CIUFF …CIUFF …


Era lo sbuffo dell'antico treno che attraversava la nostra campagna circa trent'anni fa.
In Italia il sistema dei trasporti è stato quello che ha avuto meno carica di innovazione rispetto ad altri settori.
Fino ad oggi nessuno ha deciso se non di incrementare il trasporto su gomma che oltre a devastare il paesaggio e inquinare l'ambiente, non risolve il problema dei trasporti. La discussione su questo argomento è aperta in tutti i paesi della Comunità Europea, la quale in questo momento sta elaborando strumenti e decisioni di cui occorre tener conto prima di effettuare qualsiasi scelta. In Italia sembra che l'unica soluzione prospettata sia quella di un ulteriore incremento delle autostrade, ciò in contrasto con le indicazioni contenute nel libro bianco dell'Europa che prevede addirittura novanta misure da adottare per cambiare la politica dei trasporti. Ad esempio, da uno studio fatto, risulta che il 30% dei camion viaggia vuoto: basterebbe organizzare meglio il rapporto domanda-offerta per avere una riduzione del traffico pesante sulle nostre strade della stessa percentuale.
Il nostro paese si è impegnato a ridurre, entro il 2010, del 6,5% le emissioni di anidride carbonica (che è il principale dei gas responsabili dell'effetto serra e quindi dei cambiamenti climatici in atto) rispetto ai livelli del 1990, ma tra il 1990 e il 1998 queste emissioni sono cresciute del 25%.
Allora perché il trasporto su strada ha così successo? Perché le politiche che si stanno facendo sono tali da rendere la strada il mezzo più economico, quello che ha più investimenti, che ha i costi di gestione più bassi. Andare in automobile oggi costa meno di quanto costasse venti anni fa.
Adesso è tempo di decidere, bisogna invertire questa direzione e per farlo bisogna tornare alla situazione preesistente al 1998 e tenerla invariata fino al 2010.
Ciò significa che tutta la nuova domanda di trasporto dovrà essere soddisfatta con il sistema ferroviario e marittimo. Questa è la prospettiva sempre più vincolante che l'Europa indica ai propri Stati membri.
A Piadena invece l'amministrazione comunale D.S. ha scelto di ignorare queste problematiche esprimendo il proprio parere favorevole alla costruzione dell'autostrada CR-MN, imponendo con arroganza la propria volontà a chi, in consiglio comunale chiedeva di ricercare modi e tempi per sentire il parere dei piadenesi prima di decidere in merito. E' singolare come una giunta comunale formata in maggioranza da ferrovieri, sindaco in testa, abbia fatto una scelta così netta a favore delle autostrade, invece che battersi per il potenziamento e lo sviluppo del sistema ferroviario.

Piadena, 6 dicembre 2002    I Comitati contro le autostrade
                                              CR-MN e TI-BRE

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