La città di Savoca deve il suo nome alle piante, presenti nella zona, chiamate "sambuchi", "sauchi" in dialetto siciliano.

La fondazione della città risale probabilmente al 1134. Fu infatti Ruggero II a fare restaurare il castello di impianto arabo, di cui tutt'oggi si ammirano i ruderi, e a dare il titolo di Baronia alla cittadina.

A parte il castello, detto anche saraceno o Pantefur e un bel portale arabo, a Savoca esistono diversi edifici degni di interesse, a dimostrazione del brillante passato che la vedeva fra le più popolose cittadine della provincia di Messina. La Chiesa Madre, il Convento dei Cappuccini, la Chiesa di San Michele e quella di San Nicolò sono solo alcuni esempi.

Ma Savoca è celebre per altre sue peculiarità.

Chi, entrando a Savoca, per esempio, non si è fermato al Bar Vitelli, nei pressi del municipio? Il bar oltre a essere famoso per la sua granita è famoso per essere stato una delle scenografie del film "Il Padrino". Fu, infatti, lo stesso scenografo di Coppola a mettere il cartello "bar vitelli" che tutt'oggi vediamo.

Altra particolarità della città sono le mummie. All'interno della suddetta Chiesa dei Cappuccini, vi sono delle catacombe che contengono le mummie dei notabili, dei patrizi e degli abati, tutti vestiti con abiti dei primi dell'800. Tutti mummificati con un metodo "egiziano" sicuramente appreso dagli arabi.

Altrettanto interessante, soprattutto per gli amanti del genere, è la bifora gotico-spagnola del tardo quattrocento, dal sapore ispano fiammingo dato i chiari elementi scultorei arabi e olandesi. La finestra fa parte del palazzo di proprietà della famiglia Cantatore ed è segno di un XV secolo intensamente florido. Altre case nelle vicinanze mostrano tracce di bifore simili.

Alla fine degli anni novanta, infine, è stata pubblicizzata un'interessante teoria su quei ruderi già esistenti da tempo in via San Michele. Man mano che i reperti archeologici venivano alla luce, fra gli studiosi prendeva forza l'ipotesi che ci si trovasse sui luoghi di una sinagoga, di quella sinagoga di cui si parlava in un documento del 1470. Se fosse veramente una sinagoga, sarebbe la prima della Sicilia orientale. Pertanto un motivo di più per fare una visita a questa bella cittadina dal brillante passato.

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Porta araba nelle mura medievali di Savoca

 

 

 

Bifora di Casa Cantatore

 

 

 

 

I resti della Sinagoga