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Breve Storia de "La Ballata"

Il trimestrale di arte e cultura "LA BALLATA", nasce a Livorno nel Marzo 1977, per volontà del dott. Corradino Peccenini, funzionario del Registro che, dopo una vita spesa a servizio degli altri, decide d'intraprendere un viaggio a lui più congeniale nel mondo della poesia.
Si dichiara poeta "Pascoliano" per l'amore che nutre per le cose semplici della natura da cui si sente attratto, e che lui considera buone alleate, inserite di prepotenza fra i numeri, suoi ostili compagni di viaggio.
Romanticamente s'introduce così in un mondo da sempre vagheggiato, lasciato però ai margini della sua esistenza per le necessità del quotidiano. Per esprimere questo suo amore nasce così "LA BALLATA", rivista di arte e cultura, di uscita trimestrale, che raccoglie intorno a sé poeti, scrittori, uomini di pensiero, ma soprattutto cultori del bello.
Il nome stesso "BALLATA", come si legge nel primo editoriale, rappresenta un ideale ritorno agli antichi canti medievali, echi di composizioni poetiche con un carattere generalmente popolare, miste di musica e danza. Niente di aulico o di accademico, ma soltanto il piacere di stare insieme, entrando idealmente in atmosfere fatte di libertà e di pienezza d'arte, in un'abbagliante visione di natura.
In redazione compaiono nomi illustri: Giorgio Fontanelli, Riccardo Marchi, Marcello Landi, Piero Caprile, MarioGiusti che hanno abbandonato le scene terrene, alcuni già da tempo, altri di recente, come il quasi centenario capo redattore. Tutti già troppo facilmente dimenticati per la fretta dei tempi, ma non da noi.

Nel 1977 la direzione del periodico viene assunta dal giornalista Nivalco Provenzale, personaggio ancora oggi attivo nel mondo della cultura. A sovrintendere ancora il suo fondatore, il poeta ferrarese Corradino Peccenini, scomparso nel 1995.
Il passaggio del testimone avviene silenziosamente alla fine degli anni '80. La guida del periodico passa alla scrittrice Giuliana Matthieu, di origine piemontese; nuovi personaggi entrano a far parte del corpo redazionale, imponendo nuove e diverse rubriche: cinema, fotografia, articoli di ricerca storica, medicina naturale, arte contemporanea, musica, argomenti sociali, etc..
In copertina il gioco dell'alternanza di nomi famosi nell'arte contemporanea: Servolini, Schinasi, Fontani, Guidi, Camerini, Mataresi, Peruzzi, Lomi, Romiti, Tarrini, Peruzzi, Picchi, Ughi, Vinciguerra e tanti altri imprimono sulla prima pagina la loro coinvolgente forma artistica.
All'interno le 35 pagine della rivista si svolgono come un mosaico variopinto e articolato, armonico nella forma e nella composizione grafica. La rivista coinvolge un vasto target di collaboratori e lettori, proprio per la sua ampia visuale sul mondo dell'arte e della cultura, comunicando al lettore sensazioni diverse, facendosi promotrice, in un certo senso, di una difficile, ma gratificante crociata a favore della buona lettura, alternando articoli di forte impegno ad altri più leggeri improntati ad una leggera ironia. Il direttore e il suo comitato di redazione è sempre pronto a cogliere nuove esperienze letterarie pescando anche nel mondo dei giovani.
Ecco perché la rivista, oggi, si avvale anche dei metodi della moderna tecnologia, nonostante la sua poetica e silenziosa nascita all'ombra dei canti medievali, siglati dalla simbolica dicitura "Fraternità nell' arte".