28 aprile 14 maggio 1993 mostra antologica UDINE

Produrre è per Leda Nassimbeni un portare alla presenza, un disvelare, un "essere per esserci". . . . . L'arte per la Nassimbeni è il punto di riferimento per scoprire un'attivita' dell'uomo che non sia solo ontica ma ontologica. L'opera è il concreto accadere dell'essere. . . . L'artista agisce per riconoscimento sul materiale scelto. L'evento porta alla luce una verita' che gia' esiste. La lamiera è e rimane esclusivamente lamiera. L'opera diviene autonoma, parla di sé attraverso l'intervento dell'artista, perchè il suo fare arte è fare "esperienza". . . .
L'artista delimita lo spazio metallico, accostandolo, negli ultimi lavori, allo spazio fuoco. Dall'incontro di questi due elementi avviene una trasformazione.
La muta superficie della lamiera diviene esplicita e disvela le sue molteplici potenzialità.
Il metallo assume una diversa conformazione strutturale, solitamente celata.

Giuseppe Raffaelli