Lo
Stage è l’impianto per antonomasia. Le pressioni
sonore ottenibile, la qualità della riproduzione,
la gittata, la tenuta in potenza lo classificano come
un impianto definitivo. Non è un giocattolone
da utilizzare in casa, è un serio e maturo strumento
di lavoro. Tralascerò tutti i dettagli, non c’è
assolutamente bisogno di sapere il perché di
questa o quella scelta in un progetto del genere. Deve
solo funzionare bene ed essere affidabile, per cui lo
descrivo per sommi capi.
Lo
Stage nasce proprio per essere un compagno di lavoro
per chi con la musica lavora, senza porre limiti di
sorta e senza accettare compromessi sulla qualità
delle scelte. Gli altoparlanti utilizzati sono il meglio
della produzione italiana; i driver a compressione sono
degli splendidi B&C, i midwoofer li fa meglio la
Ciare, la RCF è insuperabile in quanto a qualità
sonora ed affidabilità dei woofer.
Il
satellite monta un driver a compressione B&C DE16
insieme alla sua tromba ME45. Al di sotto di questo
interviene un Ciare PW330 caricato in reflex capace
di raggiungere i 60 Hz nel piccolo litraggio a sua disposizione.
I due sono incrociati con un filtro simmetrico a 18
dB/oct con una rete di attenuazione e di compensazione
della risonanza sul driver, più una rete di compensazione
dell’impedenza sul midwoofer. La tenuta in potenza del
sistema così configurato è variabile in
funzione dell’uso. Se utilizzate il satellite senza
alcun filtraggio attivo potete arrivare a 350W, se lo
tagliate sopra i 100 Hz (130 Hz col sub ad esempio)
i watt continui arrivano a 500; il tutto con una sensibilità
media di 100 dB!
Il
sub adotta un altaparlante da 46cm, il L18P540 della
RCF. Viene caricato in reflex B4, consentendo di ottenere
buona velocità e una f-3 a 40 Hz. La tenuta in
potenza si attesta sui 350W con circa 98 dB di sensibilità.
L’incrocio fra i due può avvenire a qualsiasi
frequenza che vada dagli 80 ai 200 Hz, con una pendenza
tipica di 12 o 18 dB.
Normalmente
si usa un sub per ogni satellite, ma potete anche usare
i soli satelliti in caso di impianti vocali o simili.
Due satelli per ogni sub sono consigliati solo in casi
particolari in cui non volete utilizzare tutta la potenza
dei satelliti ma siete attratti dalla loro qualità.
Il sistema si presta volentieri
anche al noleggio e al trasporto, viste le sue doti
di robustezza. Se installato in impianti fissi, prendete
in considerazione di costruire come sub Il Tubo, qui
sotto descritto, tenendo però presente che il
rapporto ottimale è di 6 tubi ogni 4 satelliti. |