Tamadue (Palu) Sulawesi

 

Presenza di P. Antonio Murru per verificare una possibile apertura di un Centro Francescano.

Tel. 0062.81362141320

E-mail: naputamadue@yahoo.it

 

P. Antonio Murru con il parroco di S. Stefano di Palu

Parrocchia S. Paolo di Palu

Verso una presenza francescana a TAMADUE (Palu) - Sulawesi

Al Capitolo Custodiale ultimo si è presa la decisione di aprire una nuova missione nelle isole " Celebes" o  'Sulawesi". Io sono stato incaricato per prendere contatto col Vescovo della Diocesi di Manado; dopo essermi trasferito a Jakarta, alla fine di agosto con P. Razzoli siamo andati a Manado "Sulawesi Utara" per incontrare il Vescovo. In un primo momento il Vescovo si è dimostrato freddino: volete lavorare nella mia diocesi che ha più di ottanta sacerdoti diocesani e solo circa 120 mila cattolici? Ma poi, mentre si parlava, si infervorava sempre di più, vedendo due frati grossi decisi a spuntarla; finita la prima chiacchierata, avendo altri impegni, ci ha detto di aspettare perché voleva approfondire l'argomento. Dopo un'ora circa, liberatosi dagli altri impegni, si è messo a nostra completa disposizione, descrivendoci tutte le attività della sua immensa Diocesi che è formata da tre province : "Sulawesi Utara", "Gorontalo", “Sulawesi Tengah". Chiacchierando, siamo arrivati all'ora di pranzo; ci ha invitati a rimanere per continuare il discorso. All'inizio era propenso a mandarci in un gruppo di isole sperdute, ma poi si è orientato per una nuova zona montagnosa, anche perché un giovane sacerdote che era appena rientrato dalla zona ha appoggiato la nostra richiesta e si è fatto garante di accompagnarci sul posto. Infatti in questa zona tra "Poso" e "Palu" ci sono tre soli sacerdoti diocesani, uno a Palu e due a Tentenna nella zona di Poso. Noi dovremmo andare al nel territorio tra queste due città su un altopiano dove c'è un parco nazionale protetto e dei resti di civiltà preistorica, monumento nazionale "LORE LINDU". La nostra residenza missionaria verrebbe ubicata in un villaggio di nome "BADA" con circa 25 famiglie, cattoliche importate da Manado e lì da circa 25 anni (il nome del villaggio non si trova nella cartina) nei comuni di Kulawi, Lore Utara, e Lore Selatan. E' una immensa regione e noi dovremmo aprire un conventino per essere un segno della presenza del "Pastor" sul posto. Intanto il Vescovo ci dona una cinquantina di ettari di terreno che la Diocesi possiede a "Bada" e poi possiamo cominciare a lavorare. Non è parrocchia, ma zona missionaria; noi dovremmo essere un punto d'appoggio per i preti ed eventuali insediamenti religiosi, intanto si lavorerà per la cristianizzazione delle popolazioni locali ancora animiste. Non bisogna dimenticare che a Palu e a Poso sono avvenuti gli ultimi sanguinosi conflitti tra cristiani e mussulmani che grazie a Dio ora sono cessati. Il Vescovo si è infervorato e mentre eravamo a Manado mi ha chiamato telefonicamente due volte, spiegandomi la missione che lui intendeva e poi la mattina prima di partire per Jakarta ci ha chiamato nuovamente in Episcopio per spiegarci più dettagliatamente la sua proposta e ci ha dato anche una cartina del posto e delle altre indicazioni come arrivare sul posto. Al mio rientro a Jakarta per il primo di novembre incontrerò ancora il Vescovo a Jakarta, perché ci sarà la riunione della Conferenza Episcopale Indonesiana, poi mi propongo di fare un viaggiato esplorativo sul posto e poi, a Dio piacendo, mi trasferirò lì e spero di passare il Natale 2005 sul posto. A Bada esiste gia una piccola chiesetta e anche una residenza missionaria, ma il Vescovo non sa in che condizioni siano, perché anche lui è da circa tre anni che non si reca sul posto. Per prima cosa bisognerebbe costruire una residenza per tre o quattro persone e cercare un automezzo per potersi spostare da un posto all'altro. Le distanze sono enormi.

