MIKY & GENNY

SEMIRETTA E SEGMENTO ---> INDICE

LA SEMIRETTA

La semiretta è ognuna delle due parti nelle quali una retta è divisa da un suo punto
.
Il punto O si chiama origine di ciascuna delle due semirette.
Una delle due parti in cui un punto O divide una retta, è costituita dai punti che in un verso fissato precedono O, un'altra dai punti che seguono O.
La semiretta che ha per origine un punto O e contiene il punto A, si indica con OA, premettendo, se occorre, la parola semiretta.
La semiretta
è illimitata da una sola parte, essendo dall'altra limitata dal punto origine O.
Le
due semirette che un punto O determina su una retta si dicono opposte, come OA, e OB.
Proiettare un punto A da un punto O, equivale a condurre la semiretta OA.


IL SEGMENTO


Due punti A e B di una retta a, la dividono in tre parti: due di esse illimitate sono le semirette di origine A e di origine B, la terza parte limitata dai punti A e B si chiama segmento. Quindi:
Il segmento è la parte di retta compresa fra due suoi punti A e B, questi inclusi.
I punti A e B si chiamano estremi del segmento.
Il segmento che ha per estremi A e B, si dice che congiunge A e B e si legge segmento AB, oppure soltanto AB.
Il segmento che congiunge due punti dicesi distanza fra i due punti.
Delle tre parti in cui una retta rimane divisa da due soui punti A e B, una è il segmento AB, le altre due sono semirette che si dicono prolungamenti del segmento AB.
I segmenti si possono
indicare anche con lettere minuscole: a, b, c,...


Segmenti consecutivi

Se due segmenti hanno un estremo in comune, e nessun altro punto all'infuori di questo, si dicono
consecutivi
.

I due segmenti AB e BC, che hanno hanno in comune l'estremo B, sono consecutivi.

Segmenti
adiacenti
Se due segmenti sono
consecutivi sulla stessa retta si dicono adiacenti.

Punto medio del segmento
Postulato - In un qualsiasi segmento esiste uno ed un solo punto che lo divide in due parti uguali
.


Il punto che divide il segmento in due parti uguali si dice punto medio del segmento.

Invertibilità del segmento
Ogni segmento è invertibile, ossia esiste un movimento che scambia gli estremi.

Infatti, dato un qualsiasi segmento AB, una rotazione di mezzo giro intorno al punto medio O, lo capovolge scambiando i punti A e B.


Trasporto del segmento
Dato un segmento ed una semiretta, esiste sulla semiretta uno ed un solo segmento, che ha un estremo nell'origine della semiretta e che è uguale al segmento dato
.
Infatti, dato un segmento AB ed una semiretta r di origine O, portando il segmento AB sulla semiretta r, in modo che uno degli estremi, ad esempio B coincida con O, l'altro estremo finirà in un punto
ben determinato A della stessa semiretta.


Confronto e operazioni sui segmenti

Mediante sovrapposizione si può decidere se due segmenti sono uguali o disuguali.
Se due segmenti a e b sono disuguali, si dice che a è maggiore di b, se b è uguale ad una parte di a e si scrive:  a>b. In tal caso, b è minore di a e quindi si scrive b<a.
Dall'esame delle seguenti figure,


si ha:
a)-Due segmenti, o sono uguali, o uno di essi è maggiore dell'altro, cioè fra due segmenti a, b si verifica necessariamente una ed una sola delle seguenti relazioni: a>b; a=b, a<b.
2)-Se un segmento è maggiore di un altro e questo è maggiore o uguale ad un terzo, il primo è maggiore del terzo, cioè se a>b, bc, è anche a>c.

Somma di segmenti
Considerati i segmenti consecutivi AB e BC su una retta e il segmento AC avente per estremi quelli non comuni, A e C, la somma dei due segmenti dati, avente per estremi A e C, è rappresentata da AC. Pertanto si può scrivere: AB+BC=AC.


Somma di segmenti non consecutivi
Se si considerano due segmenti non consecutivi a e b, appartenenti o no alla stessa retta, e si trasportano consecutivamente su una retta OA=a, AB=b, si dice somma a+b dei segmenti dati, il segmento OB somma dei segmenti consecutivi uguali dati.

In generale:
La somma di due o più segmenti a, b, c,... è il  segmento che si ottiene sommando prima a e b, aggiungendo poi c al risultato, e così via fino all'ultimo segmento.

Aggiungere o sommare più segmenti significa trovare la loro somma.

Si può facilmente dimostrare che:
La somma dei segmenti gode della proprietà
-commutativa:
cioè la somma non varia quando si muta a piacere l'ordine degli addendi,
-associativa:
quando a più addendi si sostituisce la loro somma parziale
.

