La Custodia Indonesiana dei Frati Minori Conventuali  ha 5 nuovi sacerdoti

P.Yakub Janami Barus, P.Eligeus Benny Bernadi, P.Yohanes Puji Ismanto, P.Yoseph Ariwibowo Djaka, P. Eduardus Yohanes Padiyana

 

 

 

 

                    

Deli Tua, sabato 21 ottobre 2006 – Vescovo Ordinante: Mons. Pio Datubara, Vescovo di Medan

Da appena un anno è stato celebrato il Capitolo Custodiale che ha visto il cambio di guardia alla guida della Fraternità: tutto il Governo Centrale e la formazione è ora in mano ai frati locali! E’ stato un passo coraggioso e necessario: un segno di maturità e di fiducia.

Anche i fedeli hanno incoraggiato questo passaggio, sostenendo in pieno le loro iniziative. Una occasione molto propizia è stata la preparazione alla festa dell’ordinazione sacerdotale di questi cinque frati, che la gente appunto ha voluto solenne più che mai: per dimostrare che anche loro possono fare le stesse cose e che non sono da meno di chi li ha preceduti.

I 5 neordinati al termine del rito

Una festa così grande infatti la Custodia non l’aveva mai celebrata. Sono venuti da Jakarta il Nunzio Apostolico, Arcivescovo Mons. Leopoldo Girelli, italiano, e un rappresentante del Ministero della Religione; è venuto il Governatore (la più alta carica della Regione), sono venuti i Prefetti delle Province viciniori nonché quello del Nord Sumatra; e naturalmente l’Arcivescovo di Medan, Mons. Pio Datubara, ordinante; hanno partecipato una settantina di sacerdoti on celbranti e una folla di fedeli (circa 10.000!) venuti soprattutto dalle nostre parrocchie, ma anche dalle parrocchie viciniori.

Tutto era stato preparato a puntino, con proprietà e solennità. Il responsabile dell’organizzazione (che ha ricevuto una solida formazione di base al tempo dei primi missionari negli anni ’70) si era orgogliosamente prodigato perché tutto riuscisse bene… e così è stato, con grande soddisfazione sua e di tutti i partecipanti.

Il Signore ha anche premiato questa buona volontà e questi grandi sacrifici, permettendo un tempo discreto (siamo nella stagione delle piogge, ma ha piovuto solo il giorno precedente), favorendo una buona partecipazione della gente alle grosse spese dell’organizzazione, e riempiendo i cuori della gente di grande soddisfazione.

      Alle ore 9 tutto era pronto: la gente incominciava ad arrivare dai villaggi vicini e lontani e prendeva posto a sedere per terra, sulle stuoie, raggruppati per parrocchie di provenienza; alle 9,15 – come da protocollo – sono arrivate le autorità religiose, civili e militari accompagnate e precedute dalla polizia a sirene spiegate ed accolte nel piazzale dall’applauso entusiasta dei presenti e dalle danze colorate dei giovani a ciò incaricati.

      Alle 9,30 (e la puntualità è un segno di perfetta organizzazione!) è iniziata la processione dei ministranti e on celebranti, anche questi accolti dalla danza liturgica. Le parti cantate della Messa erano anche accompagnate dalle danze tipiche delle tre Tribù della nostra zona (Karo, Toba, Simalungun). E’ stato commovente il momento della benedizione dei genitori ai loro figli chiamati all’ordinazione; poi i genitori stessi li hanno accompagnati e consegnati alla Chiesa nelle mani del Vescovo.

      Il Nunzio seguiva tutto con attenzione e ammirazione, pur capendo poco dal testo scritto in quanto arrivato in Indonesia solo da due mesi. Quando è arrivato il momento della processione offertoriale, è stato invitato a scendere ad accogliere i doni… e si è trovato soffocato da una calca di gente che portava beni in natura, tutti generosi e desiderosi di salutarlo: riso, uova, dolci, frutta e verdure di vari tipi, non è mancato un bel pollo vivo (che è stato buono ai piedi dell’altare fino alla fine della Messa); alla fine mi sono avvicinato a lui, stanco ma contento, e mi ha detto:”Adesso capisco perché la liturgia prevede a questo punto di lavarsi le mani…!”

Danza per la processione offertoriale

      Dopo due ore, alle 11,30, eravamo solo all’offertorio! La celebrazione è terminata dopo le 13, con la benedizione che i figli neo-sacerdoti hanno impartito ai loro genitori!

      La gente incominciava a soffrire la stanchezza: stare seduti a terra, la sete, la fame… e quant’altro. E finalmente l’ora del pranzo. Le Autorità sono state invitate a mangiare in convento, mentre la gente mangiava quello che aveva portato da casa oppure comperava quello che aveva prenotato dal Comitato organizzatore.

      Poi sono seguiti i discorsi, intervallati da canti e musiche. Le maggiori autorità sono state onorate anche di un “ùlos”, cioè la sciarpa tradizionale della Tribù Karo.

      La festa è continuata nel pomeriggio… fino a sera…; e poi dopo cena si è trasformata in Festa dei giovani, con musiche e danze religiose o popolari di un gruppo musicale molto conosciuto e molto gradito. Mi hanno detto che hanno durato fino a notte profonda, ma per la grande stanchezza io mi sono ritirato alle 22 e sono riuscito a dormire anche con la musica sotto la finestra!

      Sì, festa riuscita, e speriamo anche benedetta, che porti frutti per il Regno di Dio.                                          

 P. Tarcisio Centis

I 5 neordinati durante la festa

 

 

 

 

 

 
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