 

P. Murru

 

BREVE RESOCONTO  DELLA  SETTIMANA  SANTA 2006

 

Carissimi, mi sembra di essere ritornato giovane!!! Che bella Settimana Santa e Pasqua nell’altipiano del Napu !:

 Sabato notte prima della Domenica delle palme a Rompo, un villaggetto disperso tra le montagne; gente semplice e piena di fervore = l’arrivo del Padre e` una gioia.

Ci si arriva per una stradina di montagna tortuosa e distante 28 kilometri dalla strada principale; ma ne vale la pena per le soddisfazioni che ti danno questi fedeli. Confessioni, messa della domenica delle Palme ed e` gia` notte. Si riparte sotto una pioggia torrenziale; si cammina piano perche` la visibilita` e` quasi nulla. Grazie a Dio si arriva sani e salvi a casa. Mattina Domenica delle Palme prima messa a Tamadue (7 del mattino). La seconda Messa ad Alitupu , ore dieci, con processione per le stradine del villaggio (infatti e` un villaggio a maggioranza cristiano, cattolici e protestanti) . Grande soddisfazioni di tutti. Ore 12 benedizione delle palme e Messa a Maholo che termina con un pranzo a base di riso condito con pesciolini secchi e striminziti. Finalmente si ritorna a casa per il meritato riposo.

Lunedi`, Martedi`, Mercoledi` Santo a Tamadue per le confessioni e per constatare il procedere dei lavori che vanno a rilento a causa delle pioggie torrenziali.

Giovedi` Santo messa e lavanda dei piedi ad Alitupu.

Venerdi` Santo Via Crucis: si parte dalla chiesetta di Tamadue alla localita` dell’erigendo centro francescano Sant’Antonio di Padova. Distanza tre kilometri e mezzo. Si comincia la Via crucis , in testa una grossa Croce portata a turno da 14 persone tra le meno assidue in chiesa delle varie stazioni. Si parte a mezzogiorno con un sole splendente, ma man mano che si va avanti il cielo si oscura e a meta` strada una pioggia torrenziale ci inzuppa e infanga la stradina ancora incompiuta, piu` il guado di due fiumicciatoli che si sono ingrossati ; tutti proseguono tranquilli fino alla meta.

Si prosegue con la liturgia del Venerdi` Santo. Mi sono gustato tutta la cerimonia. Mai mi era parso cosi` evidente la drammaticita` di tutto l’insieme, specialmente la passione del Signore secondo San Giovanni.

Finita la cerimonia si riparte per la stradina piena di fango per arrivare al villaggio. Partecipanti circa 200 persone, ma tutti pieni di gioia.

Sabato Santo = prima veglia Pasquale a Rompo : partecipano tutte le famiglie cattoliche al completo. Seconda veglia pasquale a Maholo; anche qui` pioggia a dirotto, ma tuti sereni e attenti alla liturgia. Come Dio vuole finisce anche questa e si rientra a casa per un breve riposo. Mattina di Pasqua sveglia presto, perche` bisogna andare a Tamadue ; a meta` strada c’e` l’alluvione; bisogna lasciare la macchina e camminare a piedi con l’acqua alle ginocchia per circa tre kilometri, in piu` attraversare un fiume su due ascie perche` il ponticello lo ha portato via la piena. Messa a Tamadue  e poi si riparte per la stessa strada allagata. Seconda messa di Pasqua ad Alitupu. Pranzetto buono hanno arrostito un pollo ruspante. Si rientra a casa per prepararsi per l’indomani mattina.

Lunedi` di Pasqua: Pasqua insieme dei cinque villaggi a Palolo; una bella festicciola, piu` di 400 persone. Finalmente si rientra a casa a Palu, stanco ma con tanta gioia nel cuore per le soddisfazioni avute. Sembra che il Signore ci vizi!!!

Ciao a tutti e tante belle cose. Saluti e ricordi nelle preghiere.

                                                                       Fra antonio murru.

Napu: casa per accoglienza: 6 stanze

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