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Nato a Bologna il 12 luglio del 1973,
Christian Vieri è figlio d'arte: suo padre Roberto ha giocato in diverse
squadre importanti: Sampdoria, Fiorentina, Juventus, Roma e Bologna nel
ruolo di mezzapunta, tecnicamente molto dotata.
Il padre decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Sydney per allenare
il Club Marconi, squadra simbolo della numerosa comunità italiana
presente in Australia: è lì che Christian cresce e muove i primi calci.
A quattordici anni entra a far parte del Club Marconi nel ruolo di
difensore sinistro; subito si fa notare siglando più goal degli
attaccanti e viene spostato nel reparto offensivo.
Ma per diventare un calciatore professionista Christian, con la
benedizione del padre, decide di volare in Italia.
Nel 1988 si trasferisce a Prato dai nonni paterni. Inizia ad allenarsi con
gli allievi del Prato, ma dopo pochi mesi viene tesserato da una piccola
squadra: il Santa Lucia. Christian ha un bel ricordo di quel periodo:
"Il Santa Lucia non mi pagava nulla, così il nonno, che è stato
calciatore anche lui, mi promise 5.000 lire a gol. Prima partita
disputata: 4 gol. 20.000 lire di premio!". Christian segnava
regolarmente e il nonno dovette ridurre il compenso a 1.000 lire a rete.
Dopo un campionato giocato negli allievi nazionali del Prato passa tre
stagioni con la maglia del Torino: inizialmente con la primavera e
successivamente in prima squadra, allenata da Emiliano Mondonico.
Esordisce in serie A il 15 dicembre 1991 (Torino-Fiorentina 2-0). Nel
novembre del 1992 viene ceduto in prestito al Pisa, ma non è un periodo
fortunato: viene operato al legamento esterno della caviglia.
Nella stagione successiva passa al Ravenna, in serie B e in trentadue
partite segna 12 reti.
L'anno seguente veste la maglia del Venezia e nel 1995 è richiesto
espressamente dal tecnico Mondonico all'Atalanta.
La stagione 1996/1997 è quella del grande salto: passa alla Juventus.
Tra campionato, Coppe europee e Coppa Italia conta 38 presenze e segna 15
gol. Vince Scudetto, Supercoppa Europea(contro il Parma), e gioca la
finale di Champions League, contro la squadra tedesca del Borussia
Dortmund, la quale vincerà il titolo.
A fine stagione il presidente dell'Atletico Madrid cerca in tutti i modi
di far volare Vieri in Spagna ...e alla fine ci riesce.
Nel campionato spagnolo vince il titolo di capocannoniere della Liga
segnando con una media strepitosa: 24 gol in 24 partite.
Nonostante la bella esperienza in Spagna, le lusinghe e l'ingaggio
promesso da Sergio Cragnotti, presidente della Lazio, costituiscono
un'offerta irrifiutabile.
Con i biancocelesti vince la Coppa delle Coppe al Villa Park di Birmingham
contro il Maiorca.
Nella stagione 1999/2000 Massimo Moratti lo vuole all'Inter; anche questa
volta l'offerta è da record: gli viene attribuita la nomina di
"Mister novanta miliardi".
Considerato un po' uno zingaro per i suoi continui spostamenti, i tifosi
dell'Inter possono però stare tranquilli; Bobo dice: "Penso di
restare a vita in nerazzurro. Perché no? Mi piacerebbe continuare qui
ancora per tanti e tanti anni... Dopo aver girato mezzo mondo penso
proprio che mi fermerò a lungo a Milano".
Centravanti molto prestante e potente fisicamente(185cm per 82Kg), dispone
di un sinistro preciso e notevole grinta.
Con 30 presenze e 17 gol in nazionale è leader indiscusso del reparto
offensivo della nazionale italiana.
Il soprannome 'Bobo' (che forse estende 'Bob', quello di suo padre) che
Christian si porta addosso, spesso diventa 'Bobo Gol' per la sua grande
attitudine a siglare reti di ogni genere.
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