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Consumi energetici

E. alternative

L'energia ottenuta dalla combustione del carbonio libera nell'atmosfera enormi quantità di CO2, mobilizzando l'anidride carbonica intrappolata nei vegetali del Carbonifero o nei fossili marini del Cenozoico. Questo processo sta sconvolgendo le caratteristiche climatiche ed ambientali del nostro pianeta e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Le fonti energetiche tradizionali hanno permesso l'esplosione tecnologica che ha profondamente mutato lo stile di vita della nostra specie; da un lato si è avuto un aumento significativo del tenore di vita dell'umanità, dall'altro, un progressivo degrado ambientale . 

In poche decine di anni abbiamo sperperato un immenso patrimonio di risorse energetiche formatesi nel corso di milioni di anni (carbone, petrolio, gas), dato fondo alle riserve di materie prime e compromesso lo stato delle acque, dell'aria, del suolo. Tutto ciò ha determinato la crescita esponenziale della popolazione umana (oltre i sei miliardi con prospettive di dieci nel giro di pochi lustri) accompagnata da una fame energetica senza precedenti. Se si considera che un quarto degli abitanti (i più ricchi), divorano l'80 percento delle risorse del pianeta, cosa succederà quando il resto dei nostri simili reclamerà, giustamente, una altrettanto disponibilità energetica?

Nasce quindi il problema di uno sviluppo "sostenibile"; bisogna assicurare a tutti il diritto ad un'esistenza migliore senza che questo provochi il tracollo ecologico del pianeta. Poiché non c'è sviluppo senza energia, occorre assolutamente cambiare il modello con cui l'occidente ha costruito il proprio benessere (facendo pagare ad altri buona parte dei costi), perché l'uso sfrenato dell'energia fossile non sarebbe sostenibile per tutto il pianeta per almeno due motivi: le conseguenze ambientali e la minore disponibilità nel futuro.

La tecnologia basata sulla combustione delle fonti fossili (petrolio, carbone, metano) o sull'uranio produrrà la loro inevitabile scomparsa in tempi non remoti e, poiché la velocità di formazione richiede tempi geologici, queste fonti energetiche vengono definite non rinnovabili. Inoltre, è assurdo sprecare nelle caldaie o nei motori a scoppio dal rendimento bassissimo (25 - 30%) ed estremamente distruttivi della qualità dell'ambiente, una materia prima pregiata come il petrolio, indispensabile precursore di moltissimi prodotti tecnologici moderni.

Si fa quindi sempre più irrinunciabile il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili così dette perché vengono continuamente riprodotte dai meccanismi chimici e fisici del pianeta: si tratta dell'energia solare in forma diretta (la radiazione solare), in forma indiretta (eolica, idrica, biomasse), e dell'energia geotermica, che hanno il vantaggio di essere sicuramente più ecocompatibili e, su tempi lunghi, diventeranno anche economicamente convenienti.

 

Energia geotermica
Energia eolica
Energia solare
Energia idroelettrica
Energia dalle biomasse
Energia dal risparmio
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