Lettera pubblicata su "Inprimapagina" settimanale di Crema del 27 giugno 2003 n.879


CREMONA: OCCUPAZIONE MEGLIO CHE IN ITALIA E L' EXPORT VOLA.
C'E' BISOGNO DAVVERO DI NUOVE AUTOSTRADE PER DECOLLARE?

CHE SCANDALO: SOLO 15 GIORNI PER I CTTADINI CHE VOGLIONO FARE OSSERVAZIONI AL PROGETTO DELLA NUOVA AUTOSTRADA CREMONA.-MANTOVA! IL TERMINE SCADE IL 3 LUGLIO.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI : CREMONA VUOLE LA LUNA DEGLI ALTRI. MA SI DOVRA' ACCONTENTARE DI QUELLA CHE SI RISPECCHIA NELLA LAGUNA DI CHIOGGIA

IL PRESIDENTE DI AUTOBRENNERO: CON 100 TRENI IN PIU' ELIMINATI I TIR TRA ITALIA,AUSTRIA E GERMANIA!

CORRIDOIO 5: LA LINEA AV LIONE-TORINO NON PRIMA DEL 2017

PUGLIA: BARBABIETOLE IN TRENO DAI CAMPI ALLO ZUCCHERIFICIO

MORTARA: VERSO IL POLO LOGISTICO INTERMODALE FERRO-GOMMA

MACERATA: PROTOCOLLO D'INTESA FRA PROVINCIA, TRENITALIA E AUTILINEE PER COORDINARE TRENI E CORRIERE.



