TESTO SU IL VASCELLO Notiziario telematico di CR pubblicato il 24.02.2003


L'Europa dei traffici autostradali ( e non) è a nord delle Alpi, dunque l'autostrada Cremona- Mantova è una assurdità

di Gianni Leani

I partiti e le istituzioni tutti di corsa a salutare una realizzazione che favorisce i PM 10 del traffico su gomma, congela di fatto lo sviluppo ferroviario del sud Lombardia e neppure valuta che il traffico da Barcellona ( che giustificherebbe il famoso corridoio 5 ovvero il pretesto della CR-MN) ha tutto l'interesse ad inserirsi nei corridoi di traffico dell'Europa a nord delle Alpi, la quale, sarà bene ricordarlo, ha ben maggiori capacità attrattive con percorsi più agevoli e propone offerte come quelle della Germania che, con il canale del Meno,è in grado di attirare una mole enorme di traffico commerciale grazie ai bassi costi di navigazione fluviale fino a Kiev. Non regge dunque tutto un castello di pretesti suggeriti soltanto dalle convenienze politiche,burocratiche ed istituzionali.





Un certo silenzio, trionfalismi a parte, è calato da un po' di tempo sulla ipotesi di autostrada Cremona - Mantova che, alla luce di un discorso obiettivo appare sempre più un grande inganno ed un guasto non soltanto di carattere ecologico ma una impresa assurda sotto il profilo economico, come dimostreremo,realizzata, oltre a tutto, a danno della viabilità ordinaria e dello sviluppo ferroviario. Il governatore Formigoni proclama la necessità di una pulizia del territorio dal PM 10 e poi sposa una autostrada inutile.
Infatti,forse qualcuno può essere portato a credere che la questione sia ferma ma non è così. L'accordo sulla sua realizzazione è ormai cosa fatta. La Regione, le due Amministrazioni provinciali di Cremona e Mantova, i Comuni, le Autostrade e le Ferrovie hanno già praticamente provveduto.
Il governatore Formigoni, presente a Mantova nei giorni scorsi, ha illustrato con entusiasmo la situazione annunciando che i finanziamenti ci saranno, con buona pace di chi si era convinto che le autostrade non costano nulla ma si autofinanziano.
La provincia di Cremona ha confermato, sulla stampa locale, questo dato.
Ma quel che raccontano per giustificare una impresa assurda è del tutto inattendibile: l'autostradina è contro l'ecologia, a favore dei PM 10 nel nostro territorio e contro lo sviluppo ferroviario del sud Lombardia ed in contraddizione cone le normali visioni di carattere geoeconomico perché l'Europa è a nord delle Alpi e si è già attrezzata per svilupparsi anche verso Kiev persino con la navigazione fluviale, svuotando di interesse il cosiddetto canale 5, del quale Cremona, con finta ingenuità ( ma per concreti interessi politici ed istituzionali oltre che di apparato burocratico) diventa la mosca cocchiera, partendo addirittura per prima e dimostrando un banalissimo, tutto di facciata, interesse per ben più significative prospettive come il raddoppio della linea MN- Cotogno e lo sviluppo reale che le deriverebbe dal canale navigabile fino a Gavazzano a servizio di Milano.
La delibera di Giunta regionale sulla viabilità tra Cremona e Mantova è fatta e la giunta provinciale di Mantova ha fatto seguito immediatamente. L'obiettivo sarebbe quello di riqualificare il traffico locale, di potenziare la ferrovia Cremona - Mantova, realizzare la tangenziale di Mantova che non potrà essere risolta dalla Tirreno- Brennero ed altre opere collaterali, ottenendo la sistemazione di un'area strategica. I comitati spontanei, ormai numerosi, continuano a non vedere in quelle proposte la necessità di una autostrada. Il Governatore e le amministrazioni locali, infatti, considerano questa area strategica per il cosiddetto corridoio 5, un itinerario europeo che dovrebbe collegare Barcellona a Kiev unendo l'occidente all'oriente