L’idea progettuale dell’allestimento nasce sul ricordo dell’opera metaforicamente più lirica di Giuseppe Terragni, il Danteum. Il progetto prevede una serie di ambienti posizionati lungo un ideale percorso elicoidale ascendente, matematicamente impostato e segnato da un uso diverso dei materiali che creano gerarchie tra gli spazi ed individuano i passaggi tra le diverse sezioni della mostra. Ogni passaggio tra le sezioni è sempre trattato per interruzione, “salto” o passaggio di livello.

La morfogenesi nel Danteum di Terragni come esempio dei rapporti fra matematica e architettura:
il set di istruzioni costituito dalla serie di Fibonacci generatore della spirale logaritmica, indagato attraverso l'elaborazione elettronica nelle sue implicazioni dinamiche, "informa" il progetto d'?installazione, che si propone come esperienza labirintica fra pieghe materiche, memorie mitiche (Minotauro) e letterarie (Ulisse di Joyce).