La circumnavigazione del globo

Le vie teoricamente possibili per superare il nuovo continente casualmente trovato in mezzo all'Atlantico erano 3:

  • Passaggio a nord-ovest: impresa tentata inutilmente dal figlio di Giovanni Caboto, Sebastiano.
  • Passaggio centrale: nei primi anni del secolo XV le due maggiori Antille, San Domingo e Cuba si erano riempite di avventurieri provenienti dalla Spagna in cerca dell'oro. Per questa ragione a partire dal 1509 alcuni spagnoli cominciarono ad esplorare la costa della Colombia dandole il nome augurale di Castiglia d'oro e fondando la base di Cartagena. Ma su questa costa trovarono soprattutto zanzare e malattie tropicali e la ricerca continuò lungo il golfo di Darien. Infine, nel 1513, Nunez de Balboa, accompagnato da 189 hidalgos e da guide indiane, riuscì ad attraversare l'istmo di Darien percorrendo i 71 Km della sua lunghezza in 25 giorni di marcia attraverso paludi e foreste tropicali. Il 25 settembre 1513 apparve per la prima volta il mare che si trovava al di là del Nuovo mondo, l'Oceano Pacifico.
  • Passaggio a sud-ovest: fra i molti tentativi di trovare un passaggio in questa direzione vanno ricordati i tre viaggi del navigatore fiorentino che darà poi il nome al Nuovo Mondo, Amerigo Vespucci: nell'ultimo di questi viaggi, nel 1502, Vespucci arrivò fino a 50° di latitudine sud rinunciando infine di fronte alla vastità del Nuovo Mondo che via via si veniva profilando. La corona spagnola affidò allora l'incarico ad un navigatore portoghese che fin dal 1517 aveva presentato un progetto in questo senso, Ferdinando Magellano.

                                                                     Il viaggio di Magellano
Il 10 agosto 1519 Magellano salpò da Siviglia alla guida di 5 navi. Soltanto il 21 ottobre del 1520 veniva individuato uno stretto passaggio all'interno della Terra del Fuoco, l'angusto e tortuoso Stretto di Magellano che con i suoi nebbiosi e scogliosi 500 Km aveva richiesto 38 giorni di navigazione durante i quali una nave urtando negli scogli si inabisso e un'altra terrorizzata dalle asperità del viaggio tornò indietro. Il 28 novembre 1420 comparve infine l'Oceano Pacifico di cui nessuno conosceva le dimensioni e per attraversare il quale ci vollero più di 3 mesi senza alcuna possibilità di scalo. Lo scorbuto decimò la flotta e l'esaurimento delle scorte di cibo contribuirono.
Il 6 marzo 1521 le tre navi spagnole toccarono terra sulle isole che saranno poi chiamate Filippine. Magellano se ne impossessò in nome del Re di Spagna procedendo alla conversione forzata degli indigeni. Durante una di queste spedizioni gli spagnoli subirono la decisa reazione degli indigeni e Magellano rimase ucciso.
Alla sua morte la flotta spagnola ormai decimata (era stata bruciata un'altra nave per l'ormai troppo scarso equipaggio) sotto la guida del nuovo comandante Sebastian Del Cano riprese  in gran fretta il viaggio dopo aver rastrellato enormi quantità di oro che si trovavano su quelle isole. In lugliole due navi spagnole entrarono nell'area dell'Indonesia, sbarcando nel principato musulmano di Brunei a Borneo. Qui Del Cano caricò di spezie pregiate una delle due navi e ripartì verso occidente il 21 dicembre mentre l'altra nave rimasta in quelle acque che, sulla base del Trattato di Tordesillas erano di pertinenza dei portoghesi venne intercettata e catturata dai portoghesi stessi.
Così l'8 settembre 1522 una sola nave delle 5 partite fece ritorno in Spagna con il 90% in meno dell'equipaggio iniziale. La circumnavigazione del globo era stata così compiuta.

Fig.1 Il viaggio di Magellano e Sebastian Del Cano

TAVOLA CONCETTUALE | LE ROTTE DEI PORTOGHESI | I PORTOGHESI NELLE INDIE | LE ROTTE DEGLI SPAGNOLI |
IL NUOVO MONDO | LA CONQUISTA DEL NUOVO MONDO| LA DIPLOMAZIA ALL'OPERA