La leggenda dell'Agrifoglio
Un piccolo orfanello viveva presso alcuni pastori ,quando gli angeli araldi apparvero
annunciando la lieta novella della nascita di Cristo.
Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d'alloro per il neonato re,
ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che il pastorello si
vergognò del suo dono e cominciò a piangere.
Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde
intenso e cambiò le lacrime dell'orfanello in bacche rosse.

La leggenda del vischio
C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante,l'uomo viveva solo, non si era
mai sposato e non aveva più nessun amico.
Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno,uscì di casa e vide gente
che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo.
Qualche mano si tese verso di lui,qualche voce si levò : - Fratello, - gli gridarono - non vieni? -
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli,era un mercante e per lui non c'erano che clienti:
chi comprava e chi vendeva,per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi
fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso,si uni a un gruppo di vecchi e di fanciulli.
Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli!
Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello ,quante volte li aveva
ingannati? Piangeva miseria per vender più caro.
E speculava sul bisogno dei poveri e mai la sua mano si apriva per donare.
No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata,
eppure tutti gli camminavano a fianco ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote,anche i poveri avevano qualcosa e lui
niente non aveva, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri.- Signore, - esclamò- ho
trattato male i miei fratelli,perdonami.
E cominciò a piangere appoggiato a un albero, davanti alla grotta,  e il suo cuore cambiò.
Alla prima luce dell'alba, quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline.
Era nato il vischio.
Tra le varie tradizioni legate al vischio, c’è quella che vuole il baciarsi sotto la pianta
perché di buon auspicio, tradizione che ancora oggi si effettua in molte case, e sopravvissuta alla
religione cristiana , deriva da antiche conoscenze druidiche che vorrebbero il vischio una pianta
apportatrice di fecondità .

Le leggende dell'albero di Natale
Molte leggende, narrano che l'abete è uno degli alberi dal giardino dell'Eden.
Una narra che l'abete è l'albero della Vita ,le cui foglie si avvizzirono ad aghi quando Eva
colse il frutto proibito e non fiorì più, fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino.
Un'altra leggenda narra che Adamo portò un ramoscello dell'albero del bene e del male
con lui dall'Eden,questo ramoscello più tardi divenne l'abete ,che fu usato per l'albero di Natale
e per la Santa Croce.

La leggenda di Santa Lucia
Il 13 Dicembre era ed è ancora oggi una ricorrenza molto attesa dai bambini, che aspettano
ansiosi i doni della santa.
Anni fa la festa era preparata in modo molto suggestivo: per tre sere consecutive i bambini
andavano a pregare la santa nella chiesetta di San Sebastiano, in via Romani, aperta proprio
in quell’occasione, dove c’era una statua della santa con in mano un piattino sul quale erano
posti i suoi occhi.
Infatti Santa Lucia, originaria di Siracusa e vissuta tra 283-304 è ricordata per il martirio sotto Diocleziano. Secondo la tradizione fu accecata e proprio per questo è considerata e festeggiata
come la santa della luce.
Avviciniamoci (si fa per dire) ai nostri giorni: fin dove arriva Santa Lucia a portare i doni?
A nessuno sfugge che l'area, per cosi dire, di sua competenza corrisponde, per quanto
riguarda l'Italia, suppergiù, all'antico territorio della Repubblica di Venezia; proprio in questa
città riposano ora le spoglie di Lucia, portatevi durante la quarta crociata (quella che non
giunse mai a destinazione) dal doge Enrico Dandolo, che le aveva trafugate da Costantinopoli.
A Venezia, ben presto il culto della santa si diffuse a tal punto che essa divenne, di fatto,
patrona, assieme a San Marco, della città e, quando, a causa del declino dei commerci,
la Serenissima rivolse i suoi appetiti alla terraferma, il culto si estese a tutto l'entroterra veneto
arrivando fino all'Adda, confine dello "Stato da terra".
In società permeata, anche nelle manifestazioni della vita civile, di un forte senso di sacralità,
Santa Lucia pareva giunta apposta per raccogliere su di sé istanze ed esigenze secolari; in
particolare, di quelle che si manifestavano attraverso riti, devozioni e tradizioni popolari; non
ultima, naturalmente, quella dello scambio augurale dei doni, rivolta soprattutto ai più piccoli.
Nella fantasia dei bambini, favorita dai racconti degli adulti, Santa Lucia arriva dal cielo, su un
carretto pieno di doni, trainato da un asinello.
Perciò mettono sulle porte di case fieno e latte per l’asinello e biscotti per la santa.
Spesso nei giorni che precedono la ricorrenza qualcuno, per rendere più suggestiva l’attesa,
I bambini, preoccupati, si nascondono perché, secondo la leggenda, non possono vedere la
Santa, che potrebbe gettare nei loro occhi la cenere.

