Sara Turchetti

L'allenatrice Sara Turchetti e la specialita' dell'artistico.

Per conoscere meglio la specialita' del singolo nel pattinaggio artistico a rotelle abbiamo rivolto alcune domande a Sara Turchetti, prima atleta ed ora allenatrice della Libertas Pilastro '92, responsabile del settore nella societa' di skating cittadina. Sara, raccontaci prima qualcosa del tuo passato come atleta. "Ho cominciato a nove anni con l'allenatrice Augusta Fanti nel 1985 ed ho fatto tutta la trafila delle giovanili qui al Pilastro fino alle regionali juniores promozionali con buoni risultati gia' dai primi anni e poi ho iniziato a studiare da allenatrice perche' per me il pattinaggio e' una passione e mi piace trasmetterla.". Una doppia carriera di studi, l'Isef e tutti i livelli della federazione per la scuola allenatori. "Si, ho iniziato prima di diciotto anni e ora sono arrivata al massimo con il terzo livello CAF raggiunto tre anni fa, ho iniziato con i collettivi ed ora seguo i singoli e la coppia artistico con la quale speriamo di partire presto.". Ma a quanti anni possono venire a pattinare, ho visto bambini piccolissimi. "Dai tre anni possono tranquillamente iniziare a divertirsi con il vivaio, dopo altri tre passano al preagonistico e poi all'agonistico vero e proprio ma possono anche continuare ad allenarsi e divertirsi nel gruppo amatoriale senza problemi fino a qualunque eta'.".

Di quanti elementi e' formato attualmente il gruppo agonistico. "La squadra che partecipera' ai vari campionati dai provinciali in su' e' formata da una ventina di ragazzi e spero di portarne qualcuno fino alle nazionali." Ma quali sono le caratteristiche che si sviluppano con il pattinaggio artistico? "Ci vuole agilita' ed equilibrio, sono caratteristiche che pian piano vengono fuori con gli allenamenti e la preparazione atletica che curo personalmente essendo insegnante ISEF specializzata proprio nel pattinaggio.".

A quale livello puo' arrivare la Libertas in questa specialita' e perche' soffriamo ancora un po' rispetto ad alcune societa' del Lazio. "C'e' sempre il problema delle strutture disponibili ma e' anche un problema di mentalita'. Nel singolo c'e' tantissima concorrenza e bisogna lavorare molto ed essere tenaci per emergere. Abbiamo molti atleti potenzialmente interessanti ma debbono entrare nella mentalita' giusta e diventare degli atleti seri anche se in giovanissima eta'." Questo e' uno sport che 'brucia' presto gli atleti. "Certo, a sette anni cominciano a gareggiare e a dodici possono gia' andare alle nazionali, da' soddisfazioni ma bisogna lavorare.". Infine cosa possiamo dire a chi vuole avvicinarsi alle rotelle? "Innanzitutto che il pattinaggio da' moltissimo come sport, fisicamente e psicologicamente. Da' molta agilita' anche mentale e sviluppa in maniera molto armoniosa il corpo soprattutto le gambe. Poi siamo una grande famiglia e ci sono tanti amici con cui fare sport insieme.".

Insieme al nipote Iacopo Sapronetti, promessa della Libertas Pilastro

In borghese

Ancora oggi in pista nel solo-dance

Poi di nuovo insieme ai suoi atleti

 

 

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