BURZANELLA (m 550)

Burzanella è un paese dell'appennino Tosco-Emiliano abitato da molti millenni, a testimonianza di ciò, nel podere Montecchio fu trovato un deposito di quattordici asce di bronzo perfettamente conservate e tipologicamente appartenenti all'età del bronzo1 precisamente al tipo così detto "a margini rialzati" ottenute per fusione e successivo martellamento ai margini.Questo deposito è stato ipotizzato come un deposito sacro. Nella località Querceti invece fu ritrovato un reperto più recente ma sempre stupefacente, si tratta di una statuetta femminile di origine Etrusca. Situato alla pendici del monte Vigese e nelle vicinanze di Montovolo circondato da boschi e castagneti. L'origine del nome Burzanella (Bricianella) deriva dal latino Briccius o Brittus ed é chiaramente Romana. Da una "charta offersionis" del 1100 con la quale "Baruncinus et Raineri et Wido germani filii quondam Widonis", personaggi dai nomi germanici ma romani per "proeissio legis", offrono beni alla badia di Santa Maria di Montepiano ad eccezione di una casa in "castro Bricianella". La casa in castro ci permette di affermare che nella borgata detta La Rocca ci fosse un' antica Torre fortificata scomparsa poco dopo la sua menzione in tale documento.

La Chiesa di San Donnino di Burzanella la troviamo nominata in un elenco di Chiese del 1378 dipendente dal plebanato di Verzuno. Nulla si può dire sul tempo della sua fondazione, si può però pensare che prima de X secolo questa fosse uno di quegli antichi Cenobi (Monasteri) nei quali i Monaci ospitavano i pellegrini che arrivavano da paesi lontani. Nella metà dell '800, la Chiesa di S. Donnino subì un rinnovamento generale che fece perdere ogni ricordo dell'epoca romanica visibile dai racconti del Calindri nel Dizionario Corografico d'Italia del 1781, il quale inizia dicendo:

"Burzanella fuori porta Saragozza in una vallata per di dietro a Montovolo in poca distanza dal Rio Vezzano,che pone capo nel Brasimone prima che questo si unisca al Setta. Burzanella Comune e parrocchia di duecentoventinove anime ..........".

Burzanella, nell '800, interessava geologi ed amministrazioni cittadine perchè ricca di un filone di granitello che veniva lavorato per farne macine da mulino e per lastricare alcuni tratti delle vie di Bologna, probabilmente sono di questo granitello le macine del molino di Maccagno, alla confluenza tra il rio Vezzano ed il Brasimone.

E' da ricordare anche l'Oratorio costruito da Aureliano Negri, su sollecitazione del nuovo parroco di Burzanella don Girolamo, tra il 1872 e il 1875 dedicato alla B.V. del Carmine e San Luigi Gonzaga, titolare di un precedente oratorio situato a poca distanza e ridotto a fienile, sulla cima del "Poggio" sopra la Collina. Costruzione cilindrica in macigno del Vigese sorge sopra una Cripta la quale doveva servire da sepolcro per il proprietario Aureliano Negri.Una leggenda narraa che in tale cripta alloggiava un enorme serpente che spaventò il propprietario e lo indusse ad abbandonare l'idea di essere sepolto in quel luogo.Durante l'ultima guerra l'Oratorio venne devastato dai soldati che vi bivaccarono.

(Tratto da il Camugnanese di Guidotti)

UMBERTO NEGRI

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