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Provengo
da quindici anni di indagine concettuale e poveristica sui materiali ed
in particolare sulla lamiera di ferro e la rete metallica. Ho cercato
di esprimere il sentimento della natura e di accostarmi ai suoi modi accompagnando
con i miei interventi i fenomeni naturali. Ho disvelato , attraverso il
fuoco, gli innumerevoli colori che il ferro teneva nascosti. Ho graffiato
e smerigliato la sua superficie fino a smaterializzare la luce per poi
lasciarla riflettere e attraversare nelle reti metalliche talvolta poste
sinergicamente a confronto con i frammenti di vetro. Contemporaneamente
ho sondato la pietra incidendola quasi fossi stata acqua, vento, agente
atmosferico. Mi sono misurata con le leggi fisiche che governano i materiali.
Nell'ultimo avvolgimento della rete metallica la forma ha cominciato a
divenire primaria rispetto al materiale, e l'ho plasmata assecondando
la figura umana che cominciava ad insinuarsi sempre più spesso
nelle mie fantasie espressive. Sono tuttora in questa delicata trasformazione,
in cui il materiale diventa sempre più 'mezzo' per rappresentare
forme che costruisco, indago, metto a confronto e cerco di 'seguirmi'
in questo nuovo viaggio. |
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Olocausto.
2002 Termoimpronte su acciaio inox 60 x 180 cm
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Urlo 2002.
Termoimpronta su acciaio inox 60 x 90 cm
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