L'origine del castello di Calatabiano risale, secondo alcuni autorevoli storici all'epoca araba, la parola "Kaalat-bian" in arabo significa infatti "castello di Biano", suo probabile amministratore. Ma è verosimile, soprattutto per i reperti archeologici affiorati nella parte più alta del castello, che l'origine sia da far risalire per lo meno al periodo romano.

Molto tempo dopo, sotto Ruggero II, la città fu eletta a Baronia, ed è proprio sotto i normanni che si portano avanti grossi lavori di rifacimento e consolidamento in tutta la cittadella. Tracce di archi e mura normanne si riescono a scorgere più a valle appena dentro la seconda cinta di difesa.

Nella parte più alta verso sud, viene costruito, in questo periodo, il mastio rettangolare, delimitato nei suoi lati più corti da ambienti circolari, nonchè le porte ogivali contornate di pietra lavica, di cui quella principale di ingresso sormontata dal "matacan".

Ma è durante l'appartenenza della Sicilia alla Corona d'Aragona, ed in seguito nell'era dei vicere, che verranno costruiti gli ambienti più sfarzosi, come il bellissimo salone dei Cruyllas, così chiamato dalla famiglia di origine catalana che lo fece erigere, famiglia che possedeva altre baronie, fra le quali Francofonte, Monforte e Saponara.

Si tratta di un vasto ambiente rettangolare, in mezzo al quale un grande arco-diaframma ad ampio sesto sorregge il tetto a due falde, da poco ricostruito. In quest'ambiente probabilmente si svolgeva la vita amministrativa della cittadella. In chiave di volta, lo scudo della famiglia Cruyllas, da cui trasse spunto anche lo stemma della stessa città.

Le ampie finestre rettangolari, assolutamente sobrie, che affacciano sull'Alcantara, ci ricordano molto da vicino quelle fatte costruire da Federico III d'Aragona a Montalbano, mentre il grande arco-diaframma ci riporta con la mente a quelli trecenteschi della Sala del Parlamento del Castello di Milazzo. Anche a Calatabiano l'arco-diaframma è in tutti i suoi elementi gotico-catalano, soprattutto nella sua ampiezza.

Fra il XIV e il XV secolo, pertanto, il castello si andava sviluppando verso nord e verso valle, con la realizzazione di un vero e proprio borgo con tanto di corte centrale, e grandi opere come la chiesa del Santissimo Crocifisso, poco più a valle, venivano portate a termine.

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La cittadella di Calatabiano vista dal mastio normanno

 

Pianta del castello

 

Il salone dei Cruyllas

 

Il salone del Tinell a Barcelona