dell'Europa. L'autostrada tra Cremona e Mantova nascerebbe da lì. E' una teoria che porta in sè dubbi enormi E TANTI, TANTI PM10, come predicano da tempo in tanti. Il trasporto su gomma che, sia detto per inciso, è conveniente su percorsi di 2 / 3 / 400 Km, potrebbe non essere attratto da un simile itinerario. I camionisti provenienti dalla Spagna che interesse avrebbero ad attraversare due volte o più le montagne, imbottigliati dalle gallerie, invece che passare al di là, con la possibilità, tra l'altro, di una più facile distribuzione dei carichi in tutti i paesi dell'Europa centro settentrionale. Ci si dimentica spesso che l'Europa sta in grandissima parte sopra le Alpi e non sotto. Sotto c'è solo l'Italia. Quindi il corridoio transpadano, letto in quel modo, può essere tranquillamente superato. Anche i flussi di traffico previsti dal progetto presentato in Regione per la CR- MN indicano, per il futuro, circa diecimila passaggi per giorno sulla tratta da Piadena a Mantova. Un flusso di traffico da strada statale nemmeno tanto trafficata. Questo dato, secondo molti esponenti dei Comitati, non giustifica un'opera da miliardi che taglia un territorio ad altissima vocazione agricola. C'è chi pensa che non sia possibile, con 70 Km di autostrada, sistemare il traffico locale. Le opere collaterali, quelle promesse in cambio, che sono davvero opportune, corrono il rischio di apparire come lo zuccherino per il beverone cattivo. Anche se la tangenziale è una necessità concreta per Mantova, non più risolvibile dalla TI-BRE, non c'è nessun obbligo di costruirla in fregio una autostrada. Il Governatore lombardo pare abbia parlato pubblicamente di finanziamenti o dell'aumento del tempo di concessione alla Società Autostrade. Se questo è possibile ci si può chiedere, legittimamente, se si è valutato che quel finanziamento potrebbe servire a sistemare il traffico locale, anche con un piano pluriennale, senza rischiare di danneggiare ulteriormente l'ambiente, appesantendone il futuro in modo irreversibile. E le gare da fare ? Che già tutto sia deciso prima ? E se vengono i guastafeste da lontano ? I dubbi pare siano legittimi. Agire su strade già esistenti costa meno, in termini di soldi e di qualità della vita, che aprirne di nuove. Queste osservazioni nascono anche dall' impegno dei comitati spontanei le cui riunioni vedono presenze alle quali, da tempo, non si era più abituati. La possibilità di un aumento degli anni di concessione alla Società Autostrade, citato dal Governatore, perché non può essere utilizzato per sistemare la viabilità già esistente senza tagliare in modo indelebile terreni agricoli di pregio?
I comitati spontanei, negli ultimi incontri, erano convinti di avere ottenuto la disponibilità del Presidente dell' amministrazione provinciale di Cremona, Prof. Corada, ad una pausa di riflessione sul tema della CR- MN, non certo di pochi giorni. Pare che così non sia. D'altra parte il fronte partitico è compatto a favore di una ipotesi che, è bene ricordarlo, non è mai stato inserita in alcun programma elettorale di qualsivoglia partito con buona pace delle teorie sulla democrazia delegata, al contrario di tante grandi opere del governo che,invece, nei programmi c'erano. La contrarietà di rifondazione comunista è l'unica nel panorama dei partiti, di governo e non. I verdi sembrano più variegati nelle loro posizioni, specialmente a Cremona dove, da tempo, c'è un notevole fermento tra esponenti storici e parte della base. Anche a Mantova sembra che ci siano problemi. L'ultima delibera di giunta della provincia che, in pratica, ha dato via libera all'intesa di cui stiamo trattando, ha visto l'astensione dell'assessore di riferimento dei verdi e l'assenza per altri impegni istituzionali dell'assessore di riferimento di rifondazione, senza