Inoltre: Aggiungendo segmenti uguali a segmenti disuguali, si ottengono segmenti
disuguali nello stesso senso
.
Cioè se a=b e c>d, è anche a+c>b+d.

Differenza di due segmenti


Considerati due segmenti disuguali AB e CD, con 
AB>CD, aventi un estremo in A in comune e sovrapposti, il segmento CB si chiama differenza fra il segmento AB e il segmento AC, e si scrive: CB=AB-AC.



La differenza fra due segmenti, che si trovano in una posizione qualsiasi, si ottiene trasportandoli su una retta, in modo tale che abbiano un estremo in comune e siano sovrapposti.

La differenza fra due segmenti esiste sempre: è un terzo segmento che, aggiunto al secondo, dà il primo
.

Sottrarre da un segmento un altro segmento significa trovare la loro differenza.

Dalla definizione e dalle proprietà precedenti, si ricava:
a)-Sottraendo segmenti uguali da segmenti uguali, si ottengono segmenti uguali,
b)-
Sottraendo segmenti uguali da segmenti disuguali, si ottengono segmenti disuguali nello stesso senso.

MULTIPLI E SOTTOMULTIPLI DI UN SEGMENTO


Si dice multiplo di un segmento a, secondo il numero m, la somma di m segmenti uguali ad a
.

Quindi, dire che b è multiplo di a secondo il numero m, equivale a dire che b=a+a+a+... (
m volte) e si scrive b=ma.
Se m=2, risulta b=2a e si dice che b è il doppio del segmento a.

Se m=3,
risulta b=3a e si dice che b è il triplo del segmento a.
Se m=4, risulta b=4a e si dice che b è il quadruplo del segmento a.
Se m=5,
risulta b=5a e si dice che b è il quintuplo del segmento a, ecc.

Nella figura seguente
il segmento CD rappresenta la somma di tre segmenti uguali ad AB secondo il numero tre, cioè: CD=3AB.


Sottomultipli di un segmento

Se un segmento b è multiplo del segmento a secondo un numero m, ossia è b=ma, di conseguenza a dicesi sottomultiplo di b secondo il numero m e si scrive: 



e si legge a uguale ad un emmesimo di b.


e si dice rispettivamente che a è la metà, la terza parte di b...

Si dice sottomultiplo di un segmento a secondo il numero m, ciascuno dei segmenti ottenuti dopo aver diviso a in m parti uguali.
E' facile dimostrare che:
Multipli e sottomultipli, secondo lo stesso numero, di segmenti uguali, sono uguali; multipli e sottomultipli di segmenti disuguali sono disuguali nello stesso senso.

Postulato di Archimede
Dati due segmenti disuguali, è sempre possibile trovare un multiplo del minore che superi il maggiore
.
Cioè se b<a, si può trovare un valore di m per cui mb>a.

MISURA DEI SEGMENTI

Misurare un segmento significa scegliere un segmento u, che si dice unità di misura, e stabilire quante volte esso, o un suo sottomultiplo, è contenuto nel segmento dato, cioè:
La misura un segmento è il numero che esprime quante volte un altro segmento, scelto come
unità di misura, o un suo sottomultiplo, è contenuto nel primo. Cioè:
La misura un segmento si dice lunghezza del segmento.
La principale unità di misura delle lunghezze è il metro, che corrisponde alla lunghezza di un regolo di platino iridato conservato nell'Archivio di Pesi e Misure di Sévres.
Il metro si indica con la lettera m, ed è noto che per le lunghezze maggiori si adoperano i suoi multipli, cioè:
miriametro (Mm)=m 10000
chilometro (km)=m 1000
ettometro (hm)=m 100
decametro (dam)=m 10
Mentre per quelle minori:
decimetro (dm)=m 0,1
centimetro (cm)=m 0,01
millimetro (mm)=m 0,001.
In geometria, per misurare i segmenti si usa generalmente la riga graduata, che porta incisa su uno degli orli una suddivisione in decimetri e centimetri, o il doppio decimetro, lungo poco più di venti centimetri, con un bordo graduato in centimetri e millimetri. Per misurare i segmenti con il doppio decimetro o con la riga, si dispone questa lungo il segmento in modo che uno degli estremi A coincida con l'inizio 0 della graduazione: se l'estremo B coincide con la ventiduesima divisione si dice che la lunghezza del segmento è di 22 mm, e si scrive AB=mm 22. Se invece l'estremo B capita fra la ventunesima e la ventitresima divisione, si dice che 21 è la misura di AB approssimata per difetto, a meno di 1 mm e che 23 è la misura dello stesso segmento approssimata per eccesso a meno di 1 mm.