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Abbiamo iniziato il nostro Diario parlando di sport, stabilendo che anche
la subacquea è uno sport. Soprattutto un'attività per tutti.
Abbiamo dimostrato, raccontando le nostre uscite, che il club OTTOSUB
è aperto a tutti subacquei e non. Ma la cosa più importante:
abbiamo dimostrato che l'OTTOSUB è un gruppo d'amici.
Per noi l'Amicizia è una cosa importante e "le cose importanti"
sono le più difficili da dire, perché le parole le impoveriscono,
finché sono nella nostra testa sembrano sconfinate e le parole
non fanno altro che ridurle quasi a grandezza naturale.
Le cose che vediamo, le persone che conosciamo, il mondo che ci circonda,
insomma, suscitano in noi dei sentimenti che sono un po' il nostro tesoro,
il segreto che è custodito in ciascuno di noi ed a volte il segreto
rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza
di un orecchio che sappia ascoltare. Forse un Amico è soprattutto
questo: qualcuno che sappia ascoltare, perché, come disse Machiavelli,
"Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei".
Il vero amico è quello che non cambia mai il proprio atteggiamento
a secondo della situazione nella quale si trova, non si comporta mai da
Camaleonte. Già il camaleontismo, questa nuova moda emergente.
Il camaleonte è un animale che sa adattarsi a qualsiasi ambiente
e che cambia pelle e colore a secondo delle circostanze, si mimetizza
per non farsi riconoscere resta immobile fino a quando le preda non è
arrivata a tiro di lingua, questo è il suo modo classico per ingannare
le prede. E' un animale molto furbo e il suo modo di fare si potrebbe
adattare similmente a tante situazioni e comportamenti degli esseri umani.
L'uomo d'oggi si comporta in tantissime circostanze come il camaleonte.
Vediamo infatti che i comportamenti di molti si stanno orientando verso
questo modo d'essere dove lo spirito d'adattamento alle nuove esigenze
della società moderna impongono: furbizia, inganno, mimetizzazione,
ipocrisia, perdita dei valori ed ogni altra forma di menzogna.
I principi e ideali vengono dopo, per primo c'è l'egoismo, il desiderio
di emergere, di comandare, di essere un gradino più in alto del
vicino di casa, del collega, dell'amico o nemico. Quest'ultima considerazione
è la molla che spinge a comportamenti anomali che a volte sono
contrari alla nostra stessa volontà cosciente ed al buon senso.
In questa società dell'avere dove i valori sono spesso solo virtuali
e sbandierati per ingannare il prossimo, i camaleonti hanno buon gioco
e sanno sfruttare a loro favore la situazione.
L'uomo camaleonte è egoista cerca il potere per soddisfare il proprio
ego, vuole poter guardare qualcuno dall'alto in basso, vuole dominare.
A volte anche la "cultura" o presunta tale, può essere
concepita in funzione del comando, che può derivarne ed un laureato
può finalmente esibire una sigla prima del proprio nome (Ing.,
Prof., Dott., Avv., Arch. ecc.) quale simbolico riconoscimento dello status
sociale raggiunto, quale mezzo per rivendicare la posizione da occupare
nella scala gerarchica sociale.
Noi OTTOSUB siamo tutti uguali, qualsiasi sia il grado d'istruzione; il
grado subacqueo; la qualifica di socio e quant'altro. Non esistono i più
bravi ed i meno bravi; i più intelligenti ed i meno intelligenti;
i dottori ed i manovali.
Sopra due OTTOSUB, che hanno frainteso ciò che volevamo significare
col termine AMICIZIA
A conclusione verremmo citare una breve storia scritta da un autore anonimo,
molto indicativa sul valore dell'amicizia:
Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì,
uccidendoli all'istante. Ma il viandante non si accorse di aver lasciato
questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali.
A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro
nuova condizione...
Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava
forte ed erano sudati e assetati. Ad una curva della strada, videro un
portone magnifico, di marmo, che conduceva ad una piazza pavimentata con
blocchi d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui sgorgava
dell'acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata.
"Buongiorno"
"Buongiorno" rispose il guardiano.
"Che luogo è mai questo, tanto bello?"
"E' il cielo"
"Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete!"
"Puoi entrare e bere a volontà".
Il guardiano indicò la fontana.
"Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete"
"Mi dispiace molto", disse il guardiano, "ma qui non è
permesso l'entrata agli animali".
L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto
da solo. Ringraziò il guardiano e proseguì.
Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali
giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta,
che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
All'ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello;
probabilmente era addormentato.
"Buongiorno" disse il viandante.
L'uomo fece un cenno con il capo.
"Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete".
"C'è una fonte fra quei massi", disse l'uomo, indicando
il luogo, e aggiunse: "Potete bere a volontà".
L'uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare.
"Tornate quando volete", rispose l'uomo.
"A proposito, come si chiama questo posto?"
"Cielo"
"Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo
era quello là!"
"Quello non è il cielo, è l'inferno".
Il viandante rimase perplesso.
"Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa
falsa informazione causa grandi confusioni!"
"Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché
là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro
migliori amici...".
"E' meglio ingannarsi sul conto dei propri amici che ingannare i
propri amici"
J. W. GOETHE
Con affetto da parte dello staff
Anche per quest'anno è giunto il momento di chiudere il nostro
"Diario". Con l'augurio di rivederci tutti nel prossimo anno
un caloroso saluto da chi ha cercato di raccontare le avventure degli
OTTOSUB sperando di non averVi annoiato.
BIBLIOGRAFIA SURREALE
Per la realizzazione del diario 2004 sono stati consultati:
Tutti i figli di Ogino Knaus, l'opera completa di Proust, il commissario
Montalbano, il nuovo codice della Strada, il Signore degli Anelli di J.R.R.
Tolkien, le riviste AQVUA, Mondo Sommerso, Intimità e Le Ore.
Si ringrazia altresì per il loro apporto spirituale:
Odino, Arturo Formai, l'homo Sapiens con donna Summer, miss Cilento, le
gemelle Kessler, don Lurio, don Diego, Zorro, la famiglia Troccoli e tutti
gli abitanti di Motevideo - Uruguay .
Si ringrazia altresì per i viaggi: tutti i concessionari OLYMPUS,
l'ente Autostrade, le Ferrovie dello Stato e nuovamente Ellessedì
Tour.
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