|
Lo spazio è organizzato dal telaio
e dalla luce ed è costituito dal vuoto. Nel vuoto si arrampica
la scala che sale al podio scavato sul quale è collocata l’alta
stele, (il maxi schermo nel nostro caso). L’asimmetria spinge al
movimento e il movimento va alla ricerca di spazio in tutte le direzioni
anche la verticale. Fondamentale nella composizione è la trasparenza.
I riflessi delle superfici in vetro danno all’aria l’essenza
dell’acqua, lo spazio interno della sala centrale assume le atmosfere
di un grande acquario ellittico. Tutto l’allestimento Eikon, è elaborato
sui moduli ed i telai di Terragni, sul suo rigore formale, sulla sua “tavolozza
cromatica” , sui suoi “materiali” – luce, spazio
e trasparenze – prosegue e congiunge, quelle ricerche, alle nuove
tecnologie dell’informazione. |
|
Ci può essere un filo, oltre quello
degli sviluppi architettonici, che
congiunga Terragni con il futuro e le nuove generazioni ?Uno studio e
un percorso progettuale che partendo dall'analisi dell' architettura
di Terragni,
dalla sua spazialità dinamica, astratta, si sviluppa attraverso
i sistemi di Information Technology ed elabora un volume puro, architettonico,
scultoreo che diventa gioco.
|