Anche se il mese di settembre porta con sé la nostalgia delle
vacanze appena finite, c'è comunque l'eccitazione di iniziare qualcosa
di nuovo, di importante e di divertente.
Come previsto dal nostro calendario ufficiale, e vista l'esperienza dello
scorso anno, da 10 al 19 settembre abbiamo partecipato alla fiera della
Valcalepio.
Un'occasione straordinaria, poiché quest'anno ricorre il ventennale
del Settembre Chiudunese.
Nel mese di luglio del 1985, debutta il "Settembre Chiudunese",
gettate le basi per l'organizzazione di iniziative culturali e sportive,
gli amministratori si sono prodigati nella ricerca di Enti e Associazioni
che potessero collaborare all'iniziativa. Fu individuata la sede dove
far svolgere la manifestazione che prendeva il nome di "SETTEMBRE
CHIUDUNESE", nel terreno adiacente il Centro Sportivo, un'area abbandonata
ed inutilizzata che assolveva perfettamente allo scopo.
Inizialmente erano un tendone da circo ed una tensostruttura, prese in
affitto, ad ospitate la manifestazione.
Nel 1986 al "Settembre Chiudunese" si affianca la "Fiera
della Valcalepio", introducendo nuove sinergie. Fino al 1998 è
un continuo di innovazioni e partecipazioni, in quest'anno si assiste
al record di espositori.
Ma è il 1999 l'anno della svolta. I dirigenti dell'Associazione
Prosettembre Chiudunese, tenuto conto delle dimensioni raggiunte dalle
due manifestazioni, realizzano un piano per la costruzione di una struttura
permanente che potesse ospitare sia la fiera che il settore ristorante.
Il progetto di circa seimila metri quadrati, ottiene l'approvazione da
parte dell'Amministrazione Comunale, la quale attraverso impegni convenzionati,
diverrà proprietaria dell'intero complesso.
La struttura viene realizzata a tempi record: pensata a settembre del
1998 viene inaugurata a settembre del 1999. Nell'anno 2000, il successo
della manifestazione va oltre ogni rosea aspettativa, i visitatori sono
oltre 50 mila.
Negli anni successivi crescono le iniziative che coinvolgono la struttura,
tanto da portala sul palcoscenico internazionale con la manifestazione
chiamata "Lo spirito del Pianeta", oltre ad altre ad avvenimenti
regionali e Nazionali.
Tutto ciò grazie ad un gruppo di volontari, che hanno dedicato
il loro tempo, ad un progetto nel quale credevano fortemente.
Vorremmo dedicare poche righe al volontariato. Mentre andiamo in stampa
è appena apparsa la notizia che le nostre volontarie rapite in
Iraq (le due Simona) sono state liberate. Questo ci riempie il cuore di
gioia. In questa società "mercenaria" in cui tutto è
in vendita, il volontario appare una figura atipica, anticonformista,
che non partecipa al "rito del guadagno", ma che dedica il proprio
tempo agli altri. Queste persone per lo più sconosciute, spesso
organizzate in associazioni, rappresentano una struttura fondamentale
nel campo della solidarietà e del soccorso. Il volontario, quindi,
non applica la filosofia del consumismo, che impone desideri crescenti
da realizzare, necessità di maggiori guadagni, di continue accumulazioni,
ma si sofferma a cogliere la vera essenza della vita che non è
nel materialismo delle cose, ma nella gioia di donare il proprio tempo,
impegno e capacità agli altri, soprattutto a chi sta peggio di
noi. I giornali, le televisioni, le radio, dovrebbero rappresentare la
realtà del mondo in cui viviamo, perché vi sia coscienza
di tutto ciò che sta intorno a noi. Purtroppo molto spesso ciò
non avviene, di solito per motivi di guadagno; rende molto di più
la cronaca nera (delitti descritti nei minimi particolari), la politica,
la divulgazione dei miti del consumismo, perché fanno vendere.
Mai discutono e dibattono invece di chi aiuta gli altri senza nulla pretendere
in cambio. Il volontario fa notizia quanto viene rapito, quando muore
e mai quando svolge il suo lavoro, attività quindi, svolta con
il cuore, slegata da interessi economici, sentita non come un obbligo
o un impegno, per compiere un po' di bene, ma come una spinta interiore
che porti ad aiutare chi ne ha bisogno.
Perdonateci questo slancio emotivo e di partecipazione, ma dopo aver
descritto ciò che il volontariato a Chiuduno ha saputo realizzare
e la grande notizia che abbiamo appena appreso, abbiamo ritenuto doveroso
dedicare due righe a tutti i volontari del mondo.
Dopo aver, doverosamente, citato in modo molto sintetico la storia del
ventennio del "Settembre Chiudunese" passiamo a descrivere il
nostro Stand.
Il tema naturalmente è l'acqua, non poteva essere altrimenti, e
grazie allo sforzo interculturale delle nostre otto teste è stato
partorito un progetto molto suggestivo, un ambiente metafisico intriso
di significati surreali e di messaggi subliminali.
Grazie ai "pali di Ufo" è stato possibile ricreare l'onda
del mare, utilizzando per la simulazione dell'onda, un tessuto azzurro.
Sotto il pelo "dell'acqua" un subacqueo (ricordate Gustavo)
in immersione con tutta l'attrezzatura.
Cosa manca? naturalmente i pesci. Abbiamo pensato anche a questo dettaglio:
con acquario di buone dimensioni (130/130/50 cm.) riempito d'acqua con
pesci di ogni specie. L'effetto è stato ottimo ed anche quest'anno
il nostro stand è stato il più notato, soprattutto dai bambini,
incantati dai pesci (qualcuno ci ha pure scambiato per rappresentati di
acquari). Anche la presenza dello sponsor è stata ben integrata
ed ambientata. Non poteva certo mancare "l'oscuro oggetto del desiderio"
(il frigorifero), che quest'anno è stato occultato veramente, tanto
da spostarlo in un altro stand.
Alla fine della fiera il tragitto dal nostro spazio espositivo al frigorifero
era segnato da un profondo solco.
Grazie alla partecipazione scaglionata di tutti gli OTTOSUB, le dieci
serate fieristiche sono risultate meno pesanti dello scorso anno.
Riportiamo in sintesi i dati ufficiali in numeri:
· 50 contatti;
· 30 iscritti alla prova d'immersione;
· 1 venerdì di prova alla piscina Andreana di Orzinuovi.
Domenica sera con largo anticipo (verso le dieci di sera) approfittando
dei fuochi d'artificio, abbiamo iniziato a smontare, soprattutto a svuotare
l'acquario. I pesci sono stati regalati ai bambini presenti nell'ultima
giornata. Prima di mezzanotte avevamo già rimosso lo Stand e caricato
tutto sulle autovetture, pronti per il rientro a casa.
Vorremmo ringraziare alcuni amici di Chiuduno ed in particolare: Pietro
Berzi, Claudio Finazzi e tutta "l'Associazione Pro-Settembre Chiudunese".
Un grazie anche a Lorenzo Dolcini per averci prestato l'acquario.
Un vero e sentito grazie a tutti dagli "OTTOSUB".