base alla proprietà enunciata per i triangoli rettangoli.
Infatti, dal triangolo rettangolo CMR, per il Teorema di Euclide, si ha:
ossia
In generale, l'equazione della polare nel punto P(x0, y0) rispetto al cerchio
x2 + y2 - 2αx - 2 βy + γ = 0,
applicando la formula di sdoppiamento, è:
(12) xx0 + yy0 - α(x + x0) - β(y + y0) + γ = 0.
Si può concludere che:
la (12) rappresenta l'equazione della tangente in P(x0, y0) al cerchio x2 + y2 - 2αx - 2βy +
γ = 0, se il punto P appartiene al cerchio; è invece
l'equazione della polare di P rispetto al cerchio, se P non appartiene
al cerchio, cioè la (12), in ogni caso, rappresenta l'equazione
della retta congiungente i punti di contatto delle tangenti condotte
dal punto al cerchio.