ECOCARDIOGRAFIA DA SFORZO
sensibilità dal 71% al 97% -  specificità dal 64% al 96%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ecocardiografia da stress consiste nell'associazione dell'ecocardiografia bidimensionale con un agente ischemizzante utilizzato per individuare le dissinergie regionali transitorie della contrazione miocardica che sono assenti a riposo e che sono evocate dallo stress.

L'acquisizione di un'anomalia della motilità parietale regionale all'ecocardiografia da stress indica la presenza di un restringimento > 70% del lume del vaso che irrora quell'area del miocardio.

La dissinergia miocardica regionale può assumere una delle tre forme seguenti:

  1. Ipocinesia (riduzione della motilità sistolica)
  2. Acinesia (assenza della motilità sistolica)
  3. Discinesia (movimento sistolico paradosso).


Metodi di sforzo:

  1. treadmill
  2. cicloergometro


L'ecocardiografia da stress permette:

  1. Migliore accuratezza nella diagnosi di coronaropatia significativa
  2. Migliore stratificazione di una risposta ischemica positiva
  3. Migliore stratificazione prognostica.



APPLICAZIONI CLINICHE
DELL'ECO-STRESS

  1. nei pazienti nei quali la diagnosi elettrocardiografica di ischemia può essere difficile: pazienti che ricevono digitale, pazienti con ipertrofia ventricolare sinistra o con anomalie del tratto ST-T a riposo
  2. in coloro che hanno un'incidenza aumentata di falsi positivi elettrocardiografici durante sforzo, quali le donne e i pazienti con prolasso della mitrale
  3. determinare l'estensione e la localizzazione della coronaropatia
  4. determinare il significato fisiologico delle lesioni coronariche
  5. valutare la severità della coronaropatia dalla frequenza cardiaca alla quale compare un'alterazione della cinesi. (Un test positivo a una FC < = 125 bpm indica un'elevata probabilità di coronaropatia multivasale)
  6. valutare l'efficacia della terapia interventistica
  7. dimostrare  l'impatto funzionale dell'angioplastica coronarica sulla cinesi regionale del ventricolo sinistro a riposo e dopo sforzo
  8. identificare  una restenosi coronarica
  9. identificare il miocardio vitale nei pz con disfunzione ventricolare (eco-dobutamina: aree di severa ipocinesia o acinesia che migliorano in contrattilità con basse dosi di dobutamina sono correlate a zone di vitalità identificate con la PET o con scintigrafia 201Tl)


E
COCARDIOGRAFIA DA STRESS  VERSUS SCINTIGRAFIA SPECT

  1. L'ecocardiografia e la SPECT sono collegate a due diversi marker dell'ischemia. L'ischemia vera è necessaria per la comparsa di anomalie della motilità parietale, mentre la sola eterogeneità del flusso può indurre difetti di perfusione transitori. (l'ischemia è un end-point per l'ecocardiografia da sforzo, ma non per la scintigrafia miocardica)
  2. La scintigrafia miocardica dovrebbe essere impiegata quando si sospetta un'arteriopatia coronarica di lieve gravità.
  3. È preferibile l'ecocardiografia da sforzo per valutare il significato funzionale delle stenosi coronariche o quando si richiede la diagnosi di ischemia del miocardio.
  4. Per la sua buona riproducibilità, l'ecocardiografia con dobutamina è una tecnica ottimale per valutare i risultati delle condotte terapeutiche.
  5. L'ecocardiografia con dobutamina è utile per  identificare i pazienti  sia ad alto che basso rischio di eventi cardiaci  perioperatori, candidati a chirurgia non cardiaca.
  6. La motilità della parete posterolaterale del ventricolo sinistro è difficile da valutare nel corso dell'ecocardioerafia da sforzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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