IL CORAGGIO DI APRIRSI: 

E' difficile far accgliere idee innovatrici, azzardate, anticonformiste in un ambiente poco aperto al rinnovamento. Credo che questo sia un elemento caratterizzante l'ambito architettonico italiano ma soprattutto quello accademico anche per l'età media dei docenti. Di fatto in ambito universitario fino ad ora è stato molto poco lo spazio riservato alle moderne tecnologie rivolte alla progettazione.

Personalmente ritengo che avvicinarsi alla tecnologia no è affatto facile. L'inormatica applicata alla progettazione abbatte una metodologia consolidata, basta pensare alle grandi possibilità che ci forniscono i programmiper il disegno rispetto a quelle offerte dal tecnigrafo; ci troviamo davanti ad una grande varietà di forme , di materiali e di possibilità diverse (data naturalmente per acquisita la funzionalità degli spazi).

In un libro che si intitola "lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di R.Pirsig, vienetrattato ilproblema dell'incapacità delle persone di comprendere ed avvicinarsi alle nnovazioni tecniche e meccaniche; l'autore individua due tipi di atteggiamento,una di tipo classico, l'altra di tipo romantico. Ciò che caratterizza la classicità è la razionalità e dunque una propensione verso l'aspetto oggettivo delle cose; questo non avviene per il tipo romntico che non solo non trova l'approccio giustocon la meccanica. Sarebbe interessante capire se gli "ostili" alle nuove metodologie di progettazione siano davvero dei "tipi romantici"


DALLA TERRA AL CAD

Ad un occhio poco allenato a comprendere i progetti attraverso il disegno tecnico,la realizzazione di un modello tridimensionale permette di rendersi conto di cosa stiano letteralmente osservando.

La realizzazione di modelli tridimensionali per comunicare con i committenti già era una pratica utilizzata durante il Rinascimento; Michelangelo, Bramante, Antonio da Sangallo, hanno elaborato i modelli della fabbrica di S.Pietro. Anche la prospettiva si è rivelato un incredibile strumento di controllo del progetto.

Questi modelli hanno rivelato un grande limite, cioè quello di non poter comunicare con semplicità tutte e informazioni relative all'opera architettonica, inoltre non erano modelli dinamici dunque facilmente modificabili.

Attualmente il mondo informatico ha abbattuto queste barriere; grazie al computer oggi possiamo creare modelli utilizzando vari sistemi informatici che non solo rendono graficamente il progettoma ci permettono di corredarlo di tutta la gamma di informazioni che servono alla sua costruzione.

 

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