Sono due chiese gotico-catalane i due gioiellini di architettura che si trovano ai piedi del castello di Montalbano, esattamente sui due versanti opposti.

Da un lato, molto prossima all'ala centrale del castello, la Chiesa di Santa Caterina, dall'altro la chiesa dello Spirito Santo, ambedue con modifiche successive.

Della prima si ha qualche notizia in più. Gli storici sembrano concordi a collocarne la data di costruzione agli inizi del secolo XIV e ad individuare all'interno una statua di scuola gaginiana. Della seconda si sa molto di meno. Di tutte e due si è detto del portale romanico. Ma mi sento di poter affermare per tutte e due che invece trattasi di portali gotico-catalani, precisamente fra i primi portali gotico-catalani di questo tipo, si potrebbe dire, usando un termine spagnolo, di un "gotico catalano temprano".

Sulla possibile epoca di costruzione si riscontra da più fonti la data 1310 per ambedue. E' questa la data più verosimile se si pensa che è proprio in questo periodo che Federico d'Aragona, sotto la guida dell'alchimista e consigliere Arnaldo da Villanova, ricostruisce il castello e, secondo quanto affermato dallo stesso Arnaldo in alcuni suoi scritti, favorisce il culto francescano in paese. Lo dimostra il fatto che il re stesso disponga in testamento di essere sepolto in una chiesa dei frati minori. E' impensabile che proprio sotto Federico d'Aragona non sorgano nei pressi del castello delle chiese e che non siano per lo meno influenzate dal gusto per l'architettura di Catalogna, da cui sia Federico che Arnaldo venivano.

Secondo alcuni attestati storici, ed effettivamente anche secondo un'indagine stilistica, le modifiche apportate soprattutto alla chiesa di Santa Caterina risalgono, invece, al XVII secolo.

A questo punto è d'obbligo spiegare perchè stilisticamente le due chiese sono da catalogare nell'architettura gotica-catalana piuttosto che in quella romanica. Anzitutto le modanature dei due portali non sono affatto romaniche, ma chiaramente gotiche. Sono più fini e più aggraziate. Nella chiesa di Santa Caterina i conci che formano la ghiera dell'arco sono larghi e formano una raggiera che poggia su modanature orizzontali all'imposta. Le strutture superiori sono ancora più tarde e di influenza italiana.

Nel portale di Santo Spirito, stavolta, una doppia raggiera di conci, con le stesse modanature gotiche, poggia anch'essa su cornici orizzontali all'imposta. Le modanature si ripetono lungo i piedritti e prima di giungere alla base gotica si piegano verso l'intradosso.

In ambedue i portali si nota il sentimento del gotico catalano tendente ad allargare la raggiera di conci che compone la ghiera dell'arco, e che fa parte del primo trecento. I portali montalbanesi si collocano stilisticamente fra il portale di Sant Feliu nei pressi di Barcelona, dei primi del 300, e quello dell'Abbazia di Catì del 1376, nei pressi di Valencia.

Si riscontrano, inoltre, nella chiesa di Santa Caterina, elementi catalani nelle due colonne addossate al muro con gli abachi espansi da cui parte l'arco trionfale dalle modanature spigolose come in Santa Maria dei Miracoli a Siracusa.

La grande presenza di Federico D'Aragona a Montalbano, ha fatto si che in città facciano ancora bella mostra di sè due fra i pochissimi esempi di architettura catalana del 300 in Sicilia. Il gotico-catalano, si sa, trova sfogo nell'isola soltanto terminate le lotte intestine fra le fazioni catalane e latine, cioè all'inizio del 400.