LA STORIA DI SALVADOR
DE BAHIA
Nel
1501 il navigante Amerigo Vespucci rimase incantato da una
grande baia che si trova al centro della costa brasiliana e
la battezzò de Todos os Santo. Quasi mezzo secolo dopo,
quando il Portogallo fece costruire una città fortificata
per insediare un governo coloniale in Brasile, Salvador già
era l'eldorado degli avventurieri e un grande interposto
commerciale tra oriente e occidente. La città di Bahia si
sviluppò rapidamente e in poco tempo già era desiderata dai
regni europei che tentavano di prenderla. Dopo molte guerre,
il popolo baiano respinse gli invasori e affermò la
nazionalità brasiliana, dando inizio ad un epoca di
splendore e ricchezza. L'esportazione di zucchero prodotto
nei territori di Bahia e il commercio internazionale, fecero
di Salvador la città più ricca di tutto l'emisfero sud nei
secoli diciassettesimo e diciottesimo. Anche se perdette il
titolo di capitale del Brasile nel 1763 Salvador mantenne la
sua influenza politica nella fine del periodo coloniale e
nell'impero. Le testimonianze di questi secoli si conservano
fino ad oggi nello scenario architettonico del centro
storico della città, considerato il più importante del
continente americano. Palazzi imponenti tramandano
l'opulenza dei ricchi commercianti del passato. Le chiese
rivelano la fede del popolo e il grande potere clericale del
passato. Il forte testimonia i momenti di grande bravura del
popolo che non si arrese alla forza straniera, per difendere
i propri ideali e confidando nella speranza di una terra
libera e giusta, dove tutti potevano avere opportunità
uguali. |