         Egregio Signor Direttore,

Nonostante il caldo e l'afa di questi giorni il problema trasporti e infrastrutture è sempre all'attenzione dei cittadini. Anzi, aumenta la loro arrabbiatura di fronte al fatto che nell'avviso pubblicato il 18 giugno scorso sui quotidiani nazionali "Corriere della Sera" e "La Repubblica" e sul quotidiano locale "La Provincia", la Società Centro Padane (attuale gestore della autostrada A 21 Brescia-Cremona-Piacenza) promotrice del progetto pavvisa che le eventuali controdeduzioni al progetto della autostrada regionale Cremona-Mantovca vanno fatte pervenire entro 15 giorni, cioè entro il 3 luglio 2003 all'ing. Marco Cesca Dirigente dell'Unità Organizzativa Viabilità della Regione Lombardia. Dunque ci sono solo 15 giorni a disposizione dei cittadini del cremonese e del mantovano che vogliono presentare alle Province e alla Regione le loro osservazioni sul progetto della nuova autostrada Cremona-Mantova, una autostrada regionale da 1.600 miliardi di vecchie lire, che sta battendo tutti i record di velocità: dalla celerità nell'approvazione della legge regionale nel 2001, del decreto attuativo nel 2002, della presentazione del promotore (la Società Centro Padane che gestisce la A 21 Brescia-Cremona-Piacenza) al progetto preliminare nel 2003. E' scandaloso dover rilevare che di fronte ad un progetto complesso come quello dell'autostrada, sia riservato al comune cittadino un tempo così limitato. Il tutto ovviamente nel silenzio complice degli Enti Locali che dovrebbero tutelare proprio i diritti di tutti i cittadini. Purtroppo dobbiamo rilevare che mentre in altre regioni dal Piemonte al Veneto, alla Provincia di Milano per quanto riguarda ad esempio il problema della Tangenziale est esterna da Melzo a Melegnano e della tangenziale da Malpensa a Magenta e Mortara, molti Sindaci sono alla testa dei Comitati di cittadini che si battono contro opere pubbliche di dubbia utilità, dalle nostre parti sono in pochi gli amministratori pubblici che hanno il coraggio civico di esprimere un parere contrario alle opere proposte nonostante siano stati abbondantemente dimostrati i danni all'ambiente e alla salute dei loro cittadini. Un fatto sul quale, nonostante il caldo, occorrerà una profonda riflessione da parte dei cittadini che non si sentono difesi nei loro interessi primari: il diritto alla salute e ad un ambiente salubre. E la Senatrice dei Verdi Anna Donati ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dell'Ambiente una interpellanza per sapere come mai la VIA, lo studio di impatto ambientale, non si applica alla autostrada regionale Cremona-Mantova e come mai la regione promuove una autostrada che viene indicata come segmento di un percorso internazionale, quello del famoso "Corridoio 5". Anche noi attendiamo con ansia questa risposta per sapere chi è istituzionalmente preposto a programmare opere di interesse soprannazionale: la Regione Lombardia, le Province di Cremona e di Mantova e la Società Centro Padane, contano più della Unione Europea e della Commissione Europea dei Trasporti? Spetta a loro modificare il Libro Bianco del 2001 della Commissione Trasporti Europea che indica nel potenziamento della rete ferroviaria e delle autostrade del mare le vere alternative per una politica di tutela dell'ambiente attraverso la modifica della politica dei trasporti oggi basata principalmente sulla inquinante modalità gomma?. E non si vengano ad illudere i cittadini cremonesi sul fatto che Cremona senza le due nuove autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero (altra autostrada da 2.200 miliardi di vecchie lire) soffre di isolamento e penalizza l'industria. Allora come mai l'occupazione nel cremonese aumenta nel 2001 del 2,2% rispetto al 2000 con una percentuale migliore che quella nazionale e con una disoccupazione ferma al livello fisiologico del 2,4% ("La Cronaca" del 10 giugno 2003) e come mai il saldo della bilancia commerciale del manifatturiero di Cremona migliora del 25,5% segnando un valore positivo per 384 milioni di Euro ("La Cronaca" del 24 giugno 2003) vedendo crescere la propria quota di export sul totale nazionale? Per raggiungere questi risultati non c'è stato bisogno di avere la luna, cioè nuove costose e sempre più inutili infrastrutture: all'estero ci si va tranquillamente già oggi. Non c'è bisogno di devastare l'ambiente e il territorio, né di mettere a repentaglio la salute di migliaia di cittadini cremonesi con infrastrutture destinate a importare potenzialmente 240.000 veicoli-giorni per finire con la Cremona-Mantova a trovare la luna rispecchiata nella laguna di Chioggia visto che la Cremona-Mantova finirà proprio lì, nel porticciolo dei pescatori chioggiotti, mentre con la Tirreno-Brennero finiremo a Verona Quadrante Europa. Già perché proprio in questi giorni mentre il Tirolo ha vietato il transito di TIR di notte e in modo permanente quello con carichi pericolosi, il Presidente dell'Autobrennero Ferdinand Willeit ha dichiarato sul quotidiano "Alto Adige" del 19 giugno 2003 che "Già oggi potremmo far sparire completamente tutto il traffico pesante lungo l'Autostrada del Brennero. Ciò sarebbe possibile a condizione di potere sfruttare da subito e per intero le potenzialità della linea ferroviaria che potrebbe sopportare -dopo gli interventi di potenziamento tecnologico e con le nuove gallerie realizzate- il passaggio di un centinaio di convogli (la famosa "Autostrada viaggiante") in più al giorno". Parola di Presidente della Autobrennero di fronte alla assemblea di Verona della Associazione degli Industriali del Nord Est ed alla presenza del Presidente della Regione Veneto Galan. Il Presidente di Autobrennero, Ferdinand Willeit, ha inoltre proposto la realizzazione di un nuovo interporto ferro-gomma a Isola della Scala dato che il "Quadrante Europa" di Verona comincia a scoppiare. Ai cremonesi non resta allora altro che agganciarsi rapidamente alle ferrovie, valorizzando la rete esistente e proponendo finalmente accordi di programma con la Regione e le Ferrovie per intervenire rapidamente sui punti nodali dei 390 km di rete cremonese. Non possiamo aspettare il Corridoio 5 Barcellona-Kiev perché quello ferroviario, previsto e finanziato dal Libro Bianco dei trasporti della Unione Europea del 2001, sarà pronto nel 2017 secondo la stesura definitiva del programma da parte del "gruppo di lavoro del Commissario europeo Van Miert" in considerazione delle forti perplessità francesi dopo una attenta analisi dei costi per la tratta ad Alta Velocità Lione-Torino (Il Sole-24 Ore del 25 giugno 2003). Tutto ciò nonostante le rassicurazioni del Primo Ministro francese Jean-Pierre Raffarin al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del Ministro dei Trasporti francese al Ministro delLe Infrastrutture Pietro Lunari. Nella migliore delle ipotesi la Lione- Torino entrerà in funzione 2 anni dopo che verrà completato l'asse ferroviario concorrente a nord delle Alpi: la linea Parigi-Strasburgo-Stoccarda-Vienna-Bratislava. Nessuna notizia invece per il Corridoi 5 autostradale che non gode di nessun finanziamento dell'unione europea. Intanto in Puglia 2.000 Tir carichi di barbabietole spariranno dalle strade: un accordo sperimentale tra la società Sfir, che si occupa di zuccherifici, con Eurofer, una ditta specializzata nei collegamenti ferroviari con l'est europeo, prevede il carico nei campi con speciali container che faranno capo alla stazione intermodale di Surbo per il trasferimento con treni merci allo zuccherificio Sfir ("La Gazzetta del Mezzogiorno" e "La Repubblica" 24 giugno 2003). Sempre per quanto riguarda le merci a Mortara, dalle nostre parti, è pronto il progetto per il futuro polo logistico integrato ("La Provincia Pavese" del 24 giugno 2003). Un progetto da 60 miloni di euro capace di trasferire, a regime, una movimentazione di 600.000 tonnellate di merci dalla gomma alla ferrovia: un'idea proposta agli amministratori locali durante i miei anni di lavoro nelle ferrovie e che ora si sta concretizzando!
Intanto a Macerata si va verso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa fra Provincia di Macerata, Trenitalia e imprese di autolinee per coordinare treni e corriere e rendere più fruibile il servizio di trasporto locale da parte dell'utenza. La notizia viene dall'Assessore provinciale ai trasporti, Cesare Martini, al termine di un incontro da lui stesso convocato a Macerata con rappresentanti di enti locali, organizzazioni sindacali di categoria e imprese di trasporto per discutere dell'orario regionale del 2004 ("Il Messaggero" del 24 giugno 2003). Viene da chiederci come mai gli imprenditori e i pendolari cremonesi non hanno ancora i servizi del livello del polo logistico integrato di Mortara e dei bus coordinati con i treni di Macerata e quando i nostri pomodori e i nostri meloni arriveranno direttamente in treno sui mercati milanesi e non solo. Si tratta solo di competenze diverse tra Amministrazioni Provinciali? La Legge Bassanini 59/97 che delega agli enti locali anche la materia dei trasporti è una legge nazionale: vale dalle Alpi alla Sicilia, passando per Cremona, ovviamente.


Soresina, 25 giugno 2003


Ezio Corradi
Presidente Circolo Politico Culturale "S. Pertini"


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