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                                     Noi che sempre navighiamo

Noi che sempre navighiamo
e in grave pericolo stiamo
in questo pericoloso mare
non possiamo mai riposare
per i gran sommovimenti
di fortuna e di gran venti
burrascosi, e onde brave
che conturban nostra nave
né dobbiamo mai cessare
il pietoso Dio pregare
che ci scampi, coi suoi Santi
dai pericoli, che son tanti.
Tanta è la forza dell’onda
che la nostra nave sprofonda.
L’aria è tutta offuscata
e l’acqua intorbidata
in cielo né stella né sole né luna:
troppo grande è la nostra sfortuna.



Ci sarebbe di conforto
Il poter vedere un porto
ma non osiamo aprire gli occhi
tanto è pieno il mar di scogli.
E sempre siamo braccati
dai mori e dai pirati
che ci vogliono dar morte,
e scarseggiano le scorte
d’acqua dolce e di galletta
e una fame maledetta
anche quella ci fa guerra
né arrivar possiamo a terra
in così grande rovina.
Non c’è altra medicina
nella quale puoi sperare
se non Iddio pregare
che giammai non abbandona
chi fa preghiera buona.

  Anonimo genovese

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