Babbo Natale
Il personaggio di Babbo Natale, che viene chiamato, a seconda delle tradizioni, con molti
altri nomi (ad esempio: Santa Claus, Sinterklaas, Kris Kringle, Deda Mraz, Djed Božičnjak,
ecc.) è una figura mitica presente nel folklore di molte culture che distribuisce i doni ai bambini,
di solito, la sera della Vigilia di Natale.
Anche in Italia Babbo Natale è una figura storicamente molto amata e si identifica, ormai, con
Santa Claus, anche se le due figure hanno origini storiche diverse.
Nel seguito della voce tratteremo le due figure come coincidenti tranne, dove è necessario,
spiegarne le differenze.
Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio , il vescovo
San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che
fosse solito fare regali ai poveri.
La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno
el Santo) che, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.
Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia in tutto il mondo occidentale,
in America Latina, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientale.
In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, Babbo Natale è identificato con San Basilio e porta
i doni ai bambini il giorno di Capodanno, in cui si celebra la sua festa.
Le rappresentazioni di Babbo Natale sono anche strettamente legate al personaggio russo di
Nonno Gelo (Ded Moroz), che porta i regali ai bambini ed è vestito con una giacca rossa, stivali
di pelliccia e porta una lunga barba bianca. Una gran parte della iconografia di Santa Claus
sembra derivare dalla figura di Ded Moroz, soprattutto attraverso il suo equivalente tedesco
Väterchen Frost.
Di solito, Babbo Natale viene rappresentato come un signore anziano, corpulento, gioviale e
occhialuto, vestito di un costume rosso con inserti di pelliccia bianca, con una lunga barba
anch'essa bianca.
La sera della vigilia di Natale, sale sulla sua slitta trainata dalle renne volanti e
va di casa in casa per portare i regali ai bambini.
Per entrare in casa si cala dal comignolo, sbucando quindi nel caminetto.
Durante il resto dell'anno, si occupa della costruzione dei giocattoli con la Signora Natale ed
i suoi aiutanti elfi. (Nelle rappresentazioni più moderne, il laboratorio di Babbo Natale somiglia
più ad un centro di giocattoli confezionati che a un'officina dove vengono costruiti.)
La dimora tradizionale di Babbo Natale cambia da paese a paese: negli Stati Uniti si sostiene che
abiti al Polo Nord (situato in Alaska) mentre in Canada il suo laboratorio è indicato
nel nord del paese; in Europa è più diffusa la versione finlandese che lo fa abitare nel villaggio di
Korvatunturi, in Lapponia.
Altre tradizioni parlano di Dalecarlia, in Svezia, e della Groenlandia.
Nei paesi orientali, dove viene identificato con San Basilio, viene fatto abitare a Cesarea.
A causa di alcuni tratti fuori dal comune del comportamento di Babbo Natale (come
la capacità di recapitare, in una sola notte, i regali a tutti i bambini che credono in lui, quella di
infilarsi nei comignoli e di entrare, anche, nelle case senza caminetto, la presunta immortalità ed
il possesso di renne volanti), di solito, le sue azioni vengono spiegate con il ricorso alla magia.

Le leggende della Befana e Babushka
La leggenda narra di una vecchia signora (la Befana in Italia e Babushka in Russia) ,che si
rifiutò di uscire nella notte fredda con i pastori ,per andare a far visita al bambino Gesù.
Al mattino, preparò un cesto di doni e andò a far visita nella stalla, ma la trovò vuota.
Da quel giorno ha viaggiato per il mondo, per trovare Gesù Bambino.
A Natale lascia doni per ciascun bimbo buono, sempre sperando che uno di loro sia Gesù.
Al tempo dei nostri nonni nelle case si aspettava la Befana appendendo al camino
una calza di lana fatta a mano con i ferri dalle mamme o dalle nonne.
Essi, da piccoli, credevano molto alla Befana; le scrivevano una lettera esprimendo
i loro desideri che, per lo più, non venivano esauditi perché c'era molta povertà.
Quando arrivavano i doni della Befana, tutti i bambini erano molto contenti perché
era l'unica festa in cui ricevevano dolciumi.
Nella calza i bambini trovavano poca roba: qualche mandarino, caramelle di orzo fatte
in casa, castagne, noci e lupini; essi sapevano che dovevano essere buoni almeno due
mesi prima della festività, altrimenti avrebbero ricevuto carbone, cenere, cipolla, aglio e carote.
Nella calza non si trovavano bamboline di stoffa ,cucite dalle mamme o dalle nonne.
Non si preparavano piatti particolari in quel giorno, ma in alcune famiglie ci si riuniva
per mangiare castagne, noci e frittelle.
In occasione di questa festa, in alcuni paesi venivano dati dei buoni alle famiglie più
bisognose per prendere le cose più necessarie, come pane, pasta, zucchero.....

 

Per voi :

 Il Presepe
Un angelo per gli auguri
La renna di Babbo Natale
Cantiamo insieme il Natale

HOME