Ipotizzare che l'architettura gotica abbia avuto le sue radici in Sicilia è ardito? Analizzando attentamente l’iter storico-architettonico dell'isola ci renderemo conto che non lo è.

La Sicilia è stata fin dalla fine del 600 sottoposta, come tante altre terre mediterranee, alle invasioni arabe per oltre trecento anni. Le cronache del tempo ci parlano di "chiese mutate in moschee dai saraceni". Tuttavia gli arabi si stabilirono in Sicilia, più o meno definitivamente, solo nel 800, e misero a disposizione la loro cultura. Essi eccellevano nell’astronomia, nella matematica, nell’agricoltura e nelle arti, nelle quali prediligevano l'uso delle forme geometriche. Di loro invenzione è l’arco a sesto acuto, costruito appunto attraverso precise regole geometriche. Essi stessi l'avevano già usato in Egitto e in altri luoghi del nord Africa. Questo nuovo elemento architettonico trasferiva il peso della struttura sovrastante più vicino ai piedritti.

Nel 1061 i normanni entrarono in Sicilia e il loro arrivo segnò la fine di quasi tutte le costruzioni arabe in Sicilia ma non dell'arte. Come tutti sanno i normanni sfruttarono a pieno il genio costruttivo degli antichi dominatori.

A parte il nucleo centrale del Parlamento siciliano di Palermo, i probabili resti del vecchio Palazzo degli Emiri, alcuni resti di fondazioni in San Giovanni degli Eremiti nella stessa città e le Terme di Hamman a Cefalà Diana, si può affermare che tutta l'arte araba presente in Sicilia sia stata realizzata sotto i normanni. Anche se risulta difficile, soltanto con un'analisi archeologica, collocare un elemento arabo sotto la dominazione araba o sotto quella normanna.

Quella di Ruggero e dei suoi successori, non fu, come alcuni storici sostengono, un opera di distruzione per puro spirito di devastazione. La politica dei normanni di cristianizzazione dell'isola richiedeva per forza di cose che le moschee venissero trasformate in cattedrali. Quindi enormi cattedrali sorsero su moschee (quella di Palermo pare ospitasse più di 7000 fedeli) e palazzi reali sorsero all'interno di giardini paradiso (GENOARD).

Tutti i monumenti di questo periodo siciliano vengono classificati sotto la tradizionale denominazione di arte arabo- normanna poichè questi ultimi non imposero la loro architettura ma seppero fonderla, con perfetto sincretismo di elementi architettonici, con quella araba.

Fra i caratteri costruttivi dell’architettura normanna vi erano lo sviluppo in altezza delle navate e dei transetti, le facciate affiancate da torrioni, le colonne addossate ai pilastri e le volte a crociera costolonate (Durham, 1130). Mentre piante a gradoni e radiali si erano già sperimentate in varie parti della Francia. Questi, come d’altronde tutti i libri d’arte sostengono, sono gli elementi di preludio al gotico che si manifesterà, più tardi, già dal 1150 nel nord della Francia.

Il semplice arco acuto era già presente in moltissimi monumenti e chiese della Sicilia normanna già dal 1080, periodo nel quale, specialmente nella provincia di Messina, Ruggero fece costruire moltissimi templi cristiani, come S. Pietro e Paolo a Casalvecchio. Già in questa chiesa possiamo notare un grande slancio in altezza quasi gotico. E' altresì vero che lo sfruttamento statico dell'arco acuto non era mai stato esplorato dagli arabi non per incapacità ingegneristica, bensì per l'attenzione prestata a non rendere mai schiacciante una delle tre dimensioni. Si veda la qubba ad esempio.

Ebbene, malgrado Ruggero II non portò a termine l'intera costruzione, la crociera costolonata su grandi archi ogivali del santuario del Duomo di Cefalù è databile attorno al 1132.

Assodato che questo tipo di volta a crociera sia stata la vera innovazione che ha permesso all'architettura romanico normanna di chiamarsi gotica, e sulla quale si baseranno tutte le altre invenzioni gotiche, come archi rampanti e grandi vetrate, possiamo affermare che la cattedrale normanna di Cefalù sia stata una vera e propria costruzione pre-gotica e che tutto il periodo arabo-normanno può, pertanto, essere definito, per lo meno formalmente, una manifestazione altissima e precorritrice di pura architettura gotica.