che l'alleanza di governo sia stata messa in discussione. La partita, negli ultimi tempi, si è giocata più a Mantova che a Cremona anche se le due amministrazioni, quasi uguali sul piano delle coalizioni che le governano, sono state le ideatrici, con la Società Autostrade Centro Padane, della Cremona-Mantova. Diverso è il rapporto, non idilliaco, tra Comune e Provincia di Mantova. Tutti i partiti, con le eccezioni già dette, si sono subito allineati. Eppure è dimostrato che gli investimenti in queste strutture così come in edilizia, ad esempio, non portano, di per sé, crescita di produttività ma solo l' impiego di tanto denaro nel periodo di realizzazione e rischi di speculazione.
Questo accordo di tutte o quasi le forse di partito, di governo e non, che le vede, a volte, un poco staccate da una parte della gente, è molto di più di una soluzione bipartisan, termine usato ormai con una certa frequenza. L'idea, infatti, è nata tra chi, in Regione ed a Roma, si trova in minoranza e che, a volte, critica queste impostazioni a livello nazionale.
Tanti dubbi sembrano ormai sedimentati tra la gente, nonostante la sicurezza delle Amministrazioni locali. Questa autostrada, se sarà fatta, verrà ultimata fra otto o più anni. Come si può dire, oggi, se questa opera - irreversibile - sarà davvero utile visto che, flussi alla mano, le prospettive non ci sono ? E poi : visto che il potenziamento delle ferrovie è sempre più richiesto dall'Europa, specialmente per l'attraversamento delle Alpi, come lo si concilia con le nuove autostrade ? Possiamo davvero pensare che sia possibile convogliare traffico tra le Alpi che, volenti o nolenti, rinchiudono la pianura padana, quando è già pensato un corridoio che le evita al nord con maggiore e più logica distribuzione del commercio in Europa ? Non è meglio convogliare il traffico merci che ci sarà ,se ci sarà, su ferrovia che costa meno, inquina meno e utilizza meglio le strozzature per il passaggio delle montagne. Teniamo conto della politica di Francia, Austria, Svizzera, ecc, sul passaggio dei TIR. E, ancora, a cosa serve questa autostrada al territorio tra Cremona e Mantova?
Anche la Provincia di Cremona dice che i soldi ci sono per le opere sulla viabilità ordinaria. I Comitati le chiedono da sempre e tanta gente li segue. Nel dubbio, nella preoccupazione, nella voglia di sicurezza ambientale, senza voler danneggiare alcun interesse ma nel rispetto dei diritti di tutti. Questo quotidiano intende riaprire il dibattito su un tema che sembra solo attuale ma che è ben di più perché tocca il futuro di un territorio dove agricoltura,allevamenti ed industrie collegate hanno bisogno del minor danno possibile. Poi, se davvero risulterà necessaria, si faccia pure la nuova autostrada, cercando intanto di spiegare cosa è mutato negli ultimi due o tre anni per far nascere una tale idea che prima non esisteva. Ma senza rifugiarsi dietro alla mancanza di finanziamenti perché questi ci sono, lo dice l'accordo firmato in Regione.
Nel frattempo sentiamo in giro che il corridoio 5 è cosa un po' diversa da quella che si cerca di presentare, che ognuno ne parla a modo suo e che traffico locale e ferrovia non hanno bisogno di una autostrada per riqualificarsi. Basta farlo, a costi molto più bassi di quelli di un'autostrada, perché la Regione, la Provincia di Cremona, i Comuni hanno detto di essere in grado, direttamente o indirettamente, di finanziare e perché, per quanto riguarda la ferrovia, il sedime per il doppio binario tra Cremona e Mantova non costa nulla visto che è pronto dalla fine del 1800.
Fatte le dovute proporzioni l'autostrada CR - MN sembra essere il ponte di Messina della pianura padana, perbacco, pur senza avere nulla contro i ponti in genere.



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