Lettera pubblicata su "Inprimapagina" settimanale di Crema n. 862 - anno 18 - del 28 febbraio 2003 - pagina 26


"AUTOSTRADE: C'E' CHI NON LE VUOLE. ECCO PERCHE' "

         Non a tutti piacciono le autostrade. Non tutti credono che le autostrade siano occasione di sviluppo, non tutti credono che le nuove autostrade non inquinino o inquinino poco. Non tutti cedono alla voglia di vedere il colore dei camion ucraini diretti a Barcellona, nè il colore dei camion spagnoli diretti a Kiev. E così, spontaneamente, i cittadini si organizzano in "Comitati contro", raccolgono firme, tengono convegni e manifestazioni incontrando il sostegno di numerosi cittadini. La rete dei cittadini contrari alle autostrade si estende ormai dal comune di Fontevivo in provincia di Parma, al comune di Nogarole Rocca in provincia di Verona sul percorso della Tirreno-Brennero (Ti-Bre) e in tutti i comuni da Cremona a Mantova. Perchè i Comitati contestano le autostrade? Perchè la prima, la Ti-Bre, costa caro e occorre fare 82 km di autostrada per ridurre di soli 40 km, mezz'ora di viaggio, il percorso dei camionisti, poi perchè non porta più in Europa ma al massimo solo a Verona dato che l'Austria ha adottato una politica dei trasporti che privilegia il trasporto su ferrovia. La seconda, la Cremona-Mantova, perchè non sviluppa alcuna intermodalità fra Cremona e Mantova e perchè il Corridoio 5 è quello fra Torino, Milano e Venezia. Le firme raccolte sono ormai migliaia e in costante aumento. Le preoccupazioni riguardano soprattutto il problema dell'inquinamento prodotto dal traffico, l' irreversibile sconvolgimento dell'ambiente e del territorio, la consapevolezza che il sistema di trasporto su gomma è destinato a moltiplicare l'intasamento di città e paesi, la crescita del numero degli incidenti, gli alti costi sociali indotti, quelli che non si vedono subito ma tra qualche anno oltre all'alto costo che incide sulla spesa sociale del Paese per quanto riguarda i feriti (spese dedicate spesso per lungo tempo per la loro riabilitazione, l'alto numero di incidenti invalidanti, ecc.), per gli effetti e le conseguenze sulla salute delle persone, bambini e anziani in numero sempre maggiore, oltre che sull'habitat naturale di questo sistema di trasporto che i dati scientifici dell' Organizzazione Mondiale della Sanità considerano come il più inquinante al mondo. Ma i Comitati non sono solo di protesta. Le alternative proposte riguardano la necessità di migliorare il sistema viabilistico attuale dove si verifica il più alto numero di incidenti e lo sviluppo del sistema di trasporto su ferrovia meno inquinante e più sicuro. I Comitati chiedono una politica dei trasporti più europea che attui gli indirizzi del Piano dei Trasporti contenuto nel libro bianco della Unione Europea del 12 settembre 2001 e che prevede di riequilibrare i traffici dalla strada alla ferrovia al trasporto di cabotaggio marittimo.


26 febbraio 2003


Ezio Corradi - Coordinamento Comitati Contro le Autostrade Ti-Bre e CR-MN

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