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Epanastasis | |||||||||||||||
L’ allestimento si basa
sulla fusione dei concetti architettonici – compositivi di Terragni
con il mondo contemporaneo dell’ informazione, delle reti, dell’ immagine.
Questi concetti vengono ripresi, partendo da quello della tripartizione
della composizione (pieno-vuoto-pieno), vengono contaminati da termini
e logiche del mondo tecnologico-informatico per dare luogo a uno spazio
dove lo spettatore entra a far parte dell’ allestimento mentre
si fonde e si smaterializza per gli effetti multimediali: giochi di luce,
laser, colori, fibre ottiche, specchi, trasparenza. |
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In-Cub-Out: Struttura - spazio - tempo | |||||||||||||||
Questo allestimento continua il percorso partito dalla nostra prima proposta, in cui avevamo creato lo spazio mettendo insieme vari elementi dell’architettura di Terragni. Il primo passo è stato scegliere il Telaio. Sottoposto ad un’operazione di traslazione, è diventato un cubo, passando ad un livello superiore, cioè dalla seconda alla terza dimensione. In questa fase, abbiamo diviso lo spazio in più quadranti, costituiti da schermi che raccontano, attraverso delle immagini, la nostra ricerca sul telaio, che si è rivelata sorprendente, una volta averne compresa l’importanza. Il telaio, infatti, è un elemento che appare fin dai tempi più antichi, dettando regole, dando ordine. Il trilite ne è uno dei primi esempi. Successivamente, si espande, si presenta sotto varie forme, si evolve, fino a coinvolgere, oltre all’architettura, la pittura, l’industria, l’informatica. L’ultimo passaggio è stato privare il cubo delle sue caratteristiche fondamentali: la massa, l’ortogonalità. Facendo un parallelo con i personaggi dell’architettura, siamo partiti dall’Uomo primitivo per giungere all’Architetto del duemila. |
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componenti | |||||||